Prova Caponord Raid-Rally......
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- GOMMA PIATTA
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- Località: Modena
E molto bello a vedere 15 moto tra Caponord e pegaso a disposizione dei clienti per una prova di piu di un ora in posto come quello che ha scelto l'aprilia.
Venerdi il tempo era proprio estivo con piu di 20C°.Io ero nei primi gruppi e dopo alquni chiarimenti e la scelta della moto (per la questione delle gomme)e arivata l'ora della prova.Io non ho tanta esperienza fuoristradistica e per questo motivo ho scelto le gomme normali(come le nostre) e non tasselate.Prima cosa regolare l'amortizzatore.Dovevamo prima fare un pezzo sull'asfalto e poi fare un di sterato,allora l'ho fatta un po dura per l'asfalto ma sorpresa!!!!!.Per il mio peso era suficente girare la manopolla del precarico pocco meno della meta!!!!!La posizione è un po diversa dalla nostra avendo un manubrio piu alto e piu solido,la sella è rivestita con un altro materiale e per il passeggero forse sara un po scivoloso (avendo anche quella di dietri pari adesso e non un po piu in alto come sulle nostre.
Sembra anche un po piu distanziato il quadro strumenti e il cupollino senza le frecce attaccate.
Accendendola un altra sorpresa.Il motore si sente molto meno,sembra che funziona piu dolcemente.Facendo i primi metri capisci subito che la moto e "pesata" diversamente rispetto la normale CN avendo gia sosspenzioni molto piu preggiate.Sia davanti sia dietro derivano da quelle delle gare di fuori strada.Alquni chilometro per riscaldare motore e gomme (e per fare qualche foto) e poi via.I freni sono molto piu potenti e efficaci davanti,non spaventano pero,appena ti abbitui capisci che puoi ralentare le staccate per qualche mentro in piu senza avere nessun problema.Il motore non mi sembra molto piu diverso da quello mio.Forse e ancora piu lineare ma (anche per rispontere sull'alqune domande) per me fa la diferenza il pignone da 16.La moto accelera quasi subito e senti la coppia da molto in basso.Non e per esempio come la Multistrada(recentemente provata) ma rispetto a i primi modelli e giorno-notte.
Quello che sta sul altro pianeta e la ciclistica.Le sospessioni adesso la tengono incolata sulla strada.Avendo anche freni migliorati puoi stacare al ultimo e impostare la moto senza molti "pensieri" aumetando cosi la velocita del passaggio sia prima sia dentro sia dopo la curva.Le traietorie sono diverse e piu efficaci rispetto alla nostra.Nella quida aiuta troppo anche il manybrio piu alto e molto rigido.
Il vero pero divertimento ariva fuori strada.Con le gomme non tasselate non avevo il grip degli alri ma mi divertivo molto di piu facendo impazzire la ruota posteriore.Il precarico viene tutto aperto e un altra sorpresa...la moto si comporta benissimo per il mio peso lo stesso e nello stesso momento assorde tutte le anomalie della strada non asfaltata.Motore si comporta benisimo perche anche nei passaggi piu dificili con la seconda magari era prontissimo.Un po piu nervoso con la prima piu "corta".
Siamo passati pa posti che la mia non credo che la portero mai e sinceramente non credevo neanche io che stavo terzo dietro al istruttore e due ragazzi Pegaso-caponord che avevano dicherato che volevano piu sterato e che avevano esperienza.
Comunque la Raid-Rally e ena evoluzione piu specifica della nostra amata Caponord.E catalizzata e per questo ha una Nuovissima mapatura che non cambia tantissimo dalla mia.Credo veramente che la questione motore e coppia nei bassi viene migliorato dal pignone da 16 e dal una mapatura adata anche per quelle non catalizzate.Migliorano molto i freni.Il nostro istruttore aveva un Raid diversa con varie migliorie e l'ABS per fare certi test.
La moto vera venduta a 13000EURO con varie cose di serie e due treni di gomme (stradale-tasselate).Tutte le migliorie (migliorie + optionals) possono essere aplicabili sule Caponord "normali" senza nessun problema.Questo melo assicurato proprio il "padre" del proggeto dela Caponord Raid-Rally.
In un altro momento vi diro le cose che diceva un ragazzo che è arivato con una BMW GS 1150 adventure.
Un lamps
Aspettando anche gli altri dal Sabbato!!!!!!!
Venerdi il tempo era proprio estivo con piu di 20C°.Io ero nei primi gruppi e dopo alquni chiarimenti e la scelta della moto (per la questione delle gomme)e arivata l'ora della prova.Io non ho tanta esperienza fuoristradistica e per questo motivo ho scelto le gomme normali(come le nostre) e non tasselate.Prima cosa regolare l'amortizzatore.Dovevamo prima fare un pezzo sull'asfalto e poi fare un di sterato,allora l'ho fatta un po dura per l'asfalto ma sorpresa!!!!!.Per il mio peso era suficente girare la manopolla del precarico pocco meno della meta!!!!!La posizione è un po diversa dalla nostra avendo un manubrio piu alto e piu solido,la sella è rivestita con un altro materiale e per il passeggero forse sara un po scivoloso (avendo anche quella di dietri pari adesso e non un po piu in alto come sulle nostre.
Sembra anche un po piu distanziato il quadro strumenti e il cupollino senza le frecce attaccate.
Accendendola un altra sorpresa.Il motore si sente molto meno,sembra che funziona piu dolcemente.Facendo i primi metri capisci subito che la moto e "pesata" diversamente rispetto la normale CN avendo gia sosspenzioni molto piu preggiate.Sia davanti sia dietro derivano da quelle delle gare di fuori strada.Alquni chilometro per riscaldare motore e gomme (e per fare qualche foto) e poi via.I freni sono molto piu potenti e efficaci davanti,non spaventano pero,appena ti abbitui capisci che puoi ralentare le staccate per qualche mentro in piu senza avere nessun problema.Il motore non mi sembra molto piu diverso da quello mio.Forse e ancora piu lineare ma (anche per rispontere sull'alqune domande) per me fa la diferenza il pignone da 16.La moto accelera quasi subito e senti la coppia da molto in basso.Non e per esempio come la Multistrada(recentemente provata) ma rispetto a i primi modelli e giorno-notte.
Quello che sta sul altro pianeta e la ciclistica.Le sospessioni adesso la tengono incolata sulla strada.Avendo anche freni migliorati puoi stacare al ultimo e impostare la moto senza molti "pensieri" aumetando cosi la velocita del passaggio sia prima sia dentro sia dopo la curva.Le traietorie sono diverse e piu efficaci rispetto alla nostra.Nella quida aiuta troppo anche il manybrio piu alto e molto rigido.
Il vero pero divertimento ariva fuori strada.Con le gomme non tasselate non avevo il grip degli alri ma mi divertivo molto di piu facendo impazzire la ruota posteriore.Il precarico viene tutto aperto e un altra sorpresa...la moto si comporta benissimo per il mio peso lo stesso e nello stesso momento assorde tutte le anomalie della strada non asfaltata.Motore si comporta benisimo perche anche nei passaggi piu dificili con la seconda magari era prontissimo.Un po piu nervoso con la prima piu "corta".
