Tuareg 600 Wind: Monoammortizzatore posteriore
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Re: Tuareg 600 Wind: Monoammortizzatore posteriore
Il buco l'ho già fatto:
mica sono un pazzo che prova ad aprirlo sotto pressione!
... ci tengo ai miei diti!
nella ricerca mi sono aiutato col catalogo della YSS che, a differenza di tanti altri,
permette di eseguire ricerche sulle misure e non solo sui modelli d'applicazione
e informa anche sulle misure degli attacchi
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Re: Tuareg 600 Wind: Monoammortizzatore posteriore
In realtà un ultimo tentativo potrei farlo,
invertendo la posizione dei leveraggi!
se avessero attacchi compatibili, tocca vede ,
potrei montare l'osso al telaio e le biellette (una Y in alluminio) al forcellone:
la distribuzione delle forze e la progressione dovrebbero restare invariate,
ma forse guadagnerei spazio
anche Aprilia ha fatto così progettando il Pegaso 650, del resto ...
solo che mi tocca smontare di nuovo tutto
che fanno 30°C e mia moglie manca poco che s'ingelosisce di quanto smanetto la cammella
invertendo la posizione dei leveraggi!
se avessero attacchi compatibili, tocca vede ,
potrei montare l'osso al telaio e le biellette (una Y in alluminio) al forcellone:
la distribuzione delle forze e la progressione dovrebbero restare invariate,
ma forse guadagnerei spazio
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Re: Tuareg 600 Wind: Monoammortizzatore posteriore
Fichissimo questo catalogo YSSfedro69 ha scritto: ↑venerdì 7 agosto 2020, 14:47Il buco l'ho già fatto:
mica sono un pazzo che prova ad aprirlo sotto pressione!
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Re: Tuareg 600 Wind: Monoammortizzatore posteriore
SIII!
le chiavi (come le ho decifrate) sono:
M = monoammortizzatore
R = uno di una coppia
E = ad emulsione
Z = pressurizzato
poi segue il diametro del corpo in base a quello del pistone:
302, 366, 456 = rispettivamente per i pistoni da 30, 36 e 45 mm
e la l'interasse in estensione in mm con la descrizione delle funzioni:
T = precarico molla
R = regolazione del rebound (freno in estensione)
L = regolazione della lunghezza complessiva
L'ultima parte del codice non l'ho ancora capita ma dovrebbe riguardare gli attacchi
Percui ho cercato MZ 366 o 456 - 380 e mi sono andato a vedere quali altre moto lì elencate avessero caratteristiche simili alla Tuareg
le chiavi (come le ho decifrate) sono:
M = monoammortizzatore
R = uno di una coppia
E = ad emulsione
Z = pressurizzato
poi segue il diametro del corpo in base a quello del pistone:
302, 366, 456 = rispettivamente per i pistoni da 30, 36 e 45 mm
e la l'interasse in estensione in mm con la descrizione delle funzioni:
T = precarico molla
R = regolazione del rebound (freno in estensione)
L = regolazione della lunghezza complessiva
L'ultima parte del codice non l'ho ancora capita ma dovrebbe riguardare gli attacchi
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Re: Tuareg 600 Wind: Monoammortizzatore posteriore
Riguardo il buco da fare non mi hai capito. Logico che la pressione la devi levare prima. Il forellino va fatto all'altezza del anello da togliere che si vede al minuto 4 e 5 del video di jamaica oppure qui dietro il silicone biancofedro69 ha scritto: ↑venerdì 7 agosto 2020, 14:47Il buco l'ho già fatto:
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Re: Tuareg 600 Wind: Monoammortizzatore posteriore
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Re: Tuareg 600 Wind: Monoammortizzatore posteriore
Eureka!
grazie al secondo foro e con un ragionevole numero di santi sono riuscito ad estrarre quel maledetto anello di tenuta!
e poi lì è stato un gioco ... scoprirne un altro!
utilizzato pare come ferma-corsa per il pacco lamellare ... molto curioso ...
