Grazie Quarta piena per aver trovato questo video.
Trovo l'intervento di Andrea Ricci molto interessante e estremametne corretto, compatibilmente al contesto dell'intervista.
Ha soddisfatto molte mie curiosità, ma andiamo con ordine.
Innanzitutto precisiamo il discorso componentistica automotive: per un azienda che produce elettronica per auto in volumi di vendita che siano appena superiori a quelli delle Bugatti, usare differentemente per i vari clienti, componenti elettronici commerciali o con caratteristiche automotive (AEC-Q100 e analoghi) non è assolutamente conveniente se non i casi particolari. I componenti elettronici usati nella centralina di controllo motore della Caponord (o di altre moto) sono i medesimi usati sulle automobli o sul cruscotto della nostra vecchia Caponord. Quello che cambia non sono i tipi di componenti elettronici ma i requisiti di difettosità richiesti dal cliente costruttore di auto/moto, con la relativa procedura di validazione e verifica. Infatti Ricci parla di 0 difetti ovvero 0 ppm (parti per milione) quando la centralina (il "componente" dal suo punto di vista) viene installata sul veicolo. Sono livelli di qualità (teorici) richiesti da alcuni anni dai costruttori di auto ma poco dai costruttori di moto (poi ci sono indici di qualità ad 1, 2 e 3 anni ecc, si dovrebbe parlare più correttamente di affidabilità).
Perchè questo? Semplice, la qualità e l'affidabilità costa e non costa solo garantirla ma anche pretenderla.
Chiara anche la spiegazione di sistema di controllo smorzamento attivo e semiattivo. I sistemi attivi sono vietati in F1 ma sul mercato ci sono eccome e sono le sospensioni con molle ad aria montate su Porsche Panamera e top di gamma BMW e Lexus, e già si capisce perchè le sospensioni a smorzamento semiattive vanno per la maggiore.
Ottimo il discorso sulla safety: un pilota è pagato milioni per rischiare la pelle in poche ore di funzionamento della sua auto/moto. Un cliente normale paga lui per guidare un'auto/moto per anni. Per questo i sistemi elettronici dei nostri veicoli sono sempre più complessi e costosi, perchè si bada sempre di più a questo aspetto.
Su un auto se si rompe un ammortizzatore quasi non ce ne accorgiamo, su una moto è ben diverso.
Arrivo al discorso ADD ed i tre brevetti menzionati:
1) Lettura velocità mozzo ricavata da pressione olio e non dall'integrale dell'accelerazione
2) Integrazione algoritmi Skyhook e dinamica veicolo
3) Modellazione confort/road holding
Per il 2° e il 3°, come onestamente fa notare, sono concetti ampiamente utilizzati sulle auto da anni (per esempio Lancia Delta o Alfa Mito).
In questo grafico è visualizzata la famosa mappa in cui si muove continuamente il controllo quando deve scegliere il miglior compromesso tra confort e tenuta di strada in base alle richieste del pilota
Aprilia ha avuto la furbata di applicarli sulla moto, bravi! (io ho spinto molto per entrare nel settore moto

ma, ci vogliono investimenti)
Per il primo brevetto, cioè quello di usare al posto di un sensore accelerometrico sul mozzo ruota come la MTS e le auto, un sensore di pressione dell'olio all'interno dello stelo per conoscere la velocità con cui si muove, ho qualche remora.
Ricci accusa il sensore accelerometrico di scarsa precisione e difficolà di lettura contro una maggiore precisione e sicurezza del sensore di pressione, ammettendo però anche una differenza in termini economici a favore di questa nuova soluzione. Sono convinto che il motivo della scelta sia prettamente di natura economica, non tanto per la relativa differenza di costo tra i due sensori che è ridicola, quanto per il fatto che usando il sensore di pressione integrato nell'ammortizzatore o magari nell'elettrovalvola proporzionale, si semplificano le operazioni di assemblaggio in linea e si riduce il cablaggio. Non sono convinto infatti che leggere la pressione, dia un'informazione della velocità più precisa di un sensore accelerometrico il cui segnale è facilissimo da trattare.
Comunque chiederò lumi a dei colleghi esperti in fluidodinamica per sentire il loro parere e riferirò.
Come dice gioroma, il progresso fa parte della nostra vita e mi sa che il Giotek si dovrà adattare in fretta a questi sistemi
A proposito, non pensate assolutamente di poter cambiare una goccia d'olio in questi ammortizzatori, altrimenti tutta 'sta po' po' di elettronica va a pu....ne:
Dimenticavo: Complimenti a Ricci e chapeau a Sachs!