zambo ha scritto:ciao
per Giotek
visto che ti vedo ferrato in campo fork volevo chiederti un parere ,
sulla mia Kapo 2006 dopo un intervento dal meccanico per altri motivi vedi tubo benzina guasto
mi sono ritrovato sui tappi delle forcelle due valvole tipo camera d'aria alla mia domanda come mai
mi ha risposto .
Una segnalazione da Aprilia sono per miglorare la stabilità sui curvoni veloci ????????
secondo te ha senso tutto questo .
ps
se possibile sarei interessato anchio ad avere un paio di coni ed olio
grazie
Lascia stare il ferrato....non sono un cavallo
La prassi di posizionare delle valvole tipo auto sui tappi delle forcelle è ancora usata.Questa veloce modifica e dal costo contenuto è particolarmente attuata su moto che non dispongono di nessuna regolazione della forcella ed i cui proprietari si lamentano o delle molle flaccide o dello scarso freno in compressione (o di entrambi i problemi)che portano la moto stessa ad affondamenti repentini anche solo a guardare i freni e che causano l'istabilità del mezzo.Facile vedere questa soluzione sulle prime Hornet o sulle prime Fazer 600 o comunque su moto "nate per costar poco e con la forcella non a punto".Troppo facile sarebbe anche per le stesse case costruttrici ricorrere a questo stratagemma...lo avrebbero molte moto in circolazione....e visto invece che di queste moto non ne circolano.....vuol dire...........
L'aria è una delle due componenti la forza che si oppone all'affondamento della forcella.Esiste quella offerta dalla molla e quella offerta dall'aria che al diminuire del volume nel quale è racchiusa aumenta la sua pressione.Le molle hanno un K (costante elastica)espresso normalmente in Newton/mm (N) ma che per semplificare le cose si può esprimere in Kg/mm (1Kg=9,81 N).Questo dato (K) ci dice che per tot millimetri di affondamento forcella la molla offre una resistenza allo stesso affondamento pari a K X millimetri compressi,K=7Kg,affondamento 50mm forza opposta dalla molla 350 kg(per semplificare il discorso..molla lineare).Quindi il rapporto tra il carico offerto dalla molla ed i millimetri di affondamento è un rapporto direttamente proporzionale.
Per quanto riguarda l'aria (che durante l'affondamento si comprime) la resistenza che offre in funzione dei millimetri di affondamento non segue una logica che ha a che fare con il direttamente proporzionale ma quella per cui al dimezzamento del volume della stessa la pressione di questa raddoppia (esponenziale del 2).
Il comportamento di queste due forze che si oppongono all'affondamento è una sinergia nella quale l'importanza della molla è basilare e determinante nel primo terzo di escursione, l'aria contribuisce pochissimo od in maniera irrilevante a fornire la sua "forza" perchè la pressione (Kg/cm2)nello stelo è bassa.Nel secondo terzo di compressione la "forza" fornita dall'aria e che si oppone all'affondamento comincia a risultare importante, mentre la molla,come nel primo terzo di escursione continua a comprimersi secondo il K e la forza che gli viene applicata.Nella terza parte di compressione della forcella l'aria coadiuva in modo detrminante a frenare l'affondamento e nell'ultimissima parte possibile di affondamento può fornire una "forza" elevatissima,tale,volendo,da essere di entità superiore a quella della molla stessa (tipo se la molla fosse la stessa e la moto pesasse in doppio).Su ipotetici 14 cm di affondamento (ai quali corrisponderà un certo volume di aria) quando questo arriva a 7cm la pressione sarà di 2 ata,a 3,5 cm di 4 a 1,75 cm di 8 a 0,875 cm 16 a 0,490 32 etc etc.Sono Kg/cm2,si potrebbe calcolare la superficie del cerchio su cui opera tale pressione e risalire alla "forza" che agisce sullo stelo.(ma non ci interessa).Praticamente è il livello di olio immesso nella forcella che determinerà il volume di aria che sarà presente in questa e che determinerà lo stop all'affondamento della stessa.Il livello olio,in una forcella,è un dato molto molto importante ed al quale va riservata molta attenzione al fine di una corretta/voluta corsa della stessa,un'errato livello olio pregiudica in modo determinante il funzionamento della forcella stessa e l'assetto della moto.
