L'elettronica che mancava

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Giampaolo
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L'elettronica che mancava

Messaggio da Giampaolo »

http://www.dueruote.it/notizie/news/apr ... ava?page=1








Aprilia Caponord 1200: orizzonti di gloria!

Andrea Ricci, il responsabile dei sistemi elettrici ed elettronici del Gruppo Piaggio, in questa intervista ci raconta e ci spiega dettagliatamente tutti i segreti dell'elettronica dell'Aprilia Caponord 1200.

Tanta elettronica sulla nuova Caponord 1200: è diventata un cavallo di battaglia di Aprilia?
"Siamo stati i primi al mondo a introdurre il full Ride by Wire, proposto sulla Shiver 750 già dal 2007, siamo stati i primi a crederci e poi pian piano sono arrivati gli altri competitor. Abbiamo sviluppato un cambio elettro attuato per la Mana 850 e poi la seconda generazione di Ride by Wire con RSV4. Successivamente abbiamo dato una vera svolta sul performance riding, alzando l'asticella con aPRC di RSV4 e Tuono ed introducendo in seguito anche il racing ABS su RSV4. Ora è il momento di scrivere una nuova pagina nella letteratura della tecnologia, in particolare nel capitolo delle sospensioni. Con aDD massimizziamo il comfort e miglioriamo l'handling ottenendo il massimo possibile con l'hardware meccanico di forcella ed ammortizzatore disponibili sul mercato".


Aprilia Caponord 1200: l'elettronica che mancava


Cosa significa massimizzare il comfort con aDD?
"Ci sono molte strategie di funzionamento dei sistemi di sospensioni elettroniche "comfort oriented", tutte note e diffuse nel mondo auto. Posso evidenziarne due fondamentali: lo sky-hook, è il sistema capace garantire comfort nelle basse frequenze di utilizzo di una sospensione, cioè ad esempio nei lunghi avvallamenti. Posso proseguire con l'acceleration-driven-damping, capace di raggiungere la best performance nelle medie e alte frequenze di utilizzo di una sospensione, ovvero negli avvallamenti in veloce sequenza. Noi le abbiamo combinate, grazie all'uso esclusivo nel mondo delle due ruote di un brevetto che permette di modularne il funzionamento per raggiungere la massima performance comfort oriented su tutto il range di frequenze di utilizzo della sospensione.

Come fa il sistema a massimizzare il comfort e al contempo migliorare l'handling?
"Questo è possibile tramite differenti "strategie" che lavorano in parallelo, alcune con l'obiettivo di massimizzare il comfort, altre con l'obiettivo di migliorare l'handling della moto".



Cosa intendi per migliorare l'handling della moto?


"Il sistema, grazie alle strategie handling oriented, è capace di riconoscere le manovre del pilota (accelerazione, gas costante, rilascio gas, frenata…) e adeguare il setting di forcella ed ammortizzatore per il miglior bilanciamento possibile della moto. Il sistema stabilisce un link diretto con le manovre del pilota e cambia dinamicamente ed in modo continuo il setting di forcella ed ammortizzatore. Non è un sistema di tipo switching, in cui quando ad esempio viene riconosciuta una accelerazione, imposta un setting di forcella e quando viene riconosciuta una frenata salta su un altro setting; è al contrario un sistema continuo in cui continuamente il setting varia e senza "salti" in funzione delle azioni del pilota e dell'energia che il pilota mette in quella manovra. Ad esempio il setup cambia in dipendenza di quanto è decisa la frenata o l'accelerazione".

Come sappiamo il sistema sfrutta, sulla forcella, una valvola elettronica che aumenta e diminuisce il passaggio d'olio e quindi varia il setup. Le valvole elettroniche non si comportano in maniera molto differente dal sistema meccanico, sono solo molto più veloci (passano dal minimo al massimo di frenatura idraulica in 10msec). Se volessimo definire un setting differente da quelli disponibili pilotando la valvola elettronica a corrente costante non potremmo farlo. Noi però abbiamo introdotto un secondo brevetto che ci permette di definire una setting di frenatura idraulica a piacere all'interno del minimo e massimo ammesso dal sistema.
Grazie a questo brevetto non abbiamo bisogno di più mappe su aDD, poiché è il sistema che segue le azioni del pilota e non il pilota che deve "dire" al sistema come vuole guidare..."

Semplice no? Ma andiamo avanti...