Comunque sia:
ora ho smontato il tutto (poi le foto)
... e posso cominciare a cercare i ricambi
grazie al secondo foro e con un ragionevole numero di santi sono riuscito ad estrarre quel maledetto anello di tenuta!
e poi lì è stato un gioco ... scoprirne un altro!
utilizzato pare come ferma-corsa per il pacco lamellare ... molto curioso ...
Comunque sia:
ora ho smontato il tutto (poi le foto)
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Re: Tuareg 600 Wind: Monoammortizzatore posteriore
Ecco qui quasi tutte le componenti:
interessante che tutti e tre gli anelli di tenuta,
due interni e uno esterno a fermare il piattello inferiore per la molla,
abbiano esattamente le stesse dimensioni: genialata della SACHS!
Per informazione:
ho usato una punta da 2 mm per acciaio temprato e forato a mano libera:
il materiale non è poi così duro come credevo
... come dimostra il piccolo danno che ho fatto sul bordo per sollevare il tappo
(ultima foto, sulla sinistra)
qui poi in particolare
- il foro di decompressione centrato a 6 mm dal fondo per lasciar posto ad una valvola da 8 mm necessaria per ricaricare a lavoro finito
non sapevo a che altezza cominciasse il pistoncino o la vescica per l'azoto:
probabilmente avrei potuto tranquillamente forare ad 1 cm dal fondo,
devo prendere ancora due misure per saperlo con precisione.
- quello nuovo per liberare il gruppo delle guarnizioni centrato a 7 mm dal bordo per poter spingere l'anello senza danneggiare il gruppo o creare problemi di tenuta poi
- il gruppo delle guarnizioni cambiare il quale è il senso di tutto il lavoro,
ma che già so sarà difficilissimo da trovare in quelle dimensioni
Buffamente il piattello inferiore e l'O-Ring fra lui e il gruppo sono liberi di andare su e giù sulla stanga
cosa che mi sembra d'alcun senso compiuto ...
- le sedi dei due anelli con, in fondo e sfuocatissimo , il pistone di separazione vedrò in seguito di tirarlo fuori; non so ancora come .... forse col compressore e un ago per palloni
Manca il pistoncino che divide la camera d'aria dall'olio dato che è ancora nel corpo;interessante che tutti e tre gli anelli di tenuta,
due interni e uno esterno a fermare il piattello inferiore per la molla,
abbiano esattamente le stesse dimensioni: genialata della SACHS!
Per informazione:
ho usato una punta da 2 mm per acciaio temprato e forato a mano libera:
il materiale non è poi così duro come credevo
... come dimostra il piccolo danno che ho fatto sul bordo per sollevare il tappo
(ultima foto, sulla sinistra)
qui poi in particolare
- il foro di decompressione centrato a 6 mm dal fondo per lasciar posto ad una valvola da 8 mm necessaria per ricaricare a lavoro finito
non sapevo a che altezza cominciasse il pistoncino o la vescica per l'azoto:
probabilmente avrei potuto tranquillamente forare ad 1 cm dal fondo,
devo prendere ancora due misure per saperlo con precisione.
- quello nuovo per liberare il gruppo delle guarnizioni centrato a 7 mm dal bordo per poter spingere l'anello senza danneggiare il gruppo o creare problemi di tenuta poi
- il gruppo delle guarnizioni cambiare il quale è il senso di tutto il lavoro,
ma che già so sarà difficilissimo da trovare in quelle dimensioni
Buffamente il piattello inferiore e l'O-Ring fra lui e il gruppo sono liberi di andare su e giù sulla stanga
cosa che mi sembra d'alcun senso compiuto ...
- le sedi dei due anelli con, in fondo e sfuocatissimo , il pistone di separazione vedrò in seguito di tirarlo fuori; non so ancora come .... forse col compressore e un ago per palloni
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Re: Tuareg 600 Wind: Monoammortizzatore posteriore
Ma il gruppo lamellare dovè ?
Disassembla tutto così puoi vedere la tenuta idraulica sullo stelo e se la cromatura dello stelo è ancora buona
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Re: Tuareg 600 Wind: Monoammortizzatore posteriore
il pacco lamellare è in cima, ben imbullonato, dato che non l'ho ancora smontato.
