Torino si è svegliata in una delle sue tipiche mattine d'autunno, quindi con un bel grigio "fumo della Fiat" e, a seguito della copiosa pioggia della notte, un asfalto umido e freddo: condizioni ideali per una fun bike da 115cv come la Mt-09! La mia indecisione dura giusto il tempo del caffè, così scendo in garage, prendo la Peg e vado al concessionario.
Appena arrivato, vedo subito quella messa in esposizione allo stand: grigio scuro, con una manciata di accessori già montati, fa davvero una gran figurone, e faccio subito caso alla parte frontale, riscontrando quanto già notato dal Caimano; tra il faro e lo strumento, c'è davvero un bel gradino, dove si vedono i poco curati cavi elettrici, ma con il cupolino ufficiale tutto si risolve ed anzi migliora, dando alla moto un look più curato ed equilibrato. Mi prenoto ed aspetto il mio turno: nella foto, la faccia curiosa ed ingolosita di uno che aspettava questo momento da un pezzo, dato tutto l'hype che circondava il mezzo.

Il motore è incredibile: una schiena pazzesca, con un bel suono rauco che tira dal basso fino in alto, ed anche quando sono uscito con una marcia alta da una sinistra stretta, non ha fatto una piega e mi ha tirato fuori come un razzo! Davvero una meraviglia, a mio parere il vero protagonista dell'esperienza in sella a questa moto. Ad Iwata dovrebbero davvero montarlo su altri modelli, ne vale la pena.
Il fondo stradale è umido, ma riesco a salire bene, saggiando le qualità della moto e godendomela. Nella foto, la Mt davanti alla Basilica.

Beh, devo dire, amici miei, che ribaltando ogni pronostico (sopratutto i miei, ndr) ci ho trovato ben poco altro in questa moto!
Le cose che non mi sono piaciute sono davvero tante:
l'erogazione in primis, con un effetto on-off davvero troppo invadente, persino per uno che arriva da un mono come me, forse per colpa del ride by wire; i freni, come già detto da Stefano, sono potentissimi, ma forse persino troppo! Appena pinzi, va subito al massimo, con la forcella che da buona jap affonda; il posteriore mi è piaciuto molto poco anch'esso: rigido, saltellava a destra e sinistra sulle sconnessioni della strada, ed in generale dava l'impressione di andare poco d'accordo con l'anteriore, quest'ultimo altresì preciso e svelto; la posizione in sella è buona, ma la sella stessa è in sè scomoda: manca un appoggino, un rialzo, verso il serbatoio, risultando poco confortevole per l'interno-coscia (soprattutto nell'ottica di starci più di 10 minuti...).
Ottimi, quello si, il prezzo e la gamma accessori, ampia e ben pensata.
Insomma, è stata una grande delusione! Le aspettative erano alte: sembrava esser la moto che mi avrebbe convinto a mollare le italiane per un giapponese, ma così non è stato!
Avevo preso tre moto con cui fare il paragone:
-la mia Pegaso, per la maneggevolezza: la 09 è svelta, si, ma nella già citata curva sbagliata in 4°, ho provato a buttarla giù ed invece mi sono dovuto appellare ai freni per non fare un volo giù dalla collina, ed anche nei cambi sinistra-destra in successione, non mi ha fatto sentire quella connessione che è ciò che mi piace della mia.
-la Tiger 800, per il motore: è vero, sono moto con target diversi, ma in fondo sono entrambe 3 cilindri, e con soli 50cc di differenza! Ebbene, l'erogazione dell'inglese mi è piaciuta molto di più... ed anche il rumore era meglio!
-la Dorsoduro 750, per il "fattore X": la DD è stata in assoluto la moto che più di tutte mi ha fatto godere, nel senso fisico del termine.

Ah, si, ho ancora una foto... L'ho fatta poco dopo il test, mentre ero su una moto che ho scoperto che mi piace davvero! Il sorriso dice tutto... Ma forse qualcuno la conosce già...