Siamo passati pa posti che la mia non credo che la portero mai e sinceramente non credevo neanche io che stavo terzo dietro al istruttore e due ragazzi Pegaso-caponord che avevano dicherato che volevano piu sterato e che avevano esperienza.
Comunque la Raid-Rally e ena evoluzione piu specifica della nostra amata Caponord.E catalizzata e per questo ha una Nuovissima mapatura che non cambia tantissimo dalla mia.Credo veramente che la questione motore e coppia nei bassi viene migliorato dal pignone da 16 e dal una mapatura adata anche per quelle non catalizzate.Migliorano molto i freni.Il nostro istruttore aveva un Raid diversa con varie migliorie e l'ABS per fare certi test.
La moto vera venduta a 13000EURO con varie cose di serie e due treni di gomme (stradale-tasselate).Tutte le migliorie (migliorie + optionals) possono essere aplicabili sule Caponord "normali" senza nessun problema.Questo melo assicurato proprio il "padre" del proggeto dela Caponord Raid-Rally.
In un altro momento vi diro le cose che diceva un ragazzo che è arivato con una BMW GS 1150 adventure.
Un lamps
Aspettando anche gli altri dal Sabbato!!!!!!!
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- NIUBBO
- Messaggi: 59
- Iscritto il: venerdì 14 giugno 2002, 2:00
- Località: Livorno
Ciao a tutti,
io insieme a due amici (Supertenere e Africa Twin 750) abbiamo avuto la fortuna di provare l'evoluzione della nostra beneamata Sabato con il turno delle 15.30.
Giornata favolosa, sole pieno, quindi ricca sudata dopo il giro di circa un'ora con quei mostri, soprattutto durante il tragitto non asfaltato: le mie impressioni riguardo la Capo Rally (ne avevo una con le ruote tassellate da sterrato) sono più che positive.
Infatti come dice giustamente anche Evan, mi ha particolarmente colpito la frenata (adesso molto più potente), il sistema di sospenzioni (adesso regolabile anche la forcella, eccezionale), ma soprattutto il pignone da 16": la moto anche in sesta marcia con un numero di giri basso, riprende senza particolari problemi, là dove con la nostra con il pignone da 17 dovevamo scalare una o addirittura due marce perchè diventava scorbutica.
In conclusione, non voglio dilungarmi troppo, trovo questa moto veramente eccezionale: spero che tutte queste migliorie, compresi i paramani (indispensabili secondo me in quanto oltre che a ripararti dal freddo riparano anche da insetti ecc. ecc.), il cavalletto centrale ecc., vadano ad implementare anche la Capo "normale", diventerebbe il massimo (come d'altra parte lo è già adesso) nella sua categoria.
Un consiglio spensierato a tutti i possessori di Capy, appena ne avete la possibilità montate il pignone da 16, è tutta un'altra cosa...!
Saluti e visto che l'occasione lo richiede Buona Pasqua a tutti.
Massy (Li)
io insieme a due amici (Supertenere e Africa Twin 750) abbiamo avuto la fortuna di provare l'evoluzione della nostra beneamata Sabato con il turno delle 15.30.
Giornata favolosa, sole pieno, quindi ricca sudata dopo il giro di circa un'ora con quei mostri, soprattutto durante il tragitto non asfaltato: le mie impressioni riguardo la Capo Rally (ne avevo una con le ruote tassellate da sterrato) sono più che positive.
Infatti come dice giustamente anche Evan, mi ha particolarmente colpito la frenata (adesso molto più potente), il sistema di sospenzioni (adesso regolabile anche la forcella, eccezionale), ma soprattutto il pignone da 16": la moto anche in sesta marcia con un numero di giri basso, riprende senza particolari problemi, là dove con la nostra con il pignone da 17 dovevamo scalare una o addirittura due marce perchè diventava scorbutica.
In conclusione, non voglio dilungarmi troppo, trovo questa moto veramente eccezionale: spero che tutte queste migliorie, compresi i paramani (indispensabili secondo me in quanto oltre che a ripararti dal freddo riparano anche da insetti ecc. ecc.), il cavalletto centrale ecc., vadano ad implementare anche la Capo "normale", diventerebbe il massimo (come d'altra parte lo è già adesso) nella sua categoria.
Un consiglio spensierato a tutti i possessori di Capy, appena ne avete la possibilità montate il pignone da 16, è tutta un'altra cosa...!
Saluti e visto che l'occasione lo richiede Buona Pasqua a tutti.
Massy (Li)
- bikelink
- NONNO DEL FORUM
- Messaggi: 9470
- Iscritto il: sabato 19 gennaio 2002, 1:00
- Località: Vr
- Contatta:
WOW! provata sabato 19 in coppia !
motore:docile ai bassi, elastica, potente anche troppo..,
ciclistica:maneggevole (considerando la mole..)
curve: è un treno su un binario.
sterrati (in 2 con gomme STRADALI si va tranquillissimi)
comodissima anche per il passeggero
colorazioni : dal vivo direi azzeccate.
peccato scendere dopo solo 1 h! veniva voglia di scappare via lontanooooooooooooooooo, sole curve, colline, prati ! BRAVA APRILIA
motore:docile ai bassi, elastica, potente anche troppo..,
ciclistica:maneggevole (considerando la mole..)
curve: è un treno su un binario.
sterrati (in 2 con gomme STRADALI si va tranquillissimi)
comodissima anche per il passeggero
colorazioni : dal vivo direi azzeccate.
peccato scendere dopo solo 1 h! veniva voglia di scappare via lontanooooooooooooooooo, sole curve, colline, prati ! BRAVA APRILIA
- bikelink
- NONNO DEL FORUM
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- Iscritto il: sabato 19 gennaio 2002, 1:00
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WOW! provata sabato 19 in coppia !
motore:docile ai bassi, elastica, potente anche troppo..,
ciclistica:maneggevole (considerando la mole..)
curve: è un treno su un binario.
sterrati (in 2 con gomme STRADALI si va tranquillissimi)
comodissima anche per il passeggero
colorazioni : dal vivo direi azzeccate.
peccato scendere dopo solo 1 h! veniva voglia di scappare via lontanooooooooooooooooo, sole curve, colline, prati ! BRAVA APRILIA
motore:docile ai bassi, elastica, potente anche troppo..,
ciclistica:maneggevole (considerando la mole..)
curve: è un treno su un binario.
sterrati (in 2 con gomme STRADALI si va tranquillissimi)
comodissima anche per il passeggero
colorazioni : dal vivo direi azzeccate.
peccato scendere dopo solo 1 h! veniva voglia di scappare via lontanooooooooooooooooo, sole curve, colline, prati ! BRAVA APRILIA
- claudioB
- ATTIVISTA DEL FORUM
- Messaggi: 2049
- Iscritto il: martedì 9 aprile 2002, 2:00
- Moto: Caponord red flame 2001
- Località: Cislago /VA
ho potuto anch'io partecipare alle prove della caponord raid e posso dire che ne sono rimasto entusiasta......
