telaio Caponord
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telaio Caponord
Il telaio della Caponord è costituito da parti in alluminio estruso saldate a fusioni ovviamente sempre di alluminio.
Le parte estruse sono dei tubi cavi al centro con sezioni diverse in funzione dell’utilizzo, le quali hanno dei traversi interni di irrigidimento. Gli estrusi si ricavano facendo passare tramite una pressione non indifferente una barra d’alluminio attraverso una trafila in questo modo le fibre del materiale si dispongono lungo l’asse del profilato. Gli estrusi pertanto hanno una buona resistenza e un buon allungamento ( la capacità del materiale a deformarsi allungandosi prima di rompersi ). Gli estrusi originalmente sono delle barre lunghe qualche metro, vengono tagliate , lavorate con macchine utensili e se serve piegate.
Nella zone più complicate per poter avere rigidezza necessaria con il minor peso possibile si ricorre alle fusioni. In questo caso serve uno stampo in cui si cola l’alluminio fuso ( tralascio la spiegazione sui diversi tipi di processi fusori ) , in questo modo si possono ricavare tutte ( o quasi ) le forme che si vogliono, differenziando gli spessori da un punto all’altro, creando protuberanze, attacchi ed alette. Però se guardiamo un pezzo fuso al microscopio elettronico vediamo che è costituito da tanti granellini uniti tra di loro, per cui il materiale può avere una buona resistenza meccanica a trazione, ma l’allungamento è basso.
Nella Caponord le parti fuse sono: il canotto, gli attacchi ant. motore, le piastre posteriori dove vi è il perno forcellone, alcuni internamente sono cave.
Il telaio Caponord è stato progettato eseguendo parecchi calcoli e simulazioni al computer, poi sono stati realizzati i vari prototipi, lo scopo è stato quello di unire la resistenza meccanica necessaria per una fuoristrada ad una notevole rigidezza necessaria per una moto stradale.
Abbiamo fatto molte prove di resistenza, ad esempio abbiamo fissato il perno forcellone e poi abbiamo spinto orizzontalmente il perno ruota anteriore,ebbene per rompere il telaio servono oltre 3000 kg e il perno ruota arretra di oltre 100 mm , la rottura è esattamente come quella che ho visto nelle varie foto delle moto incidentate.
Perché si arriva a rompere il telaio in un incidente ? La forza che arriva sul canotto è uguale al peso della moto per la decelerazione per il braccio di leva, ora avendo scelto di fare un avantreno molto rigido ( forcelle D=50, perno ruota dello stesso diametro di quello del RSV ) ci troviamo che pochissima energia è assorbita per deformazione, ma quasi tutta l’energia arriva al telaio.
Potevamo fare l’avantreno più flessibile, sicuramente qualche telaio in meno si sarebbe rotto in un incidente, ma addio a belle pieghe e a guidabilità . Con un bel telaio elastico le esse le inizi, ma non sa quando le finisci. Inoltre per assurdo in un impatto a bassa velocità arriva molta più sollecitazione sul telaio, se la velocità è alta la moto picchia e vola via per cui disperde in un modo diverso l’energia.
Quindi assolutamente tranquilli, nell’uso il telaio non si rompe, potete fare tutte le frenate che volete, un’altra prova che abbiamo fatto è quella di spingere il perno ruota anteriore come prima descritto , ma con una forza che è calcola rilevando il massimo carico su strada e moltiplicandola per un coefficiente, bene il telaio deve resistere all’applicazione di questa forza per 500.000 volte.
Spero di essere riuscito a spiegarmi anche per quelli che non sono dei tecnici.
Le parte estruse sono dei tubi cavi al centro con sezioni diverse in funzione dell’utilizzo, le quali hanno dei traversi interni di irrigidimento. Gli estrusi si ricavano facendo passare tramite una pressione non indifferente una barra d’alluminio attraverso una trafila in questo modo le fibre del materiale si dispongono lungo l’asse del profilato. Gli estrusi pertanto hanno una buona resistenza e un buon allungamento ( la capacità del materiale a deformarsi allungandosi prima di rompersi ). Gli estrusi originalmente sono delle barre lunghe qualche metro, vengono tagliate , lavorate con macchine utensili e se serve piegate.
Nella zone più complicate per poter avere rigidezza necessaria con il minor peso possibile si ricorre alle fusioni. In questo caso serve uno stampo in cui si cola l’alluminio fuso ( tralascio la spiegazione sui diversi tipi di processi fusori ) , in questo modo si possono ricavare tutte ( o quasi ) le forme che si vogliono, differenziando gli spessori da un punto all’altro, creando protuberanze, attacchi ed alette. Però se guardiamo un pezzo fuso al microscopio elettronico vediamo che è costituito da tanti granellini uniti tra di loro, per cui il materiale può avere una buona resistenza meccanica a trazione, ma l’allungamento è basso.
Nella Caponord le parti fuse sono: il canotto, gli attacchi ant. motore, le piastre posteriori dove vi è il perno forcellone, alcuni internamente sono cave.
Il telaio Caponord è stato progettato eseguendo parecchi calcoli e simulazioni al computer, poi sono stati realizzati i vari prototipi, lo scopo è stato quello di unire la resistenza meccanica necessaria per una fuoristrada ad una notevole rigidezza necessaria per una moto stradale.
Abbiamo fatto molte prove di resistenza, ad esempio abbiamo fissato il perno forcellone e poi abbiamo spinto orizzontalmente il perno ruota anteriore,ebbene per rompere il telaio servono oltre 3000 kg e il perno ruota arretra di oltre 100 mm , la rottura è esattamente come quella che ho visto nelle varie foto delle moto incidentate.
Perché si arriva a rompere il telaio in un incidente ? La forza che arriva sul canotto è uguale al peso della moto per la decelerazione per il braccio di leva, ora avendo scelto di fare un avantreno molto rigido ( forcelle D=50, perno ruota dello stesso diametro di quello del RSV ) ci troviamo che pochissima energia è assorbita per deformazione, ma quasi tutta l’energia arriva al telaio.
Potevamo fare l’avantreno più flessibile, sicuramente qualche telaio in meno si sarebbe rotto in un incidente, ma addio a belle pieghe e a guidabilità . Con un bel telaio elastico le esse le inizi, ma non sa quando le finisci. Inoltre per assurdo in un impatto a bassa velocità arriva molta più sollecitazione sul telaio, se la velocità è alta la moto picchia e vola via per cui disperde in un modo diverso l’energia.
Quindi assolutamente tranquilli, nell’uso il telaio non si rompe, potete fare tutte le frenate che volete, un’altra prova che abbiamo fatto è quella di spingere il perno ruota anteriore come prima descritto , ma con una forza che è calcola rilevando il massimo carico su strada e moltiplicandola per un coefficiente, bene il telaio deve resistere all’applicazione di questa forza per 500.000 volte.
Spero di essere riuscito a spiegarmi anche per quelli che non sono dei tecnici.
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Re: telaio Caponord
alberto_alberti ha scritto: Spero di essere riuscito a spiegarmi anche per quelli che non sono dei tecnici.


