La candela
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La candela
Viste le recenti disavventure di Vittorio, ma non solo lui, vorrei scrivere una breve trattazione sulla candela e sull'accensione
Nulla di particolarmente nuovo, in rete facilmente trovi informazioni sull'accensione e le candele, ma scrivono sempre le stesse cose, ricopiandosi a vicenda e ripetendo "ad nauseam" i soliti tantra.
Qui troverete qualche cosa di nuovo, almeno spero.
Vi risparmio le solite banalità su come è fatta una candela, piuttosto elencherò alcune particolarità forse non ben conosciute.
Il nostro sistema di accensione è formato da un generatore di tensione; questo è singolare perchè noi siamo abituati ai generatori di corrente: le pile, la presa a 220 volt a casa, la batterie dell'auto. Tutti questi forniscono quanta corrente vuoi (ovviamente sino a un certo limite) sempre a tensione costante, invece il nostro sistema di accensione , che per inciso è a scarica induttiva, fornisce quanta tensione vuoi (ovviamente sino a un certo limite) a corrente costante. Il che significa che si adatta alle condizioni variabili della camera di scoppio: cioè pressione, temperatura, dosatura della miscela, distanza degli elettrodi della candela e via discorrendo. Motori compressi abbisognano di maggior tensione per far scoccare la scintille, idem per forti aperture di gas o candele vecchie e usurate. Il tallone di Achille è rappresentato dalle dispersioni di corrente: candele sporche, cattivo isolamento del cavo o della bobina: la corrente è quella ed è limitata, se passa da altre parti la scintilla scocca debole o non scocca del tutto.
Il carbonio, che è il tipico residuo fisso da combustione, conduce piuttosto bene la corrente, non è isolante, una candela nera, fuligginosa facilmente conduce a mancate accensioni (misfire), con una candela nuova il fenomeno sparisce, ma se non si elimina la causa, si riproporrà ciclicamente.
Con gli attuali sistemi di accensione elettronica si è passati da un energia della scintilla da 5-10 millijoule, quelli delle vecchie accensioni a puntine platinate, ( i diversamente giovani come me li ricordano bene... ) a 50-100 millijoule, il motore brucia molto meglio la miscela, si possono usare rapporti di compressione un tempo proibitivi e regimi assai elevati.
Come contropartita abbiamo un consumo maggiore della candela.
Una legge della fisica dice che quanto più una punta è acuminata tanto meglio può scoccare da essa una scintilla, è evidente che si dovrebbe avere un elettrodo centrale della candela più a punta possibile, ma così facendo la candela durerebbe poche migliaia di chilometri per il consumarsi precoce della stessa punta.
Esiste un metallo, l'iridio, che ha un altissimo punto di fusione, buone caratteristiche di robustezza e conduce la corrente. Ottimo per la punta di queste candele.
C'è un problema, saldare la punta di iridio all'elettrodo centrale è difficilissimo, non ha la robustezza di un elettrodo centrale unico per cui la candela non è robustissima; fare un unico elettrodo centrale di iridio è proibitivo per i costi, l'iridio costa più dell'oro.
In compenso una siffatta candela brucia meglio la miscela e dura parecchio di più.
Io uso solo quella, in particolare quella della Denso che vanta un brevetto solo suo, una banalità, ma l'elettrodo di massa non è piatto, bensi ha un incavo a V rovesciata che permette di condensare ancor più la scintilla con un piccolo miglioramento dell'accensione.
Accennavo in un'altra discussione che in giro esistono candele tarocche, specie all'iridio: punte solo rivestite di iridio, elettrodi saldati in maniera approssimativa, e così via. Meglio controllare al momento dell'acquisto e http://www.ngk-sparkplugs.jp/english/te ... index.html
Un'ultima chiosa, la candela è autopulente, a temperature superiori a 400° centigradi i depositi carboniosi bruciano e la candela si pulisce, però bisogna arrivarci! Se viaggiate sempre a 3-4000 giri con basse aperture di gas e abitate in paesi come la Norvegia ( paese assolutamente scelto a caso ) difficilmente la candela si autopulirà.
Spero di aver chiarito qualche dubbio e aver dato, nel mio piccolo, qualche informazione che esula dai soliti trattati sulla candela.
Per domande, sfottiture, rettifiche e inesattezze riscontrate sono a disposizione.