Quindi l'aDD è mono-mappatura?

"Sì, il sistema non si limita semplicemente ad adeguare il damping a seconda delle sollecitazioni che le sospensioni ricevono dall'asfalto, ma è in grado di riconoscere la situazione di guida, grazie ad un link diretto con le azioni del pilota e seguirlo di conseguenza. Questo significa che in pratica aDD capisce se si sta andando adagio, o si è impegnati nella guida sportiva".

Ci sono altri brevetti su aDD?

"Ne abbiamo altri 2: in tutto sono 4. Per controllare lo smorzamento idraulico di una sospensione è fondamentale sapere con quale dinamica si sta muovendo la sospensione stessa, poiché se il "damper" rilascia una forza nulla in steady-state (cioè a moto ferma), gioca invece un ruolo fondamentale in condizioni dinamiche, in quanto rilascia una forza proporzionale alla velocità con cui si sta muovendo la sospensione. Per tale motivo è fondamentale avere un'informazione molto accurata della velocità con cui si comprime ed estende la sospensione. A questo scopo abbiamo applicato un sensore di pressione sulla forcella (sistema brevettato) per ricostruire in modo accurato la velocità di escursione della stessa. Nella forcella infatti è presente un volume definito di aria, che incrementa la sua pressione all'aumentare della compressione forcella. Sulla sospensione posteriore abbiamo utilizzato un potenziometro angolare che misura l'angolo del forcellone e ci permette di ricostruire in modo molto accurato la velocità con cui l'ammortizzatore posteriore si comprime e si estende.
Grazie a questi sensori possiamo misurare in modo accurato la dinamica con cui forcella ed ammortizzatore si muovono e quindi possiamo raggiungere la best performance che ci siamo prefissati nelle strategie di controllo.

Quale è il quarto brevetto di aDD?

"Su Caponord 1200 abbiamo anche la possibilità di regolare il precarico molla posteriore tramite un attuatore elettrico. Noi però ci siamo spinti oltre: misurando l'angolo del forcellone grazie al potenziometro angolare, siamo capaci di calcolare l'altezza della moto. Con questo dato il sistema adegua dinamicamente e autonomamente il precarico dell'ammortizzatore posteriore. Abbiamo brevettato questa funzionalità dinamica lasciando al sistema l'autonomia per adeguare il precarico e quindi possiamo dire di essere i primi ad aver introdotto la sospensione attiva al retrotreno".

Come funziona il Cruise Control?


"Il suo funzionamento è molto semplice e intuitivo: basta accenderlo attraverso il pulsante dedicato sul devio luci destro e impostare la velocità; a questo punto si può rilasciare il gas e godersi comodamente il viaggio. Agendo su freni o frizione o pulsante cruise, il sistema si mette in stand-by e attende un'eventuale altra impostazione della velocità".

L'Affidabilità dei sistemi: come viene garantita?


"Come tutti i sistemi elettronici sviluppati dal Gruppo Piaggio, l'approccio metodologico è basato sul consolidato metodo automotive dell'FMEA. Una metodologia che permette di effettuare l'analisi di tutte le possibili modalità di guasto e l'attitudine del sistema nel mettersi in sicurezza. Per tale motivo per tutti i dispositivi elettronici utilizzati, sono stati scelti switch freni, switch frizione, pulsante cruise e sensori velocità, di tipo ridondante. In poche parole ogni informazione safety relevant è "raddoppiata" per aver la conferma in ogni istante sulla sua congruenza e quindi sulla sua validità. Per garantire l'affidabilità dei dispositivi elettronici usiamo il numero più alto possibile di componenti automotive. La grossa differenza sta nel processo produttivo usato per produrre milioni di pezzi, dove l'automotive impone target di zero difettosità, ben differente dal processo produttivo dell'elettronica consumer".

Grande attenzione alla sicurezza…


"Sì la sicurezza è fondamentale. I controlli di trazione avanzati come aTC servono a piloti meno esperti per prendere più velocemente confidenza con la moto, ma servono moltissimo anche a piloti più esperti poiché le condizioni dell'asfalto stradale sono imprevedibili. Abbiamo pensato che tre livelli fossero sufficienti per coprire differenti stili di guida e condizioni stradali. A completare il pacchetto sicurezza di Caponord 1200 c'è l'ABS, molto utile sia in caso di asfalti scivolosi sia in caso di frenate decise su asfalti asciutti poiché impedisce il bloccaggio delle ruote. Accoppiare un controllo di trazione a un ABS permette quindi di aiutare il pilota sia in accelerazione che in frenata, dandogli la possibilità di guidare molto più rilassato e sicuro. Con aDD poi, miglioriamo l'handling e la stabilità della moto e quindi la sua sicurezza".