Ho partecipato al 2°turno (ore10,30) del sabato insieme ad altri personaggi del nostro sito (bikelink,luca,Mcm,andydj31,attila,Alex-li,schwarz....)
Io ho ,come sapete la pegaso.ie , e fin ora non avevo mai provato la caponord ,neanche la versione normale quindi non posso dirvi in cosa è cambiata ma posso solo dirvi quali sensazioni di guida ho provato sulla caponord RALLY:
innanzi tutto ,salendo sulla moto, la prima sensazione che si ha è quella di una maggior altezza da terra (rispetto alla peggy.ie) che comunque , almeno per quanto riguarda me , non mi crea problemi perchè comunque tocco con entrambi i piedi ,appoggiando interamente le scarpe.
seconda sensazione : il peso della moto da fermo si sente ma meno di quello che mi immaginavo...
ed ora passiamo alla prova vera è propria :
Subito uscendo dal parcheggio e immessomi sulla strada asfaltata mi accorgo che la CN Rally ha la tendenza a chiudere maggiormente la curve rispetto alla mia peggy(forse sono anche i pneumatici tassellati che creano questo effetto), ma mi abituo quasi subito, il tempo di due o tre curve e la cosa non mi crea più problemi...
comincio cosi ad assaporare la moto ...
ma un' altra cosa mi stupisce : Protezione aerodinamica eccellente .
infatti nei primi tratti asfaltati che abbiamo modo di fare riesco ad arrivare anche a 140-150 km/h senza però la sensazione di esserci arrivato,e tenete presente che ho anche un casco ti tipo apribile che ho tenuto ovviamente sempre aperto....eppure non ho sentito il solito.... fastidio.
si passa ora al fuori strada e qui mi stupisce ancora : la sento estremamente maneggevole e agile nonostante i suoi kg .....mi sembra quasi di guidare la mia peggy , talmente mi trovo a mio agio inoltre le gomme tassellate di certo danno una sensazione di grip su sterrato moolto buona.....
il percorso off-road è eccezionale almeno secondo me :si passa dalla semplice strada sterrata alla strada piu impegnativa come puo essere ad esempio un tornante stretto in salita o una divagazione su sentieri stretti in mezzo alla boscaglia dove devi schivare piccoli rami e sterpagli...
...per passare poi nel mezzo di un paesino , come pure passare nel mezzo di campi da golf ovviamente non sui Parter ma sulle stradine silvo -pastorali che le attraversano...
insomma se non fosse per il suo costo , l'avrei comprata subito ....
ma chissa mai che prima o poi...
<font size=-1>[ Questo messaggio è stato modificato da: claudioB il 2003-04-20 21:06 ]</font>
Ho partecipato al 2°turno (ore10,30) del sabato insieme ad altri personaggi del nostro sito (bikelink,luca,Mcm,andydj31,attila,Alex-li,schwarz....)
Io ho ,come sapete la pegaso.ie , e fin ora non avevo mai provato la caponord ,neanche la versione normale quindi non posso dirvi in cosa è cambiata ma posso solo dirvi quali sensazioni di guida ho provato sulla caponord RALLY:
innanzi tutto ,salendo sulla moto, la prima sensazione che si ha è quella di una maggior altezza da terra (rispetto alla peggy.ie) che comunque , almeno per quanto riguarda me , non mi crea problemi perchè comunque tocco con entrambi i piedi ,appoggiando interamente le scarpe.
seconda sensazione : il peso della moto da fermo si sente ma meno di quello che mi immaginavo...
ed ora passiamo alla prova vera è propria :
Subito uscendo dal parcheggio e immessomi sulla strada asfaltata mi accorgo che la CN Rally ha la tendenza a chiudere maggiormente la curve rispetto alla mia peggy(forse sono anche i pneumatici tassellati che creano questo effetto), ma mi abituo quasi subito, il tempo di due o tre curve e la cosa non mi crea più problemi...
comincio cosi ad assaporare la moto ...
ma un' altra cosa mi stupisce : Protezione aerodinamica eccellente .
infatti nei primi tratti asfaltati che abbiamo modo di fare riesco ad arrivare anche a 140-150 km/h senza però la sensazione di esserci arrivato,e tenete presente che ho anche un casco ti tipo apribile che ho tenuto ovviamente sempre aperto....eppure non ho sentito il solito.... fastidio.
si passa ora al fuori strada e qui mi stupisce ancora : la sento estremamente maneggevole e agile nonostante i suoi kg .....mi sembra quasi di guidare la mia peggy , talmente mi trovo a mio agio inoltre le gomme tassellate di certo danno una sensazione di grip su sterrato moolto buona.....
il percorso off-road è eccezionale almeno secondo me :si passa dalla semplice strada sterrata alla strada piu impegnativa come puo essere ad esempio un tornante stretto in salita o una divagazione su sentieri stretti in mezzo alla boscaglia dove devi schivare piccoli rami e sterpagli...
...per passare poi nel mezzo di un paesino , come pure passare nel mezzo di campi da golf ovviamente non sui Parter ma sulle stradine silvo -pastorali che le attraversano...
insomma se non fosse per il suo costo , l'avrei comprata subito ....
ma chissa mai che prima o poi...
<font size=-1>[ Questo messaggio è stato modificato da: claudioB il 2003-04-20 21:06 ]</font>
- claudioB
- ATTIVISTA DEL FORUM
- Messaggi: 2049
- Iscritto il: martedì 9 aprile 2002, 2:00
- Moto: Caponord red flame 2001
- Località: Cislago /VA
<img src="http://us.f1.yahoofs.com/users/636628f7 ... .AsOLh6Byp">
<img src="http://us.f1.yahoofs.com/users/636628f7 ... o.AXiT1Ddg.">
<font size=-1>[ Questo messaggio è stato modificato da: claudioB il 2003-04-20 22:13 ]</font>
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<font size=-1>[ Questo messaggio è stato modificato da: claudioB il 2003-04-20 22:13 ]</font>
- attila
- STAFF
- Messaggi: 4532
- Iscritto il: mercoledì 30 gennaio 2002, 1:00
- Moto: Caponord ETV1000
- Località: Belluno

...allora, non mi dilungo sui contenuti tecnici e/o migliorie che chi mi ha preceduto ha già dipanato...
dico solo: GRAZIE "MAMMA" APRILIA per la riuscitissima presentazione/prova...
-fantastica moto
-fantastica giornata
-fantastico luogo
-fantastiche strade
-fantastici off-road
-fantastico buffet





Mandi!
Attila
CN Grigio Dust Marzo 2002
"black snaky"
Attila

CN Grigio Dust Marzo 2002
"black snaky"
- ALEX (LI)
- ATTIVISTA DEL FORUM
- Messaggi: 2147
- Iscritto il: sabato 19 gennaio 2002, 1:00
- Località: Livorno
- Contatta:
Concordo con quanto avete scritto, è stata veramente un abella giornata, posto quindi anche qui il mio report gia inviato su M&TOOR:
Come avrete letto nella pubblicità apparsa sul web e su alcune riviste di
settore, venerdì 18 e sabato 19 aprile, l'aprilia dava la possibilità di
provare dinamicamente due nuovi modelli di enduro, evoluzioni delle versioni
base, indirizzate al turismo a 360 gradi, sia in strada che fuoristrada,
precisamente la Capo Nord rally raid e la Pegaso Tuscany Tibet, figuriamoci
quindi se mi facevo scappare un'occasione del genere!