Nulla di particolarmente nuovo, in rete facilmente trovi informazioni sull'accensione e le candele, ma scrivono sempre le stesse cose, ricopiandosi a vicenda e ripetendo "ad nauseam" i soliti tantra.
Qui troverete qualche cosa di nuovo, almeno spero.
Vi risparmio le solite banalità su come è fatta una candela, piuttosto elencherò alcune particolarità forse non ben conosciute.
Il nostro sistema di accensione è formato da un generatore di tensione; questo è singolare perchè noi siamo abituati ai generatori di corrente: le pile, la presa a 220 volt a casa, la batterie dell'auto. Tutti questi forniscono quanta corrente vuoi (ovviamente sino a un certo limite) sempre a tensione costante, invece il nostro sistema di accensione , che per inciso è a scarica induttiva, fornisce quanta tensione vuoi (ovviamente sino a un certo limite) a corrente costante. Il che significa che si adatta alle condizioni variabili della camera di scoppio: cioè pressione, temperatura, dosatura della miscela, distanza degli elettrodi della candela e via discorrendo. Motori compressi abbisognano di maggior tensione per far scoccare la scintille, idem per forti aperture di gas o candele vecchie e usurate. Il tallone di Achille è rappresentato dalle dispersioni di corrente: candele sporche, cattivo isolamento del cavo o della bobina: la corrente è quella ed è limitata, se passa da altre parti la scintilla scocca debole o non scocca del tutto.
Il carbonio, che è il tipico residuo fisso da combustione, conduce piuttosto bene la corrente, non è isolante, una candela nera, fuligginosa facilmente conduce a mancate accensioni (misfire), con una candela nuova il fenomeno sparisce, ma se non si elimina la causa, si riproporrà ciclicamente.
Con gli attuali sistemi di accensione elettronica si è passati da un energia della scintilla da 5-10 millijoule, quelli delle vecchie accensioni a puntine platinate, ( i diversamente giovani come me li ricordano bene... ) a 50-100 millijoule, il motore brucia molto meglio la miscela, si possono usare rapporti di compressione un tempo proibitivi e regimi assai elevati.
Come contropartita abbiamo un consumo maggiore della candela.
Una legge della fisica dice che quanto più una punta è acuminata tanto meglio può scoccare da essa una scintilla, è evidente che si dovrebbe avere un elettrodo centrale della candela più a punta possibile, ma così facendo la candela durerebbe poche migliaia di chilometri per il consumarsi precoce della stessa punta.
Esiste un metallo, l'iridio, che ha un altissimo punto di fusione, buone caratteristiche di robustezza e conduce la corrente. Ottimo per la punta di queste candele.
C'è un problema, saldare la punta di iridio all'elettrodo centrale è difficilissimo, non ha la robustezza di un elettrodo centrale unico per cui la candela non è robustissima; fare un unico elettrodo centrale di iridio è proibitivo per i costi, l'iridio costa più dell'oro.
In compenso una siffatta candela brucia meglio la miscela e dura parecchio di più.
Io uso solo quella, in particolare quella della Denso che vanta un brevetto solo suo, una banalità, ma l'elettrodo di massa non è piatto, bensi ha un incavo a V rovesciata che permette di condensare ancor più la scintilla con un piccolo miglioramento dell'accensione.
Accennavo in un'altra discussione che in giro esistono candele tarocche, specie all'iridio: punte solo rivestite di iridio, elettrodi saldati in maniera approssimativa, e così via. Meglio controllare al momento dell'acquisto e http://www.ngk-sparkplugs.jp/english/te ... index.html
Un'ultima chiosa, la candela è autopulente, a temperature superiori a 400° centigradi i depositi carboniosi bruciano e la candela si pulisce, però bisogna arrivarci! Se viaggiate sempre a 3-4000 giri con basse aperture di gas e abitate in paesi come la Norvegia ( paese assolutamente scelto a caso ) difficilmente la candela si autopulirà.
Spero di aver chiarito qualche dubbio e aver dato, nel mio piccolo, qualche informazione che esula dai soliti trattati sulla candela.
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La teoria è quando si sa tutto ma non funziona niente. La pratica è quando funziona tutto ma non si sa il perché. In ogni caso si finisce sempre con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perché
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Re: La candela
Dato che mi sento tirato in ballo (a caso), ti rispondo che le mie candele al momento sono autosporcanti, nonostante stia guidando con oltre 30 gradi e facendo pure qualche tirata a limitatore (rischiando patente e conto in banca...)...
