Velo di grasso sulla filettaura delle candele.
- andydj31
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Velo di grasso sulla filettaura delle candele.
Ho sempre notato che Agostini pone un velo di grasso color grigio scuro prima di montare le candele sulla testata questo per evitare il grippaggio. Gli ho chiesto se sia un grasso particolare, ma mi ha detto che è solo un grasso alte temperature e lo si trova dal ricambista senza problemi.
Questo può essere adatto? http://www.ebay.it/itm/GRASSO-SPECIALE- ... 322wt_1165
oppure avete altri consigli? Grazie!
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Aprilia Tuono 660 Iridium Grey '21
- bugio
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Re: Velo di grasso sulla filettaura delle candele.
E' una fighettaggine, non è che se monti le candele senza succeda chissa chè
Comunque compra la pasta di rame e non sbagli.
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Paracarro zen
- ELBANO
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Re: Velo di grasso sulla filettaura delle candele.
Never Seeze o Molykote 1000; Sono grassi per alte temperature con parti di grafite....
Nanno anche la capacità di abbassare la coppia di serraggio , oltre quella principale di eliminare gli attriti...
Elbano
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...Carbonaro DOCG...
- OnlyVu
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Re: Velo di grasso sulla filettaura delle candele.
Beh, non credo che sia qualcosa di realmente superfluo.
Qualunque filettatura (specie se di alluminio) dovrebbe avere una buona lubrificazione per un corretto serraggio. Quelle di alluminio sono poi molto soggette a spanarsi.
E' poi ben nota la raccomandazione di smontare le candele a motore freddo, perchè la dilatazione termica determina un incollamento tra acciaio e alluminio: in queste circostanze sarebbe quest'ultimo a rimetterci (con terribili conseguenze).
Di solito quando avvito una candela,effettuo completamente a mano l'operazione fino a battuta, per poi utilizzare la chiave solo per il serraggio finale.
Seguo questa prassi per evitare di di spanare la filettatura in caso di errato inserimento della candela stessa, dato che la sensibilità che si avrebbe, usando la chiave sin dall'inizio, sarebbe senz'altro minore.
L'utilità di questo modo di procedere si avverte in quanto, avvitando manualmente, capita spesso di dover scuotere un pò la candela perchè questa tende ad impuntarsi per l'attrito; se si usasse la chiave, forse di questo attrito nemmeno ci si accorgerebbe, ma a danno della filettatura della testata.
Per queste ragioni ritengo che l'interposizione di un lubrificante che resista al calore (e del quale ignoravo l'impiego per questo copo) non guasti affatto.
Qualunque filettatura (specie se di alluminio) dovrebbe avere una buona lubrificazione per un corretto serraggio. Quelle di alluminio sono poi molto soggette a spanarsi.
E' poi ben nota la raccomandazione di smontare le candele a motore freddo, perchè la dilatazione termica determina un incollamento tra acciaio e alluminio: in queste circostanze sarebbe quest'ultimo a rimetterci (con terribili conseguenze).
Di solito quando avvito una candela,effettuo completamente a mano l'operazione fino a battuta, per poi utilizzare la chiave solo per il serraggio finale.
Seguo questa prassi per evitare di di spanare la filettatura in caso di errato inserimento della candela stessa, dato che la sensibilità che si avrebbe, usando la chiave sin dall'inizio, sarebbe senz'altro minore.
L'utilità di questo modo di procedere si avverte in quanto, avvitando manualmente, capita spesso di dover scuotere un pò la candela perchè questa tende ad impuntarsi per l'attrito; se si usasse la chiave, forse di questo attrito nemmeno ci si accorgerebbe, ma a danno della filettatura della testata.
Per queste ragioni ritengo che l'interposizione di un lubrificante che resista al calore (e del quale ignoravo l'impiego per questo copo) non guasti affatto.
- Giampaolo
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Re: Velo di grasso sulla filettaura delle candele.
8) spruzzatina CRC 6-66 sul filetto.....e vai tranquillo !!!
- Sting AB
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Re: Velo di grasso sulla filettaura delle candele.