La cromatura invece è andata per quasi 1 cm ad 1/3 della corsa ...
anche per questo ci vado così a cuor sereno:
questo è l'esemplare per imparare se e come fare
e anche dovesse rompersi davvero qualcosa non m'importerebbe.
Ma se fosse fattibile, e le incognite sono ancora diverse,
ne prenderei uno sgonfio o non più a tenuta ma meccanicamente a posto e rigenerei quello
(ne ho già uno a 20 € che tengo d'occhio )
... e lo stelo è il problema maggiore
avendo un diametro molto particolare: 11 e qualcosa mm contro i 12 o 14 correnti
cosa che mi creerà problemi a trovare il gruppo di guarnizione,
o mi farà cercare un'alternativa più moderna di diametro maggiore ... vedremo!
P.S.
cercando di svitare il dado che ferma il pacco lamellare, ho svitato tutta la stanga dall'attacco all'altro capo!
il risultato però è lo stesso:
il gruppo di tenuta si lascia sfilare e misurare, così che la ricerca possa davvero cominciare
La cromatura invece è andata per quasi 1 cm ad 1/3 della corsa ...
anche per questo ci vado così a cuor sereno:
questo è l'esemplare per imparare se e come fare
e anche dovesse rompersi davvero qualcosa non m'importerebbe.
Ma se fosse fattibile, e le incognite sono ancora diverse,
ne prenderei uno sgonfio o non più a tenuta ma meccanicamente a posto e rigenerei quello
(ne ho già uno a 20 € che tengo d'occhio )
... e lo stelo è il problema maggiore
avendo un diametro molto particolare: 11 e qualcosa mm contro i 12 o 14 correnti
cosa che mi creerà problemi a trovare il gruppo di guarnizione,
o mi farà cercare un'alternativa più moderna di diametro maggiore ... vedremo!
P.S.
cercando di svitare il dado che ferma il pacco lamellare, ho svitato tutta la stanga dall'attacco all'altro capo!
il risultato però è lo stesso:
il gruppo di tenuta si lascia sfilare e misurare, così che la ricerca possa davvero cominciare
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Re: Tuareg 600 Wind: Monoammortizzatore posteriore
Per quel che riguarda il rigenerare il mono originale, non si batte chiodo:
l'unico indirizzo di cui sono venuto a conoscenza è in Svizzera,
il lavoro costerebbe 200 Franchi, più spedizione e ritorno,
e toccherebbe pure sbrigarsi perché il Maestro va in pensione a breve
...
fortuna che da un anno cerco alternative all'originale!!
(che non comprendano il comprane uno nuovo della Wilber's: costa a seconda del modello fra 420 e 540 € )
Sto lavorando al mio candidato numero 1:
montato sulle Suzuki DR 650 della prima generazione, dal '90 al '95 cioè modelli dal SP41 al SP45,
che presenta lo stesso interasse di 380 mm,
attacchi simili con viti M10 e cmq compatibili (più largo di 2.5 mm alla forchetta inferiore, più stretto di 4.5 mm all'attacco superiore)
ed economico:
ne ho preso un esemplare sigillato (SP41-SP43, dal '90 al '93) a meno di 20€
e uno più moderno e revisionabile (SP44-SP45, dal '94 al '95) a meno di 40 €
entrambi in pressione e stagni.
Gli esperimenti li faccio chiaramente con quello più vecchio e sono quasi finiti
originariamente c'è un gradino alla forca inferiore che sbatte contro l'osso dei leveraggi:
che mi aveva quasi convinto a limare la biella doppia per evitare il contatto .... cretino io!
è naturalmente molto più facile e sicuro limare quel cavolo di spigolo!
e altrettanto effettivo:
ora ci sta!
Ma come si vede potrebbe esserci ancora un piccolo conflitto con la base della molla:
nei prox giorni lo monto e constato, ma nel caso ho già una soluzione
la forca è separata dalla sede del tampone di fine-corsa,
che funziona anche da appoggio alla molla,
così che inserire una bussola da 5-8 mm per guadagnar luce non è un vero problema.