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Re: La candela
Ecco qui bisognerebbe scoprire il perchè, visto che:giamaica75 ha scritto: ↑martedì 5 giugno 2018, 9:45Dato che mi sento tirato in ballo (a caso), ti rispondo che le mie candele al momento sono autosporcanti, nonostante stia guidando con oltre 30 gradi e facendo pure qualche tirata a limitatore (rischiando patente e conto in banca...)...
a) una volta non ti succedeva
b) adotti già uno stile di guida aggressivo.
Potresti ovviare in parte al problema mettendo delle candele più calde, vediamo noi abbiamo la CR7E o se usi quella all'iridio è CR7EIX ( IU22 per la Denso)
potresti provare con una CR6E (CR6EIX - IU20 denso)
Ma è solo un idea, sia chiaro
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Re: La candela
Grandissimo Sergio, è sempre un piacere leggerti!
Dato che devo cambiare la mia candela (NGK Iridio) voglio prendere la DENSO...
Ma alla fine di tutto, cosa cambia tra quella standard e quella più calda?
Dato che devo cambiare la mia candela (NGK Iridio) voglio prendere la DENSO...
Ma alla fine di tutto, cosa cambia tra quella standard e quella più calda?
Quando la vita ti "soffoca" ricorda... La prima in giù, tutte le altre in su!
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Re: La candela
Una candela più calda è maggiormente isolata di una fredda, il calore verso la testata sarà minore (vedi schema) questo comporta che si scalderà prima, manterrà di più il calore e quindi il suo campo di funzionamento sarà in un campo di temperatura più caldo di una fredda ,animaster84 ha scritto: ↑martedì 5 giugno 2018, 14:04Grandissimo Sergio, è sempre un piacere leggerti!
Dato che devo cambiare la mia candela (NGK Iridio) voglio prendere la DENSO...
Ma alla fine di tutto, cosa cambia tra quella standard e quella più calda?
Se è troppo fredda si imbratta, se è troppo calda si "brucia" ergo esiste un campo ottimale per ogni tipo di candela e motore
Il campo non è critico, esiste un ampia scelta, un tempo si montavano candele più calde d'inverno e più fredde d'estate, adesso le candele sono molto più tolleranti*
Secondo me la pegaso monta una candela un po' freddina, ma posso anche sbagliarmi, s'intende, bisognerebbe provare.
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Re: La candela
Grazie!
Hai un sito dove consigliarmi l'acquisto?
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Re: La candela
Proprio non saprei, io la presi su ebay, sconsiglierei i siti cinesi, se poi vai dal tuo motoricambista grossomodo spendi lo stesso.animaster84 ha scritto: ↑martedì 5 giugno 2018, 16:55Grazie!
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Re: La candela
http://www.torquemaster.it/animaster84 ha scritto: ↑martedì 5 giugno 2018, 16:55Grazie!
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Re: La candela
Montata ieri candela più calda, quella consigliata da Lupo!
Giretto ieri, circa 30°, ho notato differenze quasi nulle... forse un pelo più di prontezza nell'on-off, a volte prima mi sembrava quasi che facesse un minimo singhiozzo...
Non ho sentito battiti in testa...
Provata anche stamattina per venire al lavoro, temperatura sui 15-18°, anche qui nulla da segnalare...
Forse un po' meno borbottii e scoppi...
Ora spero solo che non mi si sfondi il pistone!
Giretto ieri, circa 30°, ho notato differenze quasi nulle... forse un pelo più di prontezza nell'on-off, a volte prima mi sembrava quasi che facesse un minimo singhiozzo...
Non ho sentito battiti in testa...
Provata anche stamattina per venire al lavoro, temperatura sui 15-18°, anche qui nulla da segnalare...
Forse un po' meno borbottii e scoppi...
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Re: La candela
in effetti differenze non ci debbono essere, stai semplicemente "lavorando" in un campo di temperature maggiori per cui meno tendenza ad imbrattarsi e maggior effetto autopulente. La possibilità che ora la candela diventi rovente, tale da provocare autoaccensioni con un motore tranquillo come il nostro e ad andature stradali la escluderei a priori.
In ogni caso tra un po' la smonti e verifichi il colore.
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Re: La candela
Grazie mille!!!Giampaolo ha scritto: ↑lunedì 18 giugno 2018, 19:24
viewtopic.php?f=308&t=42350&p=810010&hi ... re#p810010
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