Quindi sabato ho partecipato al demo raid aprilia che si svolgeva a
Castelfalfi, presso l'omonima tenuta, un grande complesso di strutture
ricettive, campi da golf e 120Km di sterrato, è stata una bellissima
giornata, per me anche il primo battesimo dello sterrato visto da un'
angolazione diversa, diGiamo a "stretto contatto" con il terreno
ma
andiamo con ordine..
Arrivo di mattina presto dato che ero in una delle prime sessioni di prova,
con me in auto anche Luca Carovano e Eleonora, più tardi arriverà anche
Alberto (webmaster di M&TOOR) in quanto si era dedicato ad una battuta mattutina di caccia alla
lepre
altri del nostro Gruppo saranno presenti durante l'arco della
giornata.
Attendiamo in un piazzale sterrato che gli uomini aprilia portino le moto e
ci chiamino per la registrazione, mentre uno di loro parcheggia una CN rally
cade da fermo, non c'è male come inizio! C'è da notare che grazie ai
paramani professionali da enduro, e alle protezioni serbatoio e motore la
moto non si fa il minimo graffio, ci chiamano quindi in un salone dove dopo
aver firmato una liberatoria inizia il briefing pre_prova, il Brand Manager
aprilia del settore Adventure ci spiega le caratteristiche tecniche delle
moto e l'evoluzione che avrà l'aprilia nel settore dell'avventura, poi
seguono due filmati molto belli, uno della CN in africa, e uno della Pegaso
nella spedizione in Tibet dove Emerson Gattafoni (presente in sala), noto
documentarista, l'ha portata attraversando la strada carrozzabile più alta
del mondo: 5700m!
Quindi prende la parola Beppe Guadini, noto campione di enduro, che ci
spiega come affrontare il percorso, quindi in due turni separati partiamo
con le moto, ci sono varie possibilità di prova: solo la CN, solo la Pegaso,
entrambe con cambio durante il percorso, solo asfalto o misto
sterrato/asfalto, io scelgo solo la CN per il percorso misto, si parte,
siamo una quindicina di moto in tutto, più 3 guide, mi metto subito nelle
prime posizioni, davanti Beppe Guadini, uno con la CN e poi io con un'altra
CN, seguono gli altri del gruppo, come mi aspettavo subito si tira via
veloci sull'asfalto, avevo gia provato in un altro demo raid la CN stradale,
noto che questa con i pneumatici tassellati a bassa pressione è meno stabile
in curva, ma è ovvio e ce lo avevano detto.
I paesaggi sono molto belli, ma concentrati come siamo sulla guida, passano
veloci al nostro fianco, i 98 cavalli della CN si fanno sentire tutti,
specialmente quando inizia lo sterrato, basta aprire il gas, anche da bassa
velocità in terza, che la gomma posteriore strappa il terreno e ti spinge
con violenza avanti, le strade bianche sono veloci, ma con diversi tratti in
salita e discesa, cerco di tenere il passo di Beppe, ci riesco con
difficoltà guidando al limite, la moto si guida BENISSIMO in piedi, grazie
al nuovo manubrio fissato su risers ricavati dal pieno e montati su supporti
elastici.
L'ora prevista dal giro passa in un attimo, alla fine abbiamo provato di
tutto, compreso un sentierino di campagna dove la moto strusciava in un
canneto e dovevi abbassarti per non picchiare la testa nei rami degli
alberi, alla fine i commenti positivi si sprecano, anche da chi proviene da
mondi diversi: BMW, Honda, ...
Ci rilassiamo facendoci onore al buffet messo in piedi dall'aprilia nel
salone del complesso, poi ascoltati i pareri arcipositivi di chi ha provato
anche la Pegaso Tibet (compresi coloro che hanno la Pegaso cube) decido di
mettermi in lista per provare anche quella, trovo un buco libero e parto per
la prova, questa volta subito incollato a Beppe Guadini, anche lui su Pegaso
Tibet, mi rendo conto che avevano ragione, la moto monta l'ultimo upgrade di
mappatura della centralina, viaggia che sembra un bicilindrico, è leggera,
elastica e divertente sullo sterrato, più divertente, almeno su quelle tortuose strade di terra bianca, della CN rally.
Mi faccio un po' prendere la mano forse tirando oltre il dovuto, dopo il
secondo dei 2 stop previsti per ricompattare il gruppo si interpone tra me e
Gualini una CN, andiamo avanti veloci, in una curva a destra in discesa vedo
accendersi gli stop della moto davanti, istintivamente do una pinzata al
freno anteriore, errore da principiante: la ruota anteriore mi va via verso
l'esterno e la moto mi si sdraia davanti, con conseguente grattata al
ginocchio destro, mi rialzo subito, ma il motociclista (*) che viene subito
dietro si trova la mia moto nella sua traiettoria e non riesce ad evitarla,
cade un po' rovinosamente e si fa male alla caviglia, non riesce più a
guidare e quindi torna come passeggero con Beppe Guadini, lasciamo
abbandonata li una Pegaso che verranno dopo a prendere gli uomini aprilia.
All'arrivo immortaliamo con una foto la grattata sul serbatoio della Pegaso
e il buco nei miei pantaloni, è stato molto utile portare i pantaloni con il
paraginocchia e lasciarli nel portabagagli della macchina!
è proprio
vero, come dice un mio amico: non siamo mai "imparati" abbastanza!
Considerazioni sulle moto:
Capo Nord rally raid
Pregi:
1. ha una ciclistica eccezionale che riesce bene a sopperire al peso della
moto.
2. protezioni del serbatoio e del motore funzionali, di serie, e per niente
pacchiane.
3. grande capacità di carico.
4. ottima protezione aerodinamica.
5. potente (98cv) con erogazione corposa fin dai bassi regimi (adotta un
pignone con un dente in meno)
6. tutti gli accessori indispensabili forniti di serie, compreso un doppio
treno di gomme (on e off ), a pagamento solo bauletto posteriore, manopole
riscaldabili, e protezione fanale.
7. ottima abitabilità anche per piloti di alta statura (e stazza robusta),
passeggero compreso.
Difetti:
1. scalda, la moto a fermo o bassa velocità tende a restituire aria calda
sulle gambe del pilota.
2. manca una protezione al radiatore dell'acqua.
3. ABS non disponibile (sarà previsto in futuro)
Il prezzo: 13.000 euro per la CN con la dotazione di serie sopra descritta è
un prezzo accettabile, ma secondo me se l'aprilia vuole aggredire il mercato
in quel settore deve dare delle facilità di pagamento, ad esempio
finanziamenti agevolati, oppure versamento del 50% del valore moto con
consegna entro fine giugno e il restante a gennaio 2004 in unica soluzione o
finanziato, per la Pegaso 500 euro in più rispetto al modello base potevano
essere ridotti senza fare cifra "tonda", 400/450 euro facevano un'altra
idea..