Si ti sei spiegato piu' che bene
Qui non ho afferrato bene intendi dire che se il telaio è meno rigido assorbe l'urto e si "accartoccia"? (come ho visto finire molte giap)se la velocità è alta la moto picchia e vola via
Il fasciatoio è un mobile che quando lo vedi a casa tua, capisci che un sacco di cose sono finite per sempre, tra le quali la giovinezza
(http://goo.gl/IMuvN)
Caponord MY 2003 g.Oyster

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- NIUBBO
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Grazie, più chiaro non si può.
Penso comunque che se effettivamente vi fosse un problema di rottura del telaio in frenata, ora qui saremmo in pochi a scrivere.
Inoltre, con i margini di tolleranza richiesti dal Ministero dei Trasporti per l' omologazione stradale, gli estrusi potrebbero anche farli di frassino (le fusioni darebbero invece qualche problema)
Colgo l' occasione per ringraziare l' Ingegnere della sua disponibilità e soprattutto per l' Eccellente progetto Caponord: ora che le ho provate quasi tutte (varadero, v-storm, 1150GS) nessuno mi farà cambiare idea.
Non ho provato il 1200GS ma credo che l'Inge, gli facessero mai progettare un maxi-enduro di quella fascia di prezzo, potrebbe fare solo di meglio.
Satisfied Customer's Lamps
Penso comunque che se effettivamente vi fosse un problema di rottura del telaio in frenata, ora qui saremmo in pochi a scrivere.
Inoltre, con i margini di tolleranza richiesti dal Ministero dei Trasporti per l' omologazione stradale, gli estrusi potrebbero anche farli di frassino (le fusioni darebbero invece qualche problema)
Colgo l' occasione per ringraziare l' Ingegnere della sua disponibilità e soprattutto per l' Eccellente progetto Caponord: ora che le ho provate quasi tutte (varadero, v-storm, 1150GS) nessuno mi farà cambiare idea.
Non ho provato il 1200GS ma credo che l'Inge, gli facessero mai progettare un maxi-enduro di quella fascia di prezzo, potrebbe fare solo di meglio.