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Re: L'elettronica che mancava

Messaggio da gioroma »

tutto bello Giampy ma purtroppo non riescono a venderle.................... :hallo: :hallo: :hallo:
gio
majesty 250-kawa zr7s-cn etv 1000......lamotomiglioredelmondoquandovà...ma.......
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Re: L'elettronica che mancava

Messaggio da mcr »

Per fortuna il sensore di giri motore di Teuz non partecipa al controllo delle sospensioni della sua moto altrimenti oltre a non partire, la moto lo disarcionava pure :ridi:
Questo per dire, che sono tante belle parole (corrette e giustificatissime da chi le pronuncia), ma parafrasando una vecchia pubblicità: "la potenza è nulla senza controllo", mi permetto di dire che tutte le metodologie di progetto e di processo come l'FMEA, FMECA, Hazard Analisys, Fault Tree Analisys, Kanban, ecc ecc servono solo a riempirsi la bocca se poi non vengono metabolizzate da tutti gli anelli della catena di produzione, dal direttore all'assistenza cliente passando per il magazziniere o il guardiano della portineria (ovviamente in funzione della mansione)
Guardate i giapponesi, nella loro cultura gli viene naturale fare le cose per bene perchè a partire dal lavacessi fino al direttore supremo, sono in egual misura orgogliosi del proprio ruolo e vogliono mostrare a tutti di saperlo fare bene.
Questo noi occidentali (e tanto meno ItaGLIani) difficilmente lo facciamo.
Tanti passano la vita a sognare, io il mio sogno lo guido
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Re: L'elettronica che mancava

Messaggio da sergio »

Giampaolo ha scritto:
Quale è il quarto brevetto di aDD?

"Su Caponord 1200 abbiamo anche la possibilità di regolare il precarico molla posteriore tramite un attuatore elettrico. Noi però ci siamo spinti oltre: misurando l'angolo del forcellone grazie al potenziometro angolare, siamo capaci di calcolare l'altezza della moto. Con questo dato il sistema adegua dinamicamente e autonomamente il precarico dell'ammortizzatore posteriore. Abbiamo brevettato questa funzionalità dinamica lasciando al sistema l'autonomia per adeguare il precarico e quindi possiamo dire di essere i primi ad aver introdotto la sospensione attiva al retrotreno".
La frenatura idraulica del mono posteriore non riesco a capire come si ossa attuare
ne avevamo parlato pure qui:

http://www.apriliaontheroad.com/forum20 ... a&start=15
ad ogni posizione di precarico molla corrisponde una frenatura idraulica preimpostata?
MCR che ne dici ?

lamps
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Re: L'elettronica che mancava

Messaggio da mcr »

Effettivamente Sergio potrebbe essere che i progettisti Aprilia per ovvie ragioni di costo del mono, si siano limitati ad impostare 4 posizioni di precarico con relativi valori di frenatura idraulica.
Da una breve ricerca in rete non sono riuscito a trovare in rete lo schema elettrico della nuova Caponord, se guardiamo il connettore che va a finire sul mono e vediamo quanti fili ha capiamo subito se c'è solo il motorino per il precarico o anche la valvola per lo smorzamento.
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Re: L'elettronica che mancava

Messaggio da sergio »

mcr ha scritto:Effettivamente Sergio potrebbe essere che i progettisti Aprilia per ovvie ragioni di costo del mono, si siano limitati ad impostare 4 posizioni di precarico con relativi valori di frenatura idraulica.
Da una breve ricerca in rete non sono riuscito a trovare in rete lo schema elettrico della nuova Caponord, se guardiamo il connettore che va a finire sul mono e vediamo quanti fili ha capiamo subito se c'è solo il motorino per il precarico o anche la valvola per lo smorzamento.
Dal passacavo n° 8 cosa entra nella testa del mono ?

https://www.fowlersparts.co.uk/parts/51 ... k-absorber

forse un controllo ...
può essere un comando....?
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Re: L'elettronica che mancava

Messaggio da Giampaolo »

