Fusibile 3 a massa
Inviato: martedì 30 settembre 2008, 11:56
La metto sul ridere va:
Il ritorno dalla Corsica è stato un calvario... tutto per un fottutissimo fusibile.
In 3 giorni la moto è andata uno spettacolo, il giorno della ripartenza accendo il quadro, aspetto il check, ZAK... buio totale, quadrante, posizioni, luci, freno, frecce, il buio più assoluto.
Rapido assortimento di bestemmie, più veloce pensiero a cosa possa essere. Un fusibile.
Faccio i 140 Km da Porto Vecchio a Bastia senza neanche sapere quanta benzina rimane di preciso, ma ero comunque abbastanza tranquillo.
Alla prima sosta controllo i fusibili sotto sella, tutto ok. E' di siduro uno dei secondari sotto il cruscotto... vaffanculo, è na rottura di balle andare a controllarli, bisogna smontare la mascherina.
Arriviamo al porto, carico la nave e mi metto a smontare alla cieca il cruscotto, scatola trovata, mi spacco 3 unghie per aprire la dannata scatoletta per poi scoprire che il coperchietto è a pressione. Altre bestemmie con le dita ridotte a dei moncherini.
Fusibile numero 3... ecco il piccolo bastardo, stacco, controllo e lo scaravento negli abissi del mare.
Cambio il fusibile, controllo tutto, perfetto richiudo.
Dopo 4 ore e mezzo sbarchiamo a Livorno, riaccendo la moto e vedo un fumetto che esce dalla scatola fusibili davanti al mio naso.
Saluto il bel paese con una litania di bestemmie competitive.
Scendo dalla nave in preda all'isterismo, di nuovo sequenza, apri, cambia, chiudi... nuovo fumetto e nuovi improperi sempre più coloriti.
Cerco alla disperata un elettrauto, mi accoglie un uomo con la scopa in mano che parla livornese stretto, come parlare con un turco.
Nel casino di vocali e consonanti riesco a comprendere la parola concessionario.
Mi fiondo a sto concessionario alla velocità della luce che non ho, entro dentro una specie di antro di Polifemo e vengo colto da un sinistro dubbio.
Accanto a me vedo 3 Cbr, 2 Sh 125 e una Hornet... il caciuccaro mi ha spedito in un concessionario Honda.
Il meccanico, con uno sprezzante accento portuale e masticando sonoramente un chewingum gusto fragola mi indica un concessionario Yamaha (????).... ma che però fa anche Aprilia.
Nuova corsa contro il tempo, arrivo da sto meccanico e vedo una jungla di scooter... SPACCIATO ma ci provo uguale.
Entro dentro l'ufficio e una vecchia tettona coi capelli ossigenati alla mascagna, residuato da qualche balera romagnola va a chiedere al meccanico se può fare qualcosa.
Dai vetri vedo una scena orripilante di gesticolamenti, urla beluine e uno scooter smontato col piede di porco.
Incomincio a sperare che non mi guardi la moto.
La vecchia mi accontenta "Simu pienni di lavoru e parecchio indietru"
Minchia sono salvo... con un sorriso di resina saluto e ringrazio ugualmente.
Parto sulla Fi-Pi-Li correndo una corsa contro il tempo che non vincerò mai.
Faccio 80Km di superstrada a velocità da rogo patente e mi presento al casello autostradale con il sole ormai al tramonto.
Mi fiondo in autostrada ancora con qualche barlume di luce, ma dopo un quarto d'ora mi ritrovo a bestemmiare improperi pazzeschi nel buio più assoluto.
70Km di autostrada fatti alla cieca, facendomi trainare dai camion stando più attaccati possibile a loro e perennemente a filo della corsia di emergenza.
Alle 20:45 usciamo ad Arezzo... notte fonda, ancora 50 Km per arrivare a S.Sepolcro.
La mamma di Muriel era venuta a prenderci, seguo ad andatura bradipo la macchina davanti e alle 21:40 siamo a casa con gli occhi ridotti a due uova sode per lo sforzo.
Stamattina rismontato tutto di nuovo, trovato il problema nell'interruttore del ABS posto sulla cornice del cruscotto, se la cornice rimane aperta il fusibile non brucia (ecco perchè alla prima prova non ho avuto problemi) chiudendo la cornice qualcosa va a massa brucia.
Oggi per tornare a casa devo viaggiare con il filo di contatto dell'ABS a penzoloni dal cruscotto ma almeno tutto funziona.
