Grado di difficoltà:
- basso
- cutter
- trapano (meglio se a colonna)
- punta per metallo da 6,5 mm
Materiali necessari:
- Moffole Tucano R323N
- Bilancieri "small" manubrio RR o altri equivalenti
- tutto è fattibile senza ricorrere a lavorazioni esterne (tipo tornitori o lavori cnc)
Ai primi di dicembre del 2013 ho acquistato delle moffole Tucano R323N (suppongo che "N" stia semplicemente per "nero").
Devo dire che sono soddisfatto dell'acquisto, anche se il montaggio ottimale degli accessori non è stato dei più facili, vediamo perchè.
Le ho utilizzate per la prima volta recandomi a Perugia per il pranzo degli auguri e devo dire che mi hanno salvato abbastanza sia le mani che il morale. Infatti ho incontrato zone di freddo abbastanza intenso ed avere la possibilità di ricevere calore alle mani (manopole riscaldate originali Aprilia) in un microambiente protetto ad hoc è un vero lusso!
Come saprete, le moffole di questo tipo si possono montare sopra ai paramani oppure senza i paramani stessi: impossibile montarle sotto (tipo neoprene).
Nella foga di partire, il montaggio è stato effettuato sopra i paramani, anche perchè ero (e sono) dell'idea che il paramani dia la giusta rigidità all'insieme definendo meglio la forma della camera di protezione, consentendo inoltre di sfilare ed infilare più rapidamente la mano.
Le moffole Tucano, tutto sommato, pur essendo un accessorio universale, ben sia adattano alla Caponord anche se bisogna perdere un pò di tempo per posizionarle al meglio.
Il primo ostacolo è costituito dal famoso anello di gomma che dovrebbe inserirsi sull'estremità del manubrio delle moto (il produttore, in particolare, sembra aver previsto solo moto sprovviste di paramani e con bilancieri di sezione sottile ): così si presenta esternamente ...ed internamente alla moffola (in mezzo alla pelliccia sintetica):
... questo cono di gomma interno, probabilmente molto utile su uno scooter, li per li, appare come un vero impiccio sulla Capo, più che altro perchè il diametro è troppo ridotto per i suoi bilancieri.
Tuttavia procedere ad eliminarlo in maniera violenta, ad es. tagliandolo via, mi sembrava troppo: così ho cercato di renderlo utile.
Con la classica tecnica del calzino rivoltato, l'ho fatto dapprima fuoriuscire all'esterno.... e poi, una volta fuori, l'ho ulteriormente rivoltato....
... con questo sistema, l'anello di gomma, non solo non dà più impiccio, ma si trasforma in un buon motivo estetico, oltre che in un formidabile sistema di tenuta ermetica!
A questo punto, ho provveduto a svitare le viti che fissano i contrappesi alle estremità del manubrio, asportando anche i relativi piccoli coni in alluminio...
Noterete la guarnizione in gomma accanto all'insieme viti + coni: ebbene non è un pezzo della Caponord, si tratta di una guarnizione di tenuta di un cilindretto dell'impianto frenante posteriore della mia automobile.
Una volta rivoltato (anche lui!) diventa una guarnizione conica molto comoda in questo caso.
Eccola montata con le viti di fissaggio dei bilancieri di cui sopra e con i coni girati al contrario.
Nelle foto che seguono, infine, il risultato ottenuto montando il tutto.
Con questa configurazione, si viaggia in maniera confortevole ma esistono alcune controindicazioni.
Anche a causa della conformazione di questo modello di moffole (piuttosto pronunciata nella parte anteriore), la larghezza del manubrio (già notevole) viene ad aumentare considerevolmente: ho misurato un + 5 cm per ogni estremità e questo comporta notevoli problemi in città (specialmente in quelle caotiche come Roma).
Inoltre sopra i 110 Km/h la resistenza aerodinamica si fa sentire parecchio e, aumentando un pò l'andatura, inizia qualche fastidioso sbacchettamento dell'avantreno.
Proprio per ovviare a queste due pecche, a malincuore, ho provveduto a smontare i paramani, per tentare un tipo di montaggio alternativo, e devo dire che i risultati sono sicuramente incoraggianti.
Innanzi tutto, ho acquistato da un ferramenta due gommini per sedie che, pur essendo standard, sembrano quasi prodotti apposta!
Presentano infatti delle misure di diametro ideali per questo impiego: ho provveduto ad accorciarne la zona di sezione più sottile, portandola a 15 mm di lunghezza.
Questa parte del gommino si presenta cava internamente.
La zona di sezione maggiore del gommino stesso (realizzata invece in gomma piena) è stata mantenuta inalterata nella lunghezza.
Devo precisare, che avendo acquistato a suo tempo il manubrio biconico, ho avuto in dotazione anche un'altra coppia di bilancieri più corti e leggeri di quelli previsti per il montaggio con i paramani (con viti di conseguenza più corte).
Accantonate queste viti più corte, ho assemblato i nuovi bilancieri con le viti standard ed i gommini modificati, avendo precedentemente forato al centro questi ultimi con una punta da 6 mm.
Si nota come la parte più larga del gommino calzi a pennello nell'incavo del bilanciere...
..così come calza a pennello la sezione più stretta del gommino, che si posiziona alla perfezione nel foro in gomma rivoltato della moffola. Il serraggio della vite comporta una lieve deformazione del gommino che migliora la tenuta del bloccaggio.
Unica segnalazione da fare è quella di non esagerare nello stringere le viti. Infatti l'indurimento nel serraggio dipende dal fine corsa della filettatura, e non dal contrasto esercitato dall'insieme bilanciere-gommino all'azione della vite.
Per migliorare tale contrasto si potrebbe (ma non l'ho ancora fatto) inserire un distanziale in alluminio nella parte cava del gommino stesso (visibile nelle foto qui sopra).
Il risultato di questo secondo tipo di configurazione, è quello di guadagnare compattezza riportando il manubrio a misure di larghezza ragionevoli (con presumibile annullamento dei problemi aerodinamici).
Inoltre, anche sotto il profilo dell'agevole azionabilità dei comandi elettrici (in particolare il commutatore abbaglianti), la situazione migliora, visto che la zona protetta viene a trovarsi più verso l'interno del manubrio.
Nel mio caso, anche l'alloggiamento del comando delle manopole riscaldabili/doppie frecce ha beneficiato di questo secondo tipo di montaggio delle moffole: ora l'intero blocchetto si trova all'interno della moffola (mentre prima avevo dovuto lasciarlo fuori).
Rispetto al montaggio (difficoltoso ma pur sempre possibile) dei coni in gomma sopra ai bilanceri, con questa soluzione si ha una più efficace protezione rispetto alla possibilità di furto delle moffole e queste risultano montate un pò più all'interno della sagoma della moto.
Per citare infine anche gli svantaggi constatabili e potenziali di questa soluzione di montaggio (non si può infatti avere tutto nella vita):
- Le moffole risultano un pò più schiacciate e questo riduce lo spazio interno per le mani con i guanti rispetto al montaggio sopra i paramani.
- Il mancato effetto di protezione dei paramani potrebbe determinare un clima interno più rigido.
- bisogna valutare il comportamento in velocità per capire se possano subentrare deformazioni o schiacciamenti fastidiosi della moffola dovuti all'impatto dell'aria
(anche se le moffole sono state appositamente irrigidite dal produttore nella parte più esterna).
Ultima cosa, trattate con olio di vasellina gli anelli in gomma all'esterno, in quanto a circa due anni dall'acquisto risultano abbastanza screpolati.