Sul mono ( essendo elettro attuato o oleopneumatico ) credo sia l'alimentazione per un motorino elettrico , o l'ingresso di una tubazione idraulica ...... :uaaahh:
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Re: L'elettronica che mancava

Messaggio da kawarock »

mcr ha scritto:Per fortuna il sensore di giri motore di Teuz non partecipa al controllo delle sospensioni della sua moto altrimenti oltre a non partire, la moto lo disarcionava pure :ridi:
Questo per dire, che sono tante belle parole (corrette e giustificatissime da chi le pronuncia), ma parafrasando una vecchia pubblicità: "la potenza è nulla senza controllo", mi permetto di dire che tutte le metodologie di progetto e di processo come l'FMEA, FMECA, Hazard Analisys, Fault Tree Analisys, Kanban, ecc ecc servono solo a riempirsi la bocca se poi non vengono metabolizzate da tutti gli anelli della catena di produzione, dal direttore all'assistenza cliente passando per il magazziniere o il guardiano della portineria (ovviamente in funzione della mansione)
Guardate i giapponesi, nella loro cultura gli viene naturale fare le cose per bene perchè a partire dal lavacessi fino al direttore supremo, sono in egual misura orgogliosi del proprio ruolo e vogliono mostrare a tutti di saperlo fare bene.
Questo noi occidentali (e tanto meno ItaGLIani) difficilmente lo facciamo.
Come ti quoto.... Sono in Cina e lavoro anche con i giapponesi. Sono 30 anni che lavoro nel settore automotive. Mi spiace ma come qualità/affidabilità non ce n'è per nessuno.
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Re: L'elettronica che mancava

Messaggio da mcr »

sergio ha scritto: Dal passacavo n° 8 cosa entra nella testa del mono ?
https://www.fowlersparts.co.uk/parts/51 ... k-absorber

forse un controllo ...
può essere un comando....?
Non so quel passacavo a cosa serva ma non vedo connettori per un attuatore elettrico dentro il mono. Mi sa che la regolazione dello smorzamento viene fatto solo sulle forcelle anteriori e il mono posteriore ha un valore di smorzamento fisso. Vabbè direi che costa già parecchio così come ricambio, non avranno voluto esagerare.
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Re: L'elettronica che mancava

Messaggio da sergio »

mcr ha scritto:Non so quel passacavo a cosa serva ma non vedo connettori per un attuatore elettrico dentro il mono. Mi sa che la regolazione dello smorzamento viene fatto solo sulle forcelle anteriori e il mono posteriore ha un valore di smorzamento fisso. Vabbè direi che costa già parecchio così come ricambio, non avranno voluto esagerare.
:ridi: :ridi: solo il mono costa 1/10 del prezzo totale della moto 1283 euro :uaaahh:
e si, st'elettronica proprio ci mancava :ridi:
Quanto costa il mono, migliore del mondo, per la ETV1000 ?
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Re: L'elettronica che mancava

Messaggio da glaucot »

sergio ha scritto:
mcr ha scritto:Non so quel passacavo a cosa serva ma non vedo connettori per un attuatore elettrico dentro il mono. Mi sa che la regolazione dello smorzamento viene fatto solo sulle forcelle anteriori e il mono posteriore ha un valore di smorzamento fisso. Vabbè direi che costa già parecchio così come ricambio, non avranno voluto esagerare.
:ridi: :ridi: solo il mono costa 1/10 del prezzo totale della moto 1283 euro :uaaahh:
e si, st'elettronica proprio ci mancava :ridi:
Quanto costa il mono, migliore del mondo, per la ETV1000 ?
sergio, sui 1500, però il maggiore costo deriva dal fatto che l'Ohlins deve essere "adattato" alla ns CN....
ma ti posso garantire che x la ns attività basta ed avanza, svolgendo egregiamente il suo lavoro senza interventi di elettronica .... :ok:

tutta la futura elettronica, preferisco lasciarla ai posteri, non andando in pista mi accontento della mini-invasione dell'abs che funziona alla grande! :oops: :motosmile:

ieri mi sono trovato dinanzi ad un intervento su una ducati multistrada super elettronica..... sembrava un intervento da sala operatoria e non riuscivano a risalire al difetto del tipo: che a volte lo fa ed a volte no! :giullare:
pensa tu all'assistenza aprilia in Italia dove c@zzo ti rivolgi.... (grande Fiore escluso, naturalmente!)
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Re: L'elettronica che mancava