Stranamente l'aprilia alla fine non ci ha chiesto la restituzione di un feed
back da compilare, ne ci ha consegnato il benché minimo depliant delle 2
moto, in compenso ha regalato a tutti una piccola torcia a led blu marchiata
aprilia e ci ha fatto vivere una bellissima giornata provando delle moto
stupende in un paesaggio toscano da cartolina, a proposito: siamo passati
anche davanti al cascinale di campagna dove hanno girato Pinocchio, sembra
verissimo, poi lo vai a toccare e ti accorgi che è tutta vetroresina,
cartone pressato, plastica, ma vi assicuro che anche a 10 cm di distanza
sembra un vecchio muro scalcinato...
Per quanto riguarda le moto grattate per terra l'aprilia non si è
minimamente preoccupata del loro stato, niente ci ha osservato e anzi ci
hanno fatto due risate sopra facendoci capire che eravamo gli ennesimi di un
numero abbastanza elevato, la flotta delle moto viene dopo ogni demo raid
completamente revisionata e sottoposta ad altri test, da quanto ho capito
queste partivano subito per l'estero, gli uomini aprilia si sono invece
interessati delle condizioni del ragazzo con la caviglia distorta e hanno
subito provveduto a portarlo presso un'ambulanza che stava di presidio in
loco, per quanto ne so è ritornato a casa facendo guidare l'auto a sua
moglie.
Cordiali saluti a tutti, e mi raccomando: indossate sempre indumenti
protettivi, non aspettate come me di avere la riprova della loro necessità!
(*) il ragazzo che si è distorto la caviglia è Emanuel del gruppo di pegasocube.it, volevo sapere qualcosa delle sue condizioni, ma non ho nessun recapito, ne telefonico, ne e-mail, Giuliano, puoi contattarlo te e ci fai sapere?... Grazie!
Come avrete letto nella pubblicità apparsa sul web e su alcune riviste di
settore, venerdì 18 e sabato 19 aprile, l'aprilia dava la possibilità di
provare dinamicamente due nuovi modelli di enduro, evoluzioni delle versioni
base, indirizzate al turismo a 360 gradi, sia in strada che fuoristrada,
precisamente la Capo Nord rally raid e la Pegaso Tuscany Tibet, figuriamoci
quindi se mi facevo scappare un'occasione del genere!
Quindi sabato ho partecipato al demo raid aprilia che si svolgeva a
Castelfalfi, presso l'omonima tenuta, un grande complesso di strutture
ricettive, campi da golf e 120Km di sterrato, è stata una bellissima
giornata, per me anche il primo battesimo dello sterrato visto da un'
angolazione diversa, diGiamo a "stretto contatto" con il terreno

andiamo con ordine..
Arrivo di mattina presto dato che ero in una delle prime sessioni di prova,
con me in auto anche Luca Carovano e Eleonora, più tardi arriverà anche
Alberto (webmaster di M&TOOR) in quanto si era dedicato ad una battuta mattutina di caccia alla
lepre

giornata.
Attendiamo in un piazzale sterrato che gli uomini aprilia portino le moto e
ci chiamino per la registrazione, mentre uno di loro parcheggia una CN rally
cade da fermo, non c'è male come inizio! C'è da notare che grazie ai
paramani professionali da enduro, e alle protezioni serbatoio e motore la
moto non si fa il minimo graffio, ci chiamano quindi in un salone dove dopo
aver firmato una liberatoria inizia il briefing pre_prova, il Brand Manager
aprilia del settore Adventure ci spiega le caratteristiche tecniche delle
moto e l'evoluzione che avrà l'aprilia nel settore dell'avventura, poi
seguono due filmati molto belli, uno della CN in africa, e uno della Pegaso
nella spedizione in Tibet dove Emerson Gattafoni (presente in sala), noto
documentarista, l'ha portata attraversando la strada carrozzabile più alta
del mondo: 5700m!
Quindi prende la parola Beppe Guadini, noto campione di enduro, che ci
spiega come affrontare il percorso, quindi in due turni separati partiamo
con le moto, ci sono varie possibilità di prova: solo la CN, solo la Pegaso,
entrambe con cambio durante il percorso, solo asfalto o misto
sterrato/asfalto, io scelgo solo la CN per il percorso misto, si parte,
siamo una quindicina di moto in tutto, più 3 guide, mi metto subito nelle
prime posizioni, davanti Beppe Guadini, uno con la CN e poi io con un'altra
CN, seguono gli altri del gruppo, come mi aspettavo subito si tira via
veloci sull'asfalto, avevo gia provato in un altro demo raid la CN stradale,
noto che questa con i pneumatici tassellati a bassa pressione è meno stabile
in curva, ma è ovvio e ce lo avevano detto.
I paesaggi sono molto belli, ma concentrati come siamo sulla guida, passano
veloci al nostro fianco, i 98 cavalli della CN si fanno sentire tutti,
specialmente quando inizia lo sterrato, basta aprire il gas, anche da bassa
velocità in terza, che la gomma posteriore strappa il terreno e ti spinge
con violenza avanti, le strade bianche sono veloci, ma con diversi tratti in
salita e discesa, cerco di tenere il passo di Beppe, ci riesco con
difficoltà guidando al limite, la moto si guida BENISSIMO in piedi, grazie
al nuovo manubrio fissato su risers ricavati dal pieno e montati su supporti
elastici.
L'ora prevista dal giro passa in un attimo, alla fine abbiamo provato di
tutto, compreso un sentierino di campagna dove la moto strusciava in un
canneto e dovevi abbassarti per non picchiare la testa nei rami degli
alberi, alla fine i commenti positivi si sprecano, anche da chi proviene da
mondi diversi: BMW, Honda, ...
Ci rilassiamo facendoci onore al buffet messo in piedi dall'aprilia nel
salone del complesso, poi ascoltati i pareri arcipositivi di chi ha provato
anche la Pegaso Tibet (compresi coloro che hanno la Pegaso cube) decido di
mettermi in lista per provare anche quella, trovo un buco libero e parto per
la prova, questa volta subito incollato a Beppe Guadini, anche lui su Pegaso
Tibet, mi rendo conto che avevano ragione, la moto monta l'ultimo upgrade di
mappatura della centralina, viaggia che sembra un bicilindrico, è leggera,
elastica e divertente sullo sterrato, più divertente, almeno su quelle tortuose strade di terra bianca, della CN rally.
Mi faccio un po' prendere la mano forse tirando oltre il dovuto, dopo il
secondo dei 2 stop previsti per ricompattare il gruppo si interpone tra me e
Gualini una CN, andiamo avanti veloci, in una curva a destra in discesa vedo
accendersi gli stop della moto davanti, istintivamente do una pinzata al
freno anteriore, errore da principiante: la ruota anteriore mi va via verso
l'esterno e la moto mi si sdraia davanti, con conseguente grattata al
ginocchio destro, mi rialzo subito, ma il motociclista (*) che viene subito
dietro si trova la mia moto nella sua traiettoria e non riesce ad evitarla,
cade un po' rovinosamente e si fa male alla caviglia, non riesce più a
guidare e quindi torna come passeggero con Beppe Guadini, lasciamo
abbandonata li una Pegaso che verranno dopo a prendere gli uomini aprilia.
