Olio lubrificante come lubrifica?
Inviato: lunedì 20 maggio 2019, 12:15
C'è stata una interessante discussione su Facebook, siccome non vorrei andasse persa vorrei riportarla qui.
Il cuore della discussione è: perchè l'olio lubrificante lubrifica e in che condizioni?
Innanzitutto il perchè è intuitivo; l'olio crea un velo tra le parti metalliche in movimento impedendone il contatto, altrimenti l'attrito surriscalderebbe le parti con conseguente grippaggio e/o fusione.
Si tende a creare delle molecole polari di olio, cioè molecole con carica elettrica positiva da una parte e negativa dall'altra. Queste saranno fatalmente attratte dal metallo, che è a sua volta polare rimanendo così attaccate e aiutando il velo di lubrificante a non staccarsi.
Ora l'olio lubrificante è, come tutti i liquidi, sostanzialmente incomprimibile. Se noi abbiamo una pompa dell'olio di buona portata questa, in funzione dei giri del motore , creerà una pressione tale da spingere l'olio in ogni possibile tubatura. Lo farà istantaneamente, senza inerzia, funziona come il liquido dei freni, appena "pompi" con la leva la stessa pressione (moltiplicata in questo caso) la ritrovi sulle pastiglie.
Ora ci sono due considerazioni da fare; l'olio a freddo è assai viscoso, le pressioni necessarie per mandarlo in circolo dappertutto superiori a quelle che la pompa può generare, sicchè c'è il concreto rischio che alcune parti non vengano lubrificate o lubrificate solo in parte.
Questo è il motivo per cui a freddo nessuno di noi si sogna di andare ai massimi regimi e a tutta manetta.
Basta che l'olio si scaldi di poco; inoltre c'è un altro fattore di cui tenere conto: l'olio è un liquido non newtoniano e precisamente uno pseudoplastico, facendola breve sotto sforzo di taglio diventa meno viscoso. Un esempio? La vernice da pittura, è viscosa tanto da rimanere attaccata al pennello, ma appena la spalmi, quindi gli applichi una forza di taglio, diventa più liquida.
Insomma basta poco e un po' perchè l'olio si scalda e un po' diventa meno viscoso per lo sforzo di taglio applicatogli e tutti le parti sono ben lubrificate. Difficile quantificare i tempi, ciascuno di noi ha idee in merito.
Naturalmente i progettisti avranno calcolato il diametro e la lunghezza dei condotti dell'olio in funzione della quantità necessaria di olio, la portata della pompa, le pressioni in gioco e quant'altro, oggigiorno con l'enorme progresso sui materiali rispetto al passato sono rari i casi di grippaggio per errata lubrificazione.
A tutt'oggi il problema più sentito è quello dei trafilaggi di benzina nell'olio, che ne altera drasticamente la funzionalità.
Il cuore della discussione è: perchè l'olio lubrificante lubrifica e in che condizioni?
Innanzitutto il perchè è intuitivo; l'olio crea un velo tra le parti metalliche in movimento impedendone il contatto, altrimenti l'attrito surriscalderebbe le parti con conseguente grippaggio e/o fusione.
Si tende a creare delle molecole polari di olio, cioè molecole con carica elettrica positiva da una parte e negativa dall'altra. Queste saranno fatalmente attratte dal metallo, che è a sua volta polare rimanendo così attaccate e aiutando il velo di lubrificante a non staccarsi.
Ora l'olio lubrificante è, come tutti i liquidi, sostanzialmente incomprimibile. Se noi abbiamo una pompa dell'olio di buona portata questa, in funzione dei giri del motore , creerà una pressione tale da spingere l'olio in ogni possibile tubatura. Lo farà istantaneamente, senza inerzia, funziona come il liquido dei freni, appena "pompi" con la leva la stessa pressione (moltiplicata in questo caso) la ritrovi sulle pastiglie.
Ora ci sono due considerazioni da fare; l'olio a freddo è assai viscoso, le pressioni necessarie per mandarlo in circolo dappertutto superiori a quelle che la pompa può generare, sicchè c'è il concreto rischio che alcune parti non vengano lubrificate o lubrificate solo in parte.
Questo è il motivo per cui a freddo nessuno di noi si sogna di andare ai massimi regimi e a tutta manetta.
Basta che l'olio si scaldi di poco; inoltre c'è un altro fattore di cui tenere conto: l'olio è un liquido non newtoniano e precisamente uno pseudoplastico, facendola breve sotto sforzo di taglio diventa meno viscoso. Un esempio? La vernice da pittura, è viscosa tanto da rimanere attaccata al pennello, ma appena la spalmi, quindi gli applichi una forza di taglio, diventa più liquida.
Insomma basta poco e un po' perchè l'olio si scalda e un po' diventa meno viscoso per lo sforzo di taglio applicatogli e tutti le parti sono ben lubrificate. Difficile quantificare i tempi, ciascuno di noi ha idee in merito.
Naturalmente i progettisti avranno calcolato il diametro e la lunghezza dei condotti dell'olio in funzione della quantità necessaria di olio, la portata della pompa, le pressioni in gioco e quant'altro, oggigiorno con l'enorme progresso sui materiali rispetto al passato sono rari i casi di grippaggio per errata lubrificazione.
A tutt'oggi il problema più sentito è quello dei trafilaggi di benzina nell'olio, che ne altera drasticamente la funzionalità.