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- PISTONE SGONFIO
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Re: telaio Caponord
Si, grazie mille.alberto_alberti ha scritto: Spero di essere riuscito a spiegarmi anche per quelli che non sono dei tecnici.
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Ing inutile dire ke 6 GRANDE. Da nn credere kuando si legge come e' stata progettata e costruita la propria moto e le parole scritte sono kuelle del suo papa'. Tu pensa ke a dirlo in giro nn ci crede nessuno ke uno come te si presti a spiegarci cazzi e mazzi della ns . amata motina
Ciao
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BMW GS 1200 LC ADV IL RITORNO DOPO LA TEMPESTA
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Io sono uno di quelli che è riuscito ad applicare oltre 3.000Kg di forza al telaio della Caponord e sono MOLTO felice di poterlo raccontare.
Avevo anch'io, nella mia ignoranza, dato qualche "colpa" agli steli forcella da 50mm che erano praticamente intatti dopo l'urto!!!
Adesso il gentilissimo Alberto ne ha dato la conferma.
Faccio notare a chi si preoccupa di una eventuale fragilità del telaio che io ho riacquistato una seconda Capo dopo aver distrutto la prima.
Forse non sarò del tutto sano di mente, ma io sono ancora oggi contento delle mie scelte! 8)
Un saluto



Avevo anch'io, nella mia ignoranza, dato qualche "colpa" agli steli forcella da 50mm che erano praticamente intatti dopo l'urto!!!
Adesso il gentilissimo Alberto ne ha dato la conferma.

Faccio notare a chi si preoccupa di una eventuale fragilità del telaio che io ho riacquistato una seconda Capo dopo aver distrutto la prima.
Forse non sarò del tutto sano di mente, ma io sono ancora oggi contento delle mie scelte! 8)
Un saluto
Radarman.....
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.....In salita non va il motore, in discesa ho paura......
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Re: telaio Caponord
Sarà per questo che di tutte le maxienduro che ho potuto guidare, la Caponord è l'unica con cui riesco a fare i curvoni in quinta piena a 200 kmh con l'avantreno piantato in traiettoria?alberto_alberti ha scritto:Con un bel telaio elastico le esse le inizi, ma non sa quando le finisci.

Una proposta per i gestori del sito.
Perché non fare una sezione dedicata all'Ing. Alberti, dove raccogliere tutti i suoi interventi? E' un peccato che si disperdano nel forum.
Dategli il gas, non fate la guerra.
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Re: telaio Caponord
alberto_alberti ha scritto: Quindi assolutamente tranquilli, nell’uso il telaio non si rompe, potete fare tutte le frenate che volete...
... Non avevo dubbi ed infatti me la sono ricomprata

Benvenuto nel club degli over 3000Radarmam ha scritto: Io sono uno di quelli che è riuscito ad applicare oltre 3.000Kg di forza al telaio della Caponord e sono MOLTO felice di poterlo raccontare.

Per dovere di cronaca, io di telai caponord ne ho rotti due, anche se sul secondo è stato un peccatuccio veniale ed è stato possibile effettuare una riparazione. Gli urti non sono mai stati fatti ad una velocità eccessiva, ma in entrambe i casi la moto è finita incastrata nella macchina..
In nessuno dei 2 casi, la rottura ha coinvolto i longheroni che non si sono ne deformati ne rotti, a riconferma delle parole dell' Ing. alberti.
Meglio avere la sicurezza del carburante che l'insicurezza della gnocca
L'espressione inteligennnteeeee
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Re: telaio Caponord
Dom,Dominator ha scritto: cuttone...
Benvenuto nel club degli over 3000![]()
ma conosci altri che abbiano avuto tutta "sta putenz dentro i bracc"??

Io ne ho vista un altra dentro il Conce ma non so di chi fosse...
Al momento siamo soli io e te nel club e non credo che ci sia la fila fuori per entrare a farne parte.


