Provate le Karoo
Inviato: sabato 2 dicembre 2006, 18:46
Eccomi qua dopo la prima vera uscita con le Karoo per condividere con gli amanti del tassello le mie impressioni di guida (Ci tengo a sottolineare che sono un pivello e non un tester).
Su strada:
Prevalentemente asciutta, con sporco e umido nei tratti in ombra.
Fino a 100-120 Km/h anche se piuttosto rumorose, le vibrazioni vengono assorbite dal peso della moto e polsi e piedi non ne risentono, anche se ho smontato le pedaline in gomma. In ingresso di curva la gomma molto tonda da l’impressione di far cadere l’anteriore, in percorrenza sembra non tenere L’angolo che deve essere continuamente corretto. Se si chiude il gas la moto tende a chiudere la curva. In uscita aprendo bruscamente il posteriore ha la tendenza a partire, per cui ho alleggerito la precarica della molla del mono per avere un po’ più di sensibilità. Tutto sommato dopo un po’ ci si fa l’abitudine e si risolve la situazione con una guida fluida col gas pelato in curva e angoli di piega costanti, insomma come si guidasse un GS!
Ho notato che funziona tutto meglio se si imposta la guida stile enduro, busto dritto e moto in piega. Scarta un po’, ma si tiene in traiettoria. Al contrario, guidando “stradale” allarga in maniera molto evidente.
Fuoristrada:
Sentieri con poco fango, qualche pozza d’acqua, tratti con pendenze intorno al 13%, in line di massima compatti con parti con sassi e radici.
E’ tutto un altro mondo!
Se le dai fiducia e ti scordi di avere 250 Kg abbondanti sotto il popò, diventa un divertimento infinito.
Puoi permetterti una guida abbastanza aggressiva anche tra le curve e la velocità, conservando una sensazione di sicurezza, aumenta di molto (diminuiscono gli spazi di frenata). Ovviamente anche qui si fa apprezzare lo “stile enduro”, anche se la classica zampata non funziona granché ed è meglio recuperare col gas. Il limite si sposta molto più avanti e, nel mio caso, diventa l’indolenzimento agli avambracci per tenere un mastodontico avantreno.
Per quanto riguarda la pressione delle gomme non sono sceso sotto i 2 bar seguendo l’esperienza della MTB. La gomma piuttosto sgonfia fa lavorare male le sospensioni e sotto il peso della moto avvolge il tassello che penetra meno nel terreno. Ricordo che in gara con terreni fangosi si usavano le “Spokes”, gomme sottili e con dei veri aculei in gomma dura che potessero penetrare al meglio la palta, a patto che fossero portate alla giusta pressione.
Un appello agli amanti del tassello:
Quando facciamo la sezione Aprilia on The Off Road, con tanto di incontri, raduni e magari una raccolta di itinerari dedicati?
Contiamoci:
1) Ruotagrassa
Precisazione per i soliti scassamaroni:
Non venite a dirmi quello che si può o non si può fare con Pegaso o CN in fuoristrada o che se non hai una iperspecialistica non fai vero o.r.
E’ come dire che se non hai una motard esagerata è inutile che vai tra i tornanti, oppure che sei autorizzato a parlare di velocità solo sa hai una mezzi manubri!
La nostra è una moto che ci permette di affrontare lunghi viaggi ed anche di divertirci a 360°. Se volevamo vincere qualcosa, forse abbiamo sbagliato mezzo…
CIA’
Su strada:
Prevalentemente asciutta, con sporco e umido nei tratti in ombra.
Fino a 100-120 Km/h anche se piuttosto rumorose, le vibrazioni vengono assorbite dal peso della moto e polsi e piedi non ne risentono, anche se ho smontato le pedaline in gomma. In ingresso di curva la gomma molto tonda da l’impressione di far cadere l’anteriore, in percorrenza sembra non tenere L’angolo che deve essere continuamente corretto. Se si chiude il gas la moto tende a chiudere la curva. In uscita aprendo bruscamente il posteriore ha la tendenza a partire, per cui ho alleggerito la precarica della molla del mono per avere un po’ più di sensibilità. Tutto sommato dopo un po’ ci si fa l’abitudine e si risolve la situazione con una guida fluida col gas pelato in curva e angoli di piega costanti, insomma come si guidasse un GS!
Ho notato che funziona tutto meglio se si imposta la guida stile enduro, busto dritto e moto in piega. Scarta un po’, ma si tiene in traiettoria. Al contrario, guidando “stradale” allarga in maniera molto evidente.
Fuoristrada:
Sentieri con poco fango, qualche pozza d’acqua, tratti con pendenze intorno al 13%, in line di massima compatti con parti con sassi e radici.
E’ tutto un altro mondo!
Se le dai fiducia e ti scordi di avere 250 Kg abbondanti sotto il popò, diventa un divertimento infinito.
Puoi permetterti una guida abbastanza aggressiva anche tra le curve e la velocità, conservando una sensazione di sicurezza, aumenta di molto (diminuiscono gli spazi di frenata). Ovviamente anche qui si fa apprezzare lo “stile enduro”, anche se la classica zampata non funziona granché ed è meglio recuperare col gas. Il limite si sposta molto più avanti e, nel mio caso, diventa l’indolenzimento agli avambracci per tenere un mastodontico avantreno.
Per quanto riguarda la pressione delle gomme non sono sceso sotto i 2 bar seguendo l’esperienza della MTB. La gomma piuttosto sgonfia fa lavorare male le sospensioni e sotto il peso della moto avvolge il tassello che penetra meno nel terreno. Ricordo che in gara con terreni fangosi si usavano le “Spokes”, gomme sottili e con dei veri aculei in gomma dura che potessero penetrare al meglio la palta, a patto che fossero portate alla giusta pressione.
Un appello agli amanti del tassello:
Quando facciamo la sezione Aprilia on The Off Road, con tanto di incontri, raduni e magari una raccolta di itinerari dedicati?
Contiamoci:
1) Ruotagrassa
Precisazione per i soliti scassamaroni:
Non venite a dirmi quello che si può o non si può fare con Pegaso o CN in fuoristrada o che se non hai una iperspecialistica non fai vero o.r.
E’ come dire che se non hai una motard esagerata è inutile che vai tra i tornanti, oppure che sei autorizzato a parlare di velocità solo sa hai una mezzi manubri!
La nostra è una moto che ci permette di affrontare lunghi viaggi ed anche di divertirci a 360°. Se volevamo vincere qualcosa, forse abbiamo sbagliato mezzo…
CIA’