All'arrivo immortaliamo con una foto la grattata sul serbatoio della Pegaso
e il buco nei miei pantaloni, è stato molto utile portare i pantaloni con il
paraginocchia e lasciarli nel portabagagli della macchina!

vero, come dice un mio amico: non siamo mai "imparati" abbastanza!
Considerazioni sulle moto:
Capo Nord rally raid
Pregi:
1. ha una ciclistica eccezionale che riesce bene a sopperire al peso della
moto.
2. protezioni del serbatoio e del motore funzionali, di serie, e per niente
pacchiane.
3. grande capacità di carico.
4. ottima protezione aerodinamica.
5. potente (98cv) con erogazione corposa fin dai bassi regimi (adotta un
pignone con un dente in meno)
6. tutti gli accessori indispensabili forniti di serie, compreso un doppio
treno di gomme (on e off ), a pagamento solo bauletto posteriore, manopole
riscaldabili, e protezione fanale.
7. ottima abitabilità anche per piloti di alta statura (e stazza robusta),
passeggero compreso.
Difetti:
1. scalda, la moto a fermo o bassa velocità tende a restituire aria calda
sulle gambe del pilota.
2. manca una protezione al radiatore dell'acqua.
3. ABS non disponibile (sarà previsto in futuro)
Il prezzo: 13.000 euro per la CN con la dotazione di serie sopra descritta è
un prezzo accettabile, ma secondo me se l'aprilia vuole aggredire il mercato
in quel settore deve dare delle facilità di pagamento, ad esempio
finanziamenti agevolati, oppure versamento del 50% del valore moto con
consegna entro fine giugno e il restante a gennaio 2004 in unica soluzione o
finanziato, per la Pegaso 500 euro in più rispetto al modello base potevano
essere ridotti senza fare cifra "tonda", 400/450 euro facevano un'altra
idea..
Stranamente l'aprilia alla fine non ci ha chiesto la restituzione di un feed
back da compilare, ne ci ha consegnato il benché minimo depliant delle 2
moto, in compenso ha regalato a tutti una piccola torcia a led blu marchiata
aprilia e ci ha fatto vivere una bellissima giornata provando delle moto
stupende in un paesaggio toscano da cartolina, a proposito: siamo passati
anche davanti al cascinale di campagna dove hanno girato Pinocchio, sembra
verissimo, poi lo vai a toccare e ti accorgi che è tutta vetroresina,
cartone pressato, plastica, ma vi assicuro che anche a 10 cm di distanza
sembra un vecchio muro scalcinato...
Per quanto riguarda le moto grattate per terra l'aprilia non si è
minimamente preoccupata del loro stato, niente ci ha osservato e anzi ci
hanno fatto due risate sopra facendoci capire che eravamo gli ennesimi di un
numero abbastanza elevato, la flotta delle moto viene dopo ogni demo raid
completamente revisionata e sottoposta ad altri test, da quanto ho capito
queste partivano subito per l'estero, gli uomini aprilia si sono invece
interessati delle condizioni del ragazzo con la caviglia distorta e hanno
subito provveduto a portarlo presso un'ambulanza che stava di presidio in
loco, per quanto ne so è ritornato a casa facendo guidare l'auto a sua
moglie.
Cordiali saluti a tutti, e mi raccomando: indossate sempre indumenti
protettivi, non aspettate come me di avere la riprova della loro necessità!
(*) il ragazzo che si è distorto la caviglia è Emanuel del gruppo di pegasocube.it, volevo sapere qualcosa delle sue condizioni, ma non ho nessun recapito, ne telefonico, ne e-mail, Giuliano, puoi contattarlo te e ci fai sapere?... Grazie!
Lamps! Alex (LI) - http://blog.libero.it/ontheair/
Moto & Turismo on/off road: http://www.mototouronoffroad.it
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Da parecchie settimane sognavo questo momento.
La voglia di provare la Caponord rally, la mia stessa moto con un'anima più
ruvida, meno elegante ma più robusta.
E poi il luogo scelto è meraviglioso, ne sono sicuro sin da prima della partenza.
Essa avviene sabato a mezzanotte e 45 da casa mia.
Mi involo in autostrada che mangio fino a parma, poi, anche se in macchina, mi godo la Cisa.
Dopo altri km e peripezie arrivo a Castelfalfi alle 4.30. Una coperta e un cuscino, e alle 6.00 l'alba.
Mi sveglio, fa freddo, e troppa adrenalina in corpo per la prova tanto sognata.
Mi aggiro come uno spettro vagabondo e disoccupato nella mattina risuonante dei canti degli uccelli.
Alle 7.20 ecco che arriva Beppe Gualini. Lo saluto, e gli do una mano a spostare le moto e a tirarle fuori
dal garage. E' il primo contatto con la Caponord rally. Questo vuol dire spostare da fermo la moto.
Come la mia anche questa, da fermo, induce rispetto per le dimensioni ed il peso. Già noto la costruzione
più robusta, i paracolpi fissati al telaio e quelli che proteggono il motore, il manubrio molto dimensionato, i robusti
paramani, le frecce dall'aspetto esile.
La pegaso.. è un giocattolino, si sposta facilmente.
Arrivano i meccanici e in un attimo spostano le moto nel parcheggio dove ho dormito, mentre mi infilo nella hall, avvisato da Beppe che la colazione era servita. Faccio una mezza strage mentre conosco Andrea, che si rivelerà il responsabile per il
Brand Adventure di casa Aprilia. Due chiacchiere in compagnia e la percezione di una passione uguale alla mia, e di un lavoro che non la scalfisce.
Seguo il briefing con attenzione e mi emoziono non poco a guardare il filmato di presentazione della Caponord.
I sogni di ogni viaggiatore motociclista sono espressi nella forma più coinvolgente.
Il briefing è breve e piacevolmente illustrato. Per la Pegaso viene mostrato il viaggio di Gattafoni e un profondo
brivido di piacere scorre lungo la schiena dei presenti quando si vede la scritta di un cartello sul passo più alto del mondo, quasi 5800 metri. Un sogno.
Due consigli di Beppe Gualini, tipo non frenare con l'anteriore quando si è in curva sullo sterrato, e stare attenti che i tassellati su strada non sono come su asfalto e via.
Il motore mi sembra più pronto e reattivo che sulla mia, il pignone da 16 rende il ricorso alla seconda marcia nelle svolte
più strette un'opzione trascurabile. La frenata mi sembra più potente, l'affondamento della forcella ridimensionato.
L'aderenza su asfalto dei tassellati è curiosa: cade in curva molto velocemente, rimanendo comunque stabile.
Una volta in curva aprendo il gas con forza la gomma posteriore perde aderenza in maniera molto progressiva.
La moto scivola leggermente e con progressione facilmente controllabile: basta pelare il gas e la moto riprende la traiettoria. Anche l'anteriore si scompone, ma in maniera coerente con il posteriore. La moto dà l'impressione di galleggiare, non quella di scivolare. Non è chiaramente il top su strada, ma è sicuramente più confortevole di quanto immaginassi. Per un viaggio 50% strada e 50% sterrati io la monterei, per ogni altra percentuale su strada più elevata terrei le Tourance.