Quando nello stelo si immette aria a pressione non si fa altro che spostare "il momento nel quale l'aria,rispetto all'affondamento,fa sentire la sua influenza nel coadiuvare la molla ad opporsi all'affondamento stesso".
Normalmente vengono consigliate pressioni aria tipo 0,5-0,7 (ruota anteriore alzata) e con questo stratagemma...si limita l'escursione della forcella ottenendo la sensazione di una forcella più composta,più tosta ma..........idraulicamente non cambia niente.Con questo stratagemma l'anteriore si alza di qualche millimetro,come "infilare" gli steli, perchè una volta che la moto è giù dal cavalletto l'aria è gia compressa dello static-sag (circa 4cm per la capo).La moto è più rigida ANCHE nella prima parte di escursione come se avessimo intallato una molla che "parte" più rigida dell'originale e quindi è meno incline a copiare le piccole oscillazioni (tipiche delle alte velocità) e nella parte finale delle staccate tende letteralmente a fare il "muro" nell'dentico modo di quando,sbagliando,abbiamo fatto un livello olio con 1-1,5-2 cm in più.I più fantasiosi fanno livelli olio più bassi del richiesto limitando un po i danni..a qualcuno gli è saltato i paraoli....molti,una volta installati,non li usano più.
Altro discorso è quello di forcelle nate e progettate per ospitare aria a pressione (vedi Africa-Twin) in quel caso tutti i problemi sono limitati/ottimizzati da uno studio preciso del tutto.
Nel cross od in tutte quelle specialità nelle quali la forcella fa continue ed ampie escursioni le valvoline vengono usate in altra maniera.Visto che l'olio e la forcella tutta tende a scaldarsi molto e che con questa anche l'aria ivi contenuta scaldandosi tende ad aumentare il proprio volume e di conseguenza la pressione negli steli, si cerca di limitare il problema "sgonfiando" la forcella.Seduti sulla sella della moto si pigia sulle valvoline e si fa fuoriuscire l'aria che in quella situazione è già in pressione.Così facendo, durante l'uso prolungato della moto la pressione dell'aria negli steli raggiunge valori più bassi,quelli voluti per il suo funzionamento a regime.Sulle moto stradali il problema è minimo o non esiste perchè a confronto del lavoro di una forcella da cross le escursioni sono molto più piccole e meno prolungate nel tempo.
Ho installato i tappi aria sul mio ex RGV500 Gamma,con tanto di compensatore di pressione tra gli steli.Usavo il tutto a 0,2-0,3 ata e mi ero fatto fare uno strumento specifico per misurare queste pressioni e che quando misuravo....non mi si sgonfiasse la forcella.Dopo poco usavo il tutto...per bellezza e sono finito a farmi preparare la forcella dal Biagioli di Pistoia.
Questo grafico mostra il contributo offerto dall'aria in relazione all'affondamento dello stelo.La seconda curva da sinistra (liv 150) è ottenuta con il livello giusto,la prima sinistra con livello olio più alto (140),a destra con livello olio via via più scarso.Noterai quanto la curva diventa più ripida (MURO)anche con solo 1cm di olio in più rispetto a quello giusto..figurati magari con 2cm....
IO dico che se in Aprilia sanno della segnalazione per avere più stabilità sul veloce...si inxxxxxno pure.
Prova il tutto con pressioni basse (0,3-0,4) e guarda se ti piace,tu devi guidare la moto...l'alternativa è modificare l'idraulica.Io uso le stesse molle che hai tu,ho le Hyperpro e le Wirth..che sono in garage...
Per i coni abbi pazienza..tra un po mi metterò al lavoro.
Un saluto sincero
Giotek