Messaggio da sergio »

glaucot ha scritto: sergio, sui 1500, però il maggiore costo deriva dal fatto che l'Ohlins deve essere "adattato" alla ns CN....
ma ti posso garantire che x la ns attività basta ed avanza, svolgendo egregiamente il suo lavoro senza interventi di elettronica .... :ok:
Infatti
Considera che il top del top della ohlins, per una DD1200, stà sui 1100 euro.....da scontare
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Re: L'elettronica che mancava

Messaggio da Prosecchino »

Giampaolo ha scritto: L'Affidabilità dei sistemi: come viene garantita?

dove l'automotive impone target di zero difettosità, ben differente dal processo produttivo dell'elettronica consumer".

Grande attenzione alla sicurezza…
[/b]


In parole povere si vuol dire che certi particolari sono eterni ,per questioni di sicurezza , mentre altri fanno parte della catena "diamogli un tempo di funzionamento " che deve comunque rompersi in modo da garantirci dei ricambi

In parole povere come funziona per gli elettrodomestici, gli si dà un ciclo di vita ecco GIusto???
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Re: L'elettronica che mancava

Messaggio da mcr »

ivinou ha scritto:
Giampaolo ha scritto: L'Affidabilità dei sistemi: come viene garantita?

dove l'automotive impone target di zero difettosità, ben differente dal processo produttivo dell'elettronica consumer".

Grande attenzione alla sicurezza…
[/b]
In parole povere si vuol dire che certi particolari sono eterni ,per questioni di sicurezza , mentre altri fanno parte della catena "diamogli un tempo di funzionamento " che deve comunque rompersi in modo da garantirci dei ricambi

In parole povere come funziona per gli elettrodomestici, gli si dà un ciclo di vita ecco GIusto???
Più o meno, i componenti elettronici sono fatti e scelti in base alla destinazione d'uso: commerciale,industriale, militare, automotive, aerospaziale e life support (medico) li ho elencati più o meno in ordine di "robustezza" ma negli ultimi anni questa classi si sono sovrapposte parecchio. Puoi mettere però i componenti più fighi ma se li dimensioni o progetti male spendi solo soldi. Un bell'esempio concreto è il nostro cruscotto, costruito con componenti a range automotive (eccetto i display) ma che si rompe spesso quando c'è una sovratensione sull'alimentazione perchè il circuito stampato è stato disegnato male e non ha subito le prove di validazione in modo corretto.
Poi c'è il discorso della durata, il progettista sa qual'è la durata minima richiesta dal costruttore e fa ( o dovrebbe) dimensionare i componenti di conseguenza. Un'auto oggi deve durare minimo 200000km (un TIR un po' di più), ai tempi della nostra Caponord doveva durare 100000km, ma parliamo di auto; sulle moto non ci si poneva il problema più di tanto.

Il fatto che Ricci lo rimarchi nel discorso che i componenti sono di origine automotive, non è tanto che ora si usano componenti migliori (perchè come ho detto sono sempre gli stessi di quelli usati sulle auto ), quanto che anche Aprilia e Piaggio da alcuni anni stanno investendo in norme e specifiche più simili a quelle per le auto. Anche BMW Motorrad si è svegliata da pochi anni, prima non assomigliava certo alla sorella BMW auto.

Una precisazione, quando si parla di zero difetti si parla sempre di quelli garantiti al fine linea costruttore. Poi è previsto una certo livello di difettosità al crescere degli anni di utilizzo. Tutto si rompe prima o poi, che sia un televisore, un satellite artificiale o la macchina che pompa il sangue in un malato.
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Re: L'elettronica che mancava

Messaggio da Prosecchino »

Grazie MCR spiegazione esaustiva :ok: :clapclap:

In pratica quando ero progettista meccanico , si faceva la stessa cosa ,gli davi una progettazione a cicli, indicando all'utilizzatore un numero di volte che poteva usarlo , prima che avvenisse la rottura a "fatica" del pezzo
Come ad un interruttore della luce clik-clak per 100000 utilizzazioni
ecc..ecc....

Qua con la parola eterno, pensavo che fosse veramente una cosa esente rottura, visto che ti trovi su 2 ruote e non puoi certo permeterti che ne sò che magari una forcella lavori e l'altra no :uaaahh:

Mi piacerebbe approffondire il discorso RIDE BY WIRE
penso aprirò un post in 4 ciaccole tra noi
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