Tesina consegnata e discussa con i complimenti del professore
Non vi sto a tediare con 20 pagine excel di calcoli statistici ma vi riporto una sintesi delle conclusioni da me tratte con colpi di scena e quache curiosità:
Le percentuali di guasti delle moto immatricolate nel 2005 parlano chiaro, più della metà dei modelli ha presentato il difetto che si manifesta in media attorno ai 16.000 chilometri. La moto già alla nascita presenta questo problema.
Analizzando le moto prodotte l’anno successivo si poteva presumere che, riconosciuto il difetto, fossero stati presi dei provvedimenti per porre rimedio alla situazione e invece i dati testimoniano un ulteriore aumento delle percentuali dei guasti, che arrivano al 60% dei casi.
Si innalza, invece, a 18.000 chilometri la media in cui si presenta la rottura.
Finalmente dei segni positivi si avvertono a partire dal 2007 quando viene lanciata una versione con normative anti inquinamento Euro 3, solo il 17% risulta mal funzionante.
Problema risolto? Sembrerebbe di no!
Seppure il numero di dati da me raccolto per le moto immatricolate nel 2008 sia piuttosto scarso e non rappresenti quindi un campione di piena rilevanza, il 75% di esse presenta il difetto, trasformandole nelle meno affidabili.
Il 2008 è inoltre l’ultimo anno in cui viene prodotto questo modello.
Significative le percentuali suddivise per modelli:
Pegaso Fun, detiene il record della più affidabile con una percentuale di rotture del solo
17%.
Pegaso Strada presenta una percentuale di rottura del
55% che si manifesta in media attorno ai 13.000 chilometri.
Pegaso Factory, il modello di punta e più esclusivo, in realtà si dimostra quello meno affidabile detenendo il non invidiabile record del
75% di rotture.
La cosa che reputo più grave è il non riconoscimento del problema da parte della casa produttrice Aprilia che tuttora non si è assunta la responsabilità di campagne di richiamo o di sostituzione del gruppo pompa benzina come si converrebbe ad una azienda di livello.
Visti i dati positivi delle moto modello Fun, ritengo che il problema sia stato riconosciuto e parzialmente risolto da Aprilia che però non ha provveduto a risolvere la questione per i modelli già in circolazione.
Da possessore di questa moto mi reputo estremamente soddisfatto del mezzo nel suo insieme e contemporaneamente deluso dalla indifferenza con cui il problema è stato trascurato dalla casa motociclistica di Noale penalizzando una motocicletta di qualità e l’immagine stessa della azienda.