E certo, lo metti anche la mattina nel cappuccinoGiampaolo ha scritto:8) spruzzatina CRC 6-66 sul filetto.....e vai tranquillo !!!
Ragione e passione sono timone e vela della nostra anima navigante (Kahlil Gibran)
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Re: Velo di grasso sulla filettaura delle candele.
Il CRC sarà un derivato del formaggio sardo?Sting AB ha scritto:E certo, lo metti anche la mattina nel cappuccinoGiampaolo ha scritto:8) spruzzatina CRC 6-66 sul filetto.....e vai tranquillo !!!
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Re: Velo di grasso sulla filettaura delle candele.
Ma il crc rimane li anche dopo 10.000 km a 200° ?Giampaolo ha scritto:8) spruzzatina CRC 6-66 sul filetto.....e vai tranquillo !!!
Perchè il problema (se esiste) è soprattutto svitarle.
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Re: Velo di grasso sulla filettaura delle candele.
io x inserire la candela metto un po di olio motore sul filetto della candela e si avvita benissimo..
X levarle nn ho mai avuto grossi problemi..
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Re: Velo di grasso sulla filettaura delle candele.
Quoto la pasta di rame.....
Ciao
gianlu-gianlu
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gianlu-gianlu
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Re: Velo di grasso sulla filettaura delle candele.
sono oramai al terzo cambio ed ho sempre messo la pasta di rame problemi zeroGianlu-Gianlu ha scritto:Quoto la pasta di rame.....
- GheGhe
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Re: Velo di grasso sulla filettaura delle candele.
sempre fatto i tagliandi da me... mai messo una mazza, sempre andato bene...
"quando è stata l'ultima volta che hai fatto qualcosa per la prima volta...?" cit
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Re: Velo di grasso sulla filettaura delle candele.
...insomma mica tanto...GheGhe ha scritto:sempre fatto i tagliandi da me... mai messo una mazza, sempre andato bene...
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Re: Velo di grasso sulla filettaura delle candele.
QuotoneeeeeSting AB ha scritto:...insomma mica tanto...GheGhe ha scritto:sempre fatto i tagliandi da me... mai messo una mazza, sempre andato bene...
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Re: Velo di grasso sulla filettaura delle candele.
Forse argomento già trattato MA ripeterlo forse giova alla memoria.
Dunque, si parla di avvitare e svitare (in questo caso candele) interponendo tra i filetti oli, grassi e paste LUBRIFICANTI.
In generale, NON VA MAI interposto nessun elemento lubrificante tra le filettature SALVO SE DIVERSAMENTE PRESCRITTO
Proviamo a spiegare in modo semplice e senza scomodare troppe formule il perchè dell'affermazione di quanto sopra prendendo a riferimento proprio il serraggio delle candele.
Per una funzionalità ottimale del sistema di accoppiamento candele acciao/testa alluminio, teniamo conto di 2 fattori (pensiamoli come i più mportanti):
1 - la tenuta dell'avvitatura
2 - la dissipazione termica
Rispetto al fattore 1 comune a tutte le avvitature, bisogna ricordare che una COPPIA DI AVVITATURA generalmente espressa in Nm (Newton x metro) è = ad un coefficiente d'attrito degli elementi da accoppiare x il diametro della filettatura x il carico voluto........ognuno di questi fattori ha ulteriori sottoformule che eviterei per non fare noiosi trattati.
Come si può notare, la COPPIA di AVVITATURA è direttamente proporzionale ad ogni singolo fattore cioè se essi aumentano la COPPIA aumenta e viceversa.
Facciamo il caso delle ns. CN:
- il manuale d'officina dice di chiudere le candele a 20Nm.
- Le candele hanno un diametro esterno di 12mm.