Eccoci al tratto sterrato: quando ci sono questi giri di solito mi trovo sempre tra i più veloci. Sullo sterrato non ho mai avuto problemi a correre un po di più. Ma in questo caso Beppe va come un fulmine, altri due davanti a me corrono come i matti.
Sul dritto tiro gli ottanta, non è la prima volta, ma tenere questo ritmo in curva come si fa??
Sulla strada dritta la moto sbanda ma non più di tanto, i tassellati sono una cannonata. Ma su una curva come si fa? non posso mica puntare sulla coerenza dell'anteriore, in questo caso.
Alla prima sosta per ricompattare il gruppo chiedo a Beppe due consigli volanti. Mi dice: peso sul posteriore! è il posteriore quello che puoi controllare, l'anteriore su questi fondi non è cosa che puoi gestire tu. Stai in piedi e pesta sulla pedana esterna per chiudere la curva. Non usare il freno anteriore se non sul dritto e con molta attenzione. Marce alte: in questa moto hai una scuderia di cavalli, meglio una marcia alta altrimenti quando molli e dai il gas il posteriore sbanderebbe troppo. Riparto ed ecco un bel tornantino a destra in discesa: sulla mia sinistra un bel dirupo. Metto in pratica i consigli di Beppe ma non è che la moto vada da sola: sono io che devo gestirla. Devo lavorare molto muscolarmente, sebbene ora riesca a portare la moto con più facilità sono comunque una matricola dell'off-road.
Qui, curva dopo curva, devo disimparare a guidare la moto come ho sempre fatto. Non mi posso più fidare della tenuta dell'asfalto, scordarmi le pieghe gratta pedante, dimenticarmi le pinzate in ingresso curva. Tutto diverso. Difficile dopo tanti anni fatti in una certa maniera reimparare il tutto, ma se non lo faccio mi perdo gli altri... e allora via.
Ecco, ormai non mi siedo più, sto facendo tutto in piedi, la sella è fatta apposta, il manubrio è nelle mie mani, la moto, nelle svolte non troppo lente, è facile da portare e fa quello che dico io.
Ecco i passaggi più divertenti, con il paramani che sferza gli alberi, la moto che si prende buche, salti, che scoda, si anima... uno spettacolo. In una svolta stretta sento l'anteriore che si chiude troppo, lo riapro, lui torna di là... mi sembra di vedere una di quelle scene della Dakar che finiscono con l'anteriore che si chiude e la moto che disarciona il centauro. Apro istintivamente la manetta e tutto si riaggiusta. Nell'incerto tieni aperto diventa il mio motto, il fondo è solido, altro che sabbia nel deserto, e la moto si può controllare. Ecco un ultimo tratto su un sentierino, canne, alberi molto bassi che ci fanno da tunnel, le moto davanti a me che corrono e sollevano polvere e pezzi di terra.
Arriviamo in uno spiazzo sulla strada che riporta al parcheggio. Sono sudatissimo e provato, ma felicissimo.
E' bellissimo rimettere in discussione tutto.
Parcheggio la moto ammirato: ho fatto cose turche (per me) in fuoristrada, ma a parte le gomme e poco altro è la moto che mi fa divertire sul misto stretto sui passi alpini e le tormentate appenniniche. Che goduria...
Vado in bagno a cambiarmi, esco e mi godo la compagnia degli amici di Pegasocube.it, due chiacchiere sulla possibilità del sito della Caponord, e ancora impressa nella mente l'esperienza appena vissuta. E il pensare a come è divertente la guida off-road, e la passione che anima i tanti sterratisti. Un altro universo da esplorare...
Un ringraziamento ad Aprilia, alla sua accoglienza, che parte dai bisogni primari (magnare e bere) a quelli istruttivi sul mezzo, sul percorso, a quelli di disponibilità di uomini e mezzi per realizzare il tutto. Gli uomini responsabili del progetto, sia di prodotto che di brand, sono li per noi. Li prendi mentre mangi un panino e gli racconti. Gli esponi i problemi avuti con la moto e i concessionari, lamentele e critiche, come se fossero i droghieri da cui si compra il pane e il salame per la merenda. Come se la nostra moto l'avessero costruita loro, direttamente. Questo rapporto è veramente bello: la casa che costruisce le nostre moto vuole rimanere in contatto con noi. Per me è una cosa nuova, che apprezzo moltissimo.
Lampeggi! Schwarz.
La voglia di provare la Caponord rally, la mia stessa moto con un'anima più
ruvida, meno elegante ma più robusta.
E poi il luogo scelto è meraviglioso, ne sono sicuro sin da prima della partenza.
Essa avviene sabato a mezzanotte e 45 da casa mia.
Mi involo in autostrada che mangio fino a parma, poi, anche se in macchina, mi godo la Cisa.
Dopo altri km e peripezie arrivo a Castelfalfi alle 4.30. Una coperta e un cuscino, e alle 6.00 l'alba.
Mi sveglio, fa freddo, e troppa adrenalina in corpo per la prova tanto sognata.
Mi aggiro come uno spettro vagabondo e disoccupato nella mattina risuonante dei canti degli uccelli.
Alle 7.20 ecco che arriva Beppe Gualini. Lo saluto, e gli do una mano a spostare le moto e a tirarle fuori
dal garage. E' il primo contatto con la Caponord rally. Questo vuol dire spostare da fermo la moto.
Come la mia anche questa, da fermo, induce rispetto per le dimensioni ed il peso. Già noto la costruzione
più robusta, i paracolpi fissati al telaio e quelli che proteggono il motore, il manubrio molto dimensionato, i robusti
paramani, le frecce dall'aspetto esile.
La pegaso.. è un giocattolino, si sposta facilmente.
Arrivano i meccanici e in un attimo spostano le moto nel parcheggio dove ho dormito, mentre mi infilo nella hall, avvisato da Beppe che la colazione era servita. Faccio una mezza strage mentre conosco Andrea, che si rivelerà il responsabile per il
Brand Adventure di casa Aprilia. Due chiacchiere in compagnia e la percezione di una passione uguale alla mia, e di un lavoro che non la scalfisce.
Seguo il briefing con attenzione e mi emoziono non poco a guardare il filmato di presentazione della Caponord.
I sogni di ogni viaggiatore motociclista sono espressi nella forma più coinvolgente.
Il briefing è breve e piacevolmente illustrato. Per la Pegaso viene mostrato il viaggio di Gattafoni e un profondo
brivido di piacere scorre lungo la schiena dei presenti quando si vede la scritta di un cartello sul passo più alto del mondo, quasi 5800 metri. Un sogno.
Due consigli di Beppe Gualini, tipo non frenare con l'anteriore quando si è in curva sullo sterrato, e stare attenti che i tassellati su strada non sono come su asfalto e via.
Il motore mi sembra più pronto e reattivo che sulla mia, il pignone da 16 rende il ricorso alla seconda marcia nelle svolte
più strette un'opzione trascurabile. La frenata mi sembra più potente, l'affondamento della forcella ridimensionato.