Neanche l'accorciare così la corsa dell'ammo stesso lo è:
questa è infatti di un cm buono più lunga del "necessario" in origine
l'unico indirizzo di cui sono venuto a conoscenza è in Svizzera,
il lavoro costerebbe 200 Franchi, più spedizione e ritorno,
e toccherebbe pure sbrigarsi perché il Maestro va in pensione a breve
...
fortuna che da un anno cerco alternative all'originale!!
(che non comprendano il comprane uno nuovo della Wilber's: costa a seconda del modello fra 420 e 540 € )
Sto lavorando al mio candidato numero 1:
montato sulle Suzuki DR 650 della prima generazione, dal '90 al '95 cioè modelli dal SP41 al SP45,
che presenta lo stesso interasse di 380 mm,
attacchi simili con viti M10 e cmq compatibili (più largo di 2.5 mm alla forchetta inferiore, più stretto di 4.5 mm all'attacco superiore)
ed economico:
ne ho preso un esemplare sigillato (SP41-SP43, dal '90 al '93) a meno di 20€
e uno più moderno e revisionabile (SP44-SP45, dal '94 al '95) a meno di 40 €
entrambi in pressione e stagni.
Gli esperimenti li faccio chiaramente con quello più vecchio e sono quasi finiti
originariamente c'è un gradino alla forca inferiore che sbatte contro l'osso dei leveraggi:
che mi aveva quasi convinto a limare la biella doppia per evitare il contatto .... cretino io!
è naturalmente molto più facile e sicuro limare quel cavolo di spigolo!
e altrettanto effettivo:
ora ci sta!
Ma come si vede potrebbe esserci ancora un piccolo conflitto con la base della molla:
nei prox giorni lo monto e constato, ma nel caso ho già una soluzione
la forca è separata dalla sede del tampone di fine-corsa,
che funziona anche da appoggio alla molla,
così che inserire una bussola da 5-8 mm per guadagnar luce non è un vero problema.
Neanche l'accorciare così la corsa dell'ammo stesso lo è:
questa è infatti di un cm buono più lunga del "necessario" in origine
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Re: Tuareg 600 Wind: Monoammortizzatore posteriore
Se riuscirai nell'intento, come penso, sarà una valida alternativa all'originale non rigenerabile.
Ottimo
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Re: Tuareg 600 Wind: Monoammortizzatore posteriore
Fatta una prima prova:
devo alzare la sede della molla, che così com'è sbatte sull'osso
... cercherò di vedere di quanto, ma ad occhio si tratta davvero di mm
Per la DR 650 dal '90 al '95 c'era anche un ammo della White Power:
comincio ad essere sicuro sia quello di cui ho letto un paio di Tuareg siano state dotate
ne trovassi uno!
devo alzare la sede della molla, che così com'è sbatte sull'osso
... cercherò di vedere di quanto, ma ad occhio si tratta davvero di mm
Per la DR 650 dal '90 al '95 c'era anche un ammo della White Power:
comincio ad essere sicuro sia quello di cui ho letto un paio di Tuareg siano state dotate
ne trovassi uno!
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Re: Tuareg 600 Wind: Monoammortizzatore posteriore
Non ne hanno più ??fedro69 ha scritto: ↑mercoledì 16 dicembre 2020, 14:56Fatta una prima prova:
devo alzare la sede della molla, che così com'è sbatte sull'osso
... cercherò di vedere di quanto, ma ad occhio si tratta davvero di mm
Per la DR 650 dal '90 al '95 c'era anche un ammo della White Power:
DR-650-Federbein-White-Power-Suzuki-SP41-45-Bj.jpg
comincio ad essere sicuro sia quello di cui ho letto un paio di Tuareg siano state dotate
ne trovassi uno!
https://picclick.de/DR-650-Federbein-Wh ... 16522.html
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Re: Tuareg 600 Wind: Monoammortizzatore posteriore
da quell'annuncio ho preso la foto postata qui.
...
ma sono giovane e ho tempo per cercarne un altro!
cmq montandolo con la molla, ancorché rialzata di 5 mm che sembrano bastare ,
è saltato fuori un altro intoppo:
quella "linguetta" alla base della forca
impedisce all'osso d'inclinarsi alla bisogna per venir imbullonato sulla biella singola
Proverò ad eliminarla,
altrimenti non vedo altre soluzioni allo snellire l'osso stesso ...
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