Un saluto
P.S.
Concordo con il Giga, sezione separata per Alberto. Si può fare???
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- SILVER
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Un ringraziamento anche da parte mia all'oramai "insostituibile" Ing. Alberti e, visto che siamo in argomento telaio, vengo a "resuscitare" una vecchia discussione dove si parlava della "effettiva" utilità dei paracarene.
I miei dubbi nascevano dal fatto che, come credo sia noto all'ing. Alberti, una dell triangolazioni del paracarene non è fissata al telaio ma vi si "appoggia" con interposta una semplice battuta in gomma. In caso di urto di una certa entità, e sopratutto laterale, il paracarene potrebbe rientrare vistosamente, ed il suo terminale "sciolto" andare ad esercitare una certa pressione sul longherone laterale, fino ad arrivare ad inciderlo vistosamente. E così effettivamente è successo in una moto incidentata che ho potuto esaminare dal mio concessionario.
In altre parole, in caso di caduta o urto, il paracarene pur minimizzando per quanto possibile, i danni alle plastiche potrebbe rivelasi un ben più grave pericolo per il telaio?? Forse il pezzo piu costoso dopo il motore!!
Ed un telaio con una incisione del genere (quasi una profonda unghiatura ....) offre le stesse garanzie di tenuta e robustezza o va in ogni caso cambiato??
Grazie anticipati per il graditissimo contributo.
Lamps
I miei dubbi nascevano dal fatto che, come credo sia noto all'ing. Alberti, una dell triangolazioni del paracarene non è fissata al telaio ma vi si "appoggia" con interposta una semplice battuta in gomma. In caso di urto di una certa entità, e sopratutto laterale, il paracarene potrebbe rientrare vistosamente, ed il suo terminale "sciolto" andare ad esercitare una certa pressione sul longherone laterale, fino ad arrivare ad inciderlo vistosamente. E così effettivamente è successo in una moto incidentata che ho potuto esaminare dal mio concessionario.
In altre parole, in caso di caduta o urto, il paracarene pur minimizzando per quanto possibile, i danni alle plastiche potrebbe rivelasi un ben più grave pericolo per il telaio?? Forse il pezzo piu costoso dopo il motore!!
Ed un telaio con una incisione del genere (quasi una profonda unghiatura ....) offre le stesse garanzie di tenuta e robustezza o va in ogni caso cambiato??
Grazie anticipati per il graditissimo contributo.
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- paolo299
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- Papà della Caponord!
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Sicuramente i paracarena sono utili in caso di cadute leggere o strisciate.
Per avere inciso il telaio deve avere preso una gran botta, noi abbiamo provato a far cadere una moto a pieno carico e il gommino si è appoggiato al telaio ma non l'ha deformato, quando avevamo provato senza l'appoggio si era stortato tutto il paracarena ed in pratica non serviva a niente.
Nelle cadute leggere ( esperienza fatta personalmente ) il paracarena fa egreggiamente il suo lavoro, al massimo si grafia lui e le estremità del manubrio.
Il telaio con una piccolo segno in quel punto non dovrebbe dare problemi ( dovrei vederlo ) perchè proprio in quel punto nell'estruso vi è una aletta interna di rinforzo.
Per avere inciso il telaio deve avere preso una gran botta, noi abbiamo provato a far cadere una moto a pieno carico e il gommino si è appoggiato al telaio ma non l'ha deformato, quando avevamo provato senza l'appoggio si era stortato tutto il paracarena ed in pratica non serviva a niente.
Nelle cadute leggere ( esperienza fatta personalmente ) il paracarena fa egreggiamente il suo lavoro, al massimo si grafia lui e le estremità del manubrio.
Il telaio con una piccolo segno in quel punto non dovrebbe dare problemi ( dovrei vederlo ) perchè proprio in quel punto nell'estruso vi è una aletta interna di rinforzo.
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- PISTONE SGONFIO
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- Iscritto il: venerdì 31 ottobre 2003, 0:44
- Località: Roma
Quindi se ho compreso bene, la scelta delle forcelle da 50mm è stata fatta per aumentare la rigidità dell'avantreno?
Quello che mi stupisce della CN rispetto alla mia precedente moto (un TDM 900) è l'estrema leggerezza dell'avantreno e facilità di entrare in piega unita ad un eccellente senso di solidità al centro curva. Quanto tutto ciò è dovuto alle geometrie del telaio? Quanto influiscono altri fattori, ad esempio la rigidità da te riportata?
Insomma, l'arogento è per me di indiscutibile fascino. Mi immagino un progettista che deve inventarsi una moto, prende un pezzo di carta e comincia a delineare delle misure. Riesce a prefigurarsi il risultato finale, come un compositore che mette note su uno spartito?
Lamps
Anedar
CN 2004 Obelix
Quello che mi stupisce della CN rispetto alla mia precedente moto (un TDM 900) è l'estrema leggerezza dell'avantreno e facilità di entrare in piega unita ad un eccellente senso di solidità al centro curva. Quanto tutto ciò è dovuto alle geometrie del telaio? Quanto influiscono altri fattori, ad esempio la rigidità da te riportata?
Insomma, l'arogento è per me di indiscutibile fascino. Mi immagino un progettista che deve inventarsi una moto, prende un pezzo di carta e comincia a delineare delle misure. Riesce a prefigurarsi il risultato finale, come un compositore che mette note su uno spartito?
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Anedar
CN 2004 Obelix