Con calma mi metterò a controllare... vi farò sapere...
Il ritorno dalla Corsica è stato un calvario... tutto per un fottutissimo fusibile.
In 3 giorni la moto è andata uno spettacolo, il giorno della ripartenza accendo il quadro, aspetto il check, ZAK... buio totale, quadrante, posizioni, luci, freno, frecce, il buio più assoluto.
Rapido assortimento di bestemmie, più veloce pensiero a cosa possa essere. Un fusibile.
Faccio i 140 Km da Porto Vecchio a Bastia senza neanche sapere quanta benzina rimane di preciso, ma ero comunque abbastanza tranquillo.
Alla prima sosta controllo i fusibili sotto sella, tutto ok. E' di siduro uno dei secondari sotto il cruscotto... vaffanculo, è na rottura di balle andare a controllarli, bisogna smontare la mascherina.
Arriviamo al porto, carico la nave e mi metto a smontare alla cieca il cruscotto, scatola trovata, mi spacco 3 unghie per aprire la dannata scatoletta per poi scoprire che il coperchietto è a pressione. Altre bestemmie con le dita ridotte a dei moncherini.
Fusibile numero 3... ecco il piccolo bastardo, stacco, controllo e lo scaravento negli abissi del mare.
Cambio il fusibile, controllo tutto, perfetto richiudo.
Dopo 4 ore e mezzo sbarchiamo a Livorno, riaccendo la moto e vedo un fumetto che esce dalla scatola fusibili davanti al mio naso.
Saluto il bel paese con una litania di bestemmie competitive.
Scendo dalla nave in preda all'isterismo, di nuovo sequenza, apri, cambia, chiudi... nuovo fumetto e nuovi improperi sempre più coloriti.
Cerco alla disperata un elettrauto, mi accoglie un uomo con la scopa in mano che parla livornese stretto, come parlare con un turco.
Nel casino di vocali e consonanti riesco a comprendere la parola concessionario.
Mi fiondo a sto concessionario alla velocità della luce che non ho, entro dentro una specie di antro di Polifemo e vengo colto da un sinistro dubbio.
Accanto a me vedo 3 Cbr, 2 Sh 125 e una Hornet... il caciuccaro mi ha spedito in un concessionario Honda.
Il meccanico, con uno sprezzante accento portuale e masticando sonoramente un chewingum gusto fragola mi indica un concessionario Yamaha (????).... ma che però fa anche Aprilia.
Nuova corsa contro il tempo, arrivo da sto meccanico e vedo una jungla di scooter... SPACCIATO ma ci provo uguale.
Entro dentro l'ufficio e una vecchia tettona coi capelli ossigenati alla mascagna, residuato da qualche balera romagnola va a chiedere al meccanico se può fare qualcosa.
Dai vetri vedo una scena orripilante di gesticolamenti, urla beluine e uno scooter smontato col piede di porco.
Incomincio a sperare che non mi guardi la moto.
La vecchia mi accontenta "Simu pienni di lavoru e parecchio indietru"
Minchia sono salvo... con un sorriso di resina saluto e ringrazio ugualmente.
Parto sulla Fi-Pi-Li correndo una corsa contro il tempo che non vincerò mai.
Faccio 80Km di superstrada a velocità da rogo patente e mi presento al casello autostradale con il sole ormai al tramonto.
Mi fiondo in autostrada ancora con qualche barlume di luce, ma dopo un quarto d'ora mi ritrovo a bestemmiare improperi pazzeschi nel buio più assoluto.
70Km di autostrada fatti alla cieca, facendomi trainare dai camion stando più attaccati possibile a loro e perennemente a filo della corsia di emergenza.
Alle 20:45 usciamo ad Arezzo... notte fonda, ancora 50 Km per arrivare a S.Sepolcro.
La mamma di Muriel era venuta a prenderci, seguo ad andatura bradipo la macchina davanti e alle 21:40 siamo a casa con gli occhi ridotti a due uova sode per lo sforzo.
Stamattina rismontato tutto di nuovo, trovato il problema nell'interruttore del ABS posto sulla cornice del cruscotto, se la cornice rimane aperta il fusibile non brucia (ecco perchè alla prima prova non ho avuto problemi) chiudendo la cornice qualcosa va a massa brucia.
Oggi per tornare a casa devo viaggiare con il filo di contatto dell'ABS a penzoloni dal cruscotto ma almeno tutto funziona.
Con calma mi metterò a controllare... vi farò sapere...