finalmente ieri, dopo tanto tempo che ci meditavo su, mi sono preso un giorno di ferie e sono partito alla volta del capoluogo toscano per recarmi in quel sacro luogo da molti osannato sul forum, che è l'officina di Giotek



Che dire, qualunque cosa io avessi letto sul forum è assolutamente riduttiva. Al di là della gentilezza e cordialità della persona, sulla quale sorvolo solo per evitare inutili sviolinate.
Sembrava di essere nella sala operatoria di un chirurgo e poi avete presente quando andate da un meccanico per un qualunque intervento e gli chiedete: "Allora cosa c'è? Che cosa stai facendo?" e lui ti guarda, con aria scocciata o peggio ancora di superiorità e nella migliore delle ipotesi ti risponde una qualche frase incomprensibile?



Per la cronaca mi ha installato un mono rigenerato con la molla dell'Hornet, installato i regolatori di flusso all'anteriore e sostituito l'olio.
Detto questo, ieri Giotek mi ha detto che "perché una moto vada bene non servono tanti cavalli, ma una ciclistica a posto", beh, credetemi, anche se so di dirvi una cosa che moti di voi sapevano già, è la pura e semplice verità.
Il ritorno in autostrada è stato una goduria: quando acceleri non si "siede" più sul posteriore e questo fa si che l'anteriore sia preciso come un fuso. Nei curvoni autostradali sembra di andare su un binario e se capita di dover frenare a moto piegata... nulla, semplicemente si ferma senza scomporsi minimamente.



Non credo di esagerare se dico che dopo aver guidato la Capo con le sospensioni normali o ancora peggio un po' stanche, dopo le cure di Giotek bisogna reimparare a guidarla.
Credo che dovremmo far arrivare una petizione all'UNESCO, perché riconosca il box brianzolo e quello toscano e rispettivamente Giampye Giotek patrimonio dell'umanità



Ciao a tutti.
Lino.
Ah, dimenticavo, per il momento la sto provando nel tragitto casa-lavoro per un raffronto diretto, ma domenica, vado a fare un giretto su, sino al Passo del Sempione, anche perché c'è un grande raduno e vediamo come si comporta.