- per il coefficiente d'attrito tra acciao e alluminio, assumiamo da tabella quello radente o dinamico (esiste anche quello statico ma non è il nostro caso)=0,47
- Per calcolo inverso deduciamo che il progettista ha pensato ad un carico di circa 3550N (nel quale includiamo per convenienza una serie di coefficienti di sicurezza e bla bla bla)
Infatti: diametro filetto candela 0,012(in metri) x 3550N x 0,47 = 20Nm che è la coppia di serraggio prevista
Ora teniamo d'occhio il coefficiente d'attrito tenendo conto che più l'attrito è alto, più il numero cresce e viceversa.
Chiediamoci: se metto del lubrificante, diminuisco questo numero?...la risposta è ovviamente SI e assumiamo che generalmente una lubrificazione con olio o grasso sugli elementi acciaio/alluminio riduce l'attrito di almeno il 20-30% CIOE' a significare che da 0,47 passiamo a mediamente 0,35
Con questo nuovo valore, andiamo a RICALCOLARCI la coppia di serraggio: diametro 0,012(in metri) x 3550N x 0,35 = 15Nm
Ma se invece continuiamo a chiudere a 20Nm....cosa succede?....bhé cambia sicuramente il carico della filettatura...quindi, facendo una piccola inversione diciamo che il CARICO sulla filettatura = 20Nm / diametro 0,012(in metri) x 0,35 = 4760N ....a questo punto bisogna chiedersi se la filettatura ce la fa a mantenere questo carico.....+35%... secondo me NO!!!!!
QUINDI: se mettiamo lubrificanti tra i filetti, va ridotta la coppia di chiusura e questa regola vale per TUTTO!!!!
Rispetto al fattore 2 cioè la dissipazione termica, mettere del grasso sui filetti significa interporre un elemento ulteriore tra acciaio candela e Alluminio testa per i quali deve passare il calore per essere po dissipato.
Come intuiamo, l’Al è un ottimo conduttore di calore (uno dei migliori preceduto solo da Rame e Argento) mentre il grasso lo è molto ma molto meno tanto è che ci sono quelli che vengono definiti “per alte temperature” cioè a significare combinati con alcuni elementi, che anziché carbonizzarsi o gocciolare via, RESISTONO nella loro forma semisolida per continuare l’effetto LUBRIFICANTE alle alte temperature cioè continuare nella loro funzione squisitamente di tipo MECCANICA.
Definiamo alte temperature dei grassi: al Bisolfuro di molibdeno (MoSO2) fino a 700°C …c’è di meglio?
Verifichiamo a che temperatura lavora la candela: 450°-850°C (fonte NGK).
Siamo al limite…direi oltre il limite…..
Conclusione: oltre a RALLENTARE la dissipazione del calore dalla candela alla testa in Al, rischiamo di carbonizzare quel poco grasso tra i filetti ALLENTANDO di fatto la tenuta della coppia di avvitatura della candela…ed il resto immaginatelo voi.
Detto ciò, quello che faccio io quando cambio le candele è:
1 – svitarle quando il motore è freddo (per il concetto di dilatazione a caldo dell’alluminio che è mediamente doppio di quello dell’acciaio)
2 – accurata pulizia delle superfici filettate
3 – chiusura a coppia con chiave dinamometria
Spero di aver ulteriormente chiarito in modo “semplice ed intuitivo” il concetto degli effetti della lubrificazione delle filettature.
PS1: lo stile è quello Giotek
PS2 : i contenuti meno
Dunque, si parla di avvitare e svitare (in questo caso candele) interponendo tra i filetti oli, grassi e paste LUBRIFICANTI.
In generale, NON VA MAI interposto nessun elemento lubrificante tra le filettature SALVO SE DIVERSAMENTE PRESCRITTO
Proviamo a spiegare in modo semplice e senza scomodare troppe formule il perchè dell'affermazione di quanto sopra prendendo a riferimento proprio il serraggio delle candele.
Per una funzionalità ottimale del sistema di accoppiamento candele acciao/testa alluminio, teniamo conto di 2 fattori (pensiamoli come i più mportanti):
1 - la tenuta dell'avvitatura
2 - la dissipazione termica
Rispetto al fattore 1 comune a tutte le avvitature, bisogna ricordare che una COPPIA DI AVVITATURA generalmente espressa in Nm (Newton x metro) è = ad un coefficiente d'attrito degli elementi da accoppiare x il diametro della filettatura x il carico voluto........ognuno di questi fattori ha ulteriori sottoformule che eviterei per non fare noiosi trattati.