L'aderenza su asfalto dei tassellati è curiosa: cade in curva molto velocemente, rimanendo comunque stabile.
Una volta in curva aprendo il gas con forza la gomma posteriore perde aderenza in maniera molto progressiva.
La moto scivola leggermente e con progressione facilmente controllabile: basta pelare il gas e la moto riprende la traiettoria. Anche l'anteriore si scompone, ma in maniera coerente con il posteriore. La moto dà l'impressione di galleggiare, non quella di scivolare. Non è chiaramente il top su strada, ma è sicuramente più confortevole di quanto immaginassi. Per un viaggio 50% strada e 50% sterrati io la monterei, per ogni altra percentuale su strada più elevata terrei le Tourance.
Eccoci al tratto sterrato: quando ci sono questi giri di solito mi trovo sempre tra i più veloci. Sullo sterrato non ho mai avuto problemi a correre un po di più. Ma in questo caso Beppe va come un fulmine, altri due davanti a me corrono come i matti.
Sul dritto tiro gli ottanta, non è la prima volta, ma tenere questo ritmo in curva come si fa??
Sulla strada dritta la moto sbanda ma non più di tanto, i tassellati sono una cannonata. Ma su una curva come si fa? non posso mica puntare sulla coerenza dell'anteriore, in questo caso.
Alla prima sosta per ricompattare il gruppo chiedo a Beppe due consigli volanti. Mi dice: peso sul posteriore! è il posteriore quello che puoi controllare, l'anteriore su questi fondi non è cosa che puoi gestire tu. Stai in piedi e pesta sulla pedana esterna per chiudere la curva. Non usare il freno anteriore se non sul dritto e con molta attenzione. Marce alte: in questa moto hai una scuderia di cavalli, meglio una marcia alta altrimenti quando molli e dai il gas il posteriore sbanderebbe troppo. Riparto ed ecco un bel tornantino a destra in discesa: sulla mia sinistra un bel dirupo. Metto in pratica i consigli di Beppe ma non è che la moto vada da sola: sono io che devo gestirla. Devo lavorare molto muscolarmente, sebbene ora riesca a portare la moto con più facilità sono comunque una matricola dell'off-road.
Qui, curva dopo curva, devo disimparare a guidare la moto come ho sempre fatto. Non mi posso più fidare della tenuta dell'asfalto, scordarmi le pieghe gratta pedante, dimenticarmi le pinzate in ingresso curva. Tutto diverso. Difficile dopo tanti anni fatti in una certa maniera reimparare il tutto, ma se non lo faccio mi perdo gli altri... e allora via.
Ecco, ormai non mi siedo più, sto facendo tutto in piedi, la sella è fatta apposta, il manubrio è nelle mie mani, la moto, nelle svolte non troppo lente, è facile da portare e fa quello che dico io.
Ecco i passaggi più divertenti, con il paramani che sferza gli alberi, la moto che si prende buche, salti, che scoda, si anima... uno spettacolo. In una svolta stretta sento l'anteriore che si chiude troppo, lo riapro, lui torna di là... mi sembra di vedere una di quelle scene della Dakar che finiscono con l'anteriore che si chiude e la moto che disarciona il centauro. Apro istintivamente la manetta e tutto si riaggiusta. Nell'incerto tieni aperto diventa il mio motto, il fondo è solido, altro che sabbia nel deserto, e la moto si può controllare. Ecco un ultimo tratto su un sentierino, canne, alberi molto bassi che ci fanno da tunnel, le moto davanti a me che corrono e sollevano polvere e pezzi di terra.
Arriviamo in uno spiazzo sulla strada che riporta al parcheggio. Sono sudatissimo e provato, ma felicissimo.
E' bellissimo rimettere in discussione tutto.
Parcheggio la moto ammirato: ho fatto cose turche (per me) in fuoristrada, ma a parte le gomme e poco altro è la moto che mi fa divertire sul misto stretto sui passi alpini e le tormentate appenniniche. Che goduria...
Vado in bagno a cambiarmi, esco e mi godo la compagnia degli amici di Pegasocube.it, due chiacchiere sulla possibilità del sito della Caponord, e ancora impressa nella mente l'esperienza appena vissuta. E il pensare a come è divertente la guida off-road, e la passione che anima i tanti sterratisti. Un altro universo da esplorare...
Un ringraziamento ad Aprilia, alla sua accoglienza, che parte dai bisogni primari (magnare e bere) a quelli istruttivi sul mezzo, sul percorso, a quelli di disponibilità di uomini e mezzi per realizzare il tutto. Gli uomini responsabili del progetto, sia di prodotto che di brand, sono li per noi. Li prendi mentre mangi un panino e gli racconti. Gli esponi i problemi avuti con la moto e i concessionari, lamentele e critiche, come se fossero i droghieri da cui si compra il pane e il salame per la merenda. Come se la nostra moto l'avessero costruita loro, direttamente. Questo rapporto è veramente bello: la casa che costruisce le nostre moto vuole rimanere in contatto con noi. Per me è una cosa nuova, che apprezzo moltissimo.
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Alessandro Riccardi detto Schwarz
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Ma tu qualche cosa di normale la fai??

Lamps



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Grazie ai moderatori per il lavoro che fanno!
Aiutiamoli con un comportamento corretto.
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Era meglio quando si stava Beggio

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- Schwarz
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Ma Carlo! io ho già 29 anni!!! e ho scoperto una cosa certa della vita: che non sai mai cosa ti capita. E quindi una decisione che ho preso è quella di gustarmi tutto al 100%, per quanto dolore possa dare, anche nei rapporti con le persone. E quando passa un'occasione, di prenderla al volo. E se conosco una persona nuova, (un altra persona, ti rendi conto cosa vuol dire?) oppure una strada nuova, o semplicemente approfondire rapporti, situazioni, sapori... Perchè non sfruttare al massimo il tempo che abbiamo? se questo vuol dire uscire dal seminato amen, preferisco fare e pentirmi che non fare e rodermi su come avrebbe potuto essere! un abbraccio Ot.. 
Schwarz.

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Alessandro Riccardi detto Schwarz
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APPOGGIONE GALATTICO!!!In data 2003-04-22 21:20, Schwarz scrive:
Ma Carlo! io ho già 29 anni!!! e ho scoperto una cosa certa della vita: che non sai mai cosa ti capita. E quindi una decisione che ho preso è quella di gustarmi tutto al 100%, per quanto dolore possa dare, anche nei rapporti con le persone. E quando passa un'occasione, di prenderla al volo. E se conosco una persona nuova, (un altra persona, ti rendi conto cosa vuol dire?) oppure una strada nuova, o semplicemente approfondire rapporti, situazioni, sapori... Perchè non sfruttare al massimo il tempo che abbiamo? se questo vuol dire uscire dal seminato amen, preferisco fare e pentirmi che non fare e rodermi su come avrebbe potuto essere! un abbraccio Ot..
Schwarz.
CARPE DIEM!!!

Mandi!
Attila
CN Grigio Dust Marzo 2002
"black snaky"
Attila

CN Grigio Dust Marzo 2002
"black snaky"