MANUALE FAI DA TE - SOSTITUZIONE DEI CUSCINETTI DELLO STERZO

Il vademecum di AOTR per chi vuole cimentarsi nell'arte della manutenzione della Pegaso Minarelli
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fedro69
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MANUALE FAI DA TE - SOSTITUZIONE DEI CUSCINETTI DELLO STERZO

Messaggio da fedro69 »

Il lavoro di per sé NON è difficile:
Esploso.png
si tratta di sostituire due cuscinetti a rulli conici (Nr. 4)
cuscinetto.jpg
e relativi paraolio (Nr. 3) ... un'inezia!
paraolio.jpg
Una volta asportati completamente il parafango, la ruota anteriore e gli steli della forcella
- e dopo aver smontato il capoccione chiaramente, mentre il serbatoio può tranquillamente rimanere in sede -
le due piastre sono alla nostra mercé.
Sfilata quella superiore si può tranquillamente svitare il registro che le è montato sotto:
aiutandosi con un martello di gomma o simili metodi gentili
si può sfilare da sotto la piastra inferiore e l'asse dello sterzo che le è fissato
("cristo" in vulgata)

La prima operazione da compiersi con attenzione arriva ora:
estrarre gli anelli esterni dei cuscinetti senza deformare o danneggiare il canotto.

Giusto per ricordarlo:
il canotto dello sterzo è l'elemento più importante del telaio
visto che tutto l'andare in moto viene influenzato e controllato per suo tramite.

Con piccoli colpi precisi , questa volta con un martello "vero" con e abbastanza pesante (il mio é una mazzetta da 2-3 kg) ,
distribuiti sulla sua circonferenza tramite un tubo o simili
- io uso una vecchia stanga del sellino di una bicicletta essendone il materiale buono e resistente,
elastico ma meno duro dell'acciaio per cuscinetti - si può battere l'anello dalla sua sede,
meglio se prima si riscalda per bene (ma non troppo: sui 100 gradi centigradi) il canotto.
E affogarlo nel WD40. E fare molta attenzione non si metta troppo di traverso ovalizzando la sede.
Martellando da sopra si estrae l'inferiore, martellando da sotto il superiore.
Pulire ed ingrassare un po' e volgersi alla prossima azione delicata ma tosta:
il cuscinetto inferiore è ben pressato sull'asse dello sterzo ... pure troppo!
Sfilarlo è praticamente impossibile, tocca spaccarlo in qualche modo.
Questo strumento si chiama Muttersprenger in tedesco, tipo "spaccabulloni" tradotto al volo,
ma non avendolo mai usato prima non conosco il suo nome ufficiale in italiano
Muttersprenger.jpg
ce n'è anche di altra fattura, per questo lavoro se ne necessita uno bello grosso:
una volta eliminata la gabbia coi rulli, col dremel è un attimo! ,
resta l'anello interno del cuscinetto, con un diametro massimo di circa 45 mm.

Se non l'avete o non riuscite a procurarvelo in tempo utile,
munitevi di pazienza, concentrazione e dischi per tagliare l'acciaio per il dremel.
Il flessibile anche se più comune nelle nostre officine, non risulta utilizzabile qui,
per via degli spazi ristretti e della delicatezza dell'impresa.

Col mini-flessibile è più che fattibile comunque e così si è pronti per rimontare il tutto.

Ri-pressare i nuovi anelli esterni in sede richiede almeno tanta attenzione quanta se n'è spesa ad estrarre i vecchi,
scaldare nuovamente il canotto e magari portare i nuovi pezzi sotto zero può aiutare parecchio.
Io ho incontrato difficoltà non tanto a metterli in sede, occhio a lavorare il più "a livella" possibile!,
sempre con il martello di gomma a trasmettere la "forza motrice" data da quello di Thor,
quanto a spingerceli dentro a sufficienza per ottenere anche lo spazio necessario al paraolio che ha un'altezza di circa 5 mm.
Non sapevo bene come fare, alla fine ho deciso d'usare il cristo stesso come pressa.

Prima però ci si occupa del cuscinetto inferiore.
Avendo un tubo con diametro interno fra > 25 mm e 28-30 mm e una lunghezza di almeno 30 cm
lo si potrà usare per battere il nuovo cuscinetto sull'asse, naturalmente anche qui ingrassare aiuta parecchio.
Oppure come ho fatto io:
battendo gentilmente da sotto dopo averlo rimesso in sede nel canotto.
Di nuovo il martello di gomma per la gentilezza e il mazzarocchetto per la decisione
e già l'asse "spunta" dal canotto quanto basta a riavvitarci il registro ed usare lui per pressare tutti i pezzi alla bisogna.

In ogni caso ingrassate i cuscinetti allo spasimo!
Più grasso resterà "di contorno" nel canotto e fra cuscinetto e paraolio,
più a lungo sarà ben lubrificato.
... e più il tutto sará protetto dall'acqua e dall'ossidazione.

Praticamente finito:
una volta che ogni cosa è al suo posto si rimonta il resto e si va.
Dopo qualche decina di km in cui si è frenato per bene e magari fatta un po' di strada scoscesa,
si controlla che il registro sia tirato col giusto carico (7 Nm lui, 100 il controdado sopra la piastra dice il Manuale)
e poi la manutenzione si fa agli intervalli prescritti.

peculiarità
su Wendelmotorraeder c'è una differenza significante fra le parti necessarie per la Trail e quello per lo Strada:
Mentre infatti la Trail sembra montare degli anelli gommati il cui foro centrale è su misura dell'asse,
lo Strada -come il Factory - nell'esploso e in realtà monta dei "veri" paraolio atti ad accogliere il "collo" del distanziale inferiore (Nr. 2)
distanziale inferiore.jpg
e quello del registro superiore (Nr. 5),
registro.jpg
Come provato in prima persona la differenza d'altezza della piastra superiore,
derivante dal pezzo diverso, inficia l'utilizzo del bloccasterzo sullo Strada.
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giamaica75
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Re: MANUALE FAI DA TE - SOSTITUZIONE DEI CUSCINETTI DELLO ST

Messaggio da giamaica75 »

Questa la proviamo st’inverno... :clapclap:
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