Come si può notare, la COPPIA di AVVITATURA è direttamente proporzionale ad ogni singolo fattore cioè se essi aumentano la COPPIA aumenta e viceversa.
Facciamo il caso delle ns. CN:
- il manuale d'officina dice di chiudere le candele a 20Nm.
- Le candele hanno un diametro esterno di 12mm.
- per il coefficiente d'attrito tra acciao e alluminio, assumiamo da tabella quello radente o dinamico (esiste anche quello statico ma non è il nostro caso)=0,47
- Per calcolo inverso deduciamo che il progettista ha pensato ad un carico di circa 3550N (nel quale includiamo per convenienza una serie di coefficienti di sicurezza e bla bla bla)
Infatti: diametro filetto candela 0,012(in metri) x 3550N x 0,47 = 20Nm che è la coppia di serraggio prevista
Ora teniamo d'occhio il coefficiente d'attrito tenendo conto che più l'attrito è alto, più il numero cresce e viceversa.
Chiediamoci: se metto del lubrificante, diminuisco questo numero?...la risposta è ovviamente SI e assumiamo che generalmente una lubrificazione con olio o grasso sugli elementi acciaio/alluminio riduce l'attrito di almeno il 20-30% CIOE' a significare che da 0,47 passiamo a mediamente 0,35
Con questo nuovo valore, andiamo a RICALCOLARCI la coppia di serraggio: diametro 0,012(in metri) x 3550N x 0,35 = 15Nm
Ma se invece continuiamo a chiudere a 20Nm....cosa succede?....bhé cambia sicuramente il carico della filettatura...quindi, facendo una piccola inversione diciamo che il CARICO sulla filettatura = 20Nm / diametro 0,012(in metri) x 0,35 = 4760N ....a questo punto bisogna chiedersi se la filettatura ce la fa a mantenere questo carico.....+35%... secondo me NO!!!!!
QUINDI: se mettiamo lubrificanti tra i filetti, va ridotta la coppia di chiusura e questa regola vale per TUTTO!!!!
Rispetto al fattore 2 cioè la dissipazione termica, mettere del grasso sui filetti significa interporre un elemento ulteriore tra acciaio candela e Alluminio testa per i quali deve passare il calore per essere po dissipato.
Come intuiamo, l’Al è un ottimo conduttore di calore (uno dei migliori preceduto solo da Rame e Argento) mentre il grasso lo è molto ma molto meno tanto è che ci sono quelli che vengono definiti “per alte temperature” cioè a significare combinati con alcuni elementi, che anziché carbonizzarsi o gocciolare via, RESISTONO nella loro forma semisolida per continuare l’effetto LUBRIFICANTE alle alte temperature cioè continuare nella loro funzione squisitamente di tipo MECCANICA.
Definiamo alte temperature dei grassi: al Bisolfuro di molibdeno (MoSO2) fino a 700°C …c’è di meglio?
Verifichiamo a che temperatura lavora la candela: 450°-850°C (fonte NGK).
Siamo al limite…direi oltre il limite…..
Conclusione: oltre a RALLENTARE la dissipazione del calore dalla candela alla testa in Al, rischiamo di carbonizzare quel poco grasso tra i filetti ALLENTANDO di fatto la tenuta della coppia di avvitatura della candela…ed il resto immaginatelo voi.
Detto ciò, quello che faccio io quando cambio le candele è:
1 – svitarle quando il motore è freddo (per il concetto di dilatazione a caldo dell’alluminio che è mediamente doppio di quello dell’acciaio)
2 – accurata pulizia delle superfici filettate
3 – chiusura a coppia con chiave dinamometria
Spero di aver ulteriormente chiarito in modo “semplice ed intuitivo” il concetto degli effetti della lubrificazione delle filettature.
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Non discutere mai con un idiota: si potrebbe non notare la differenza
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