Per come e' fatta la PS non sembra fattibile cambiare pedane e cavalletto.
Sono montati in un blocco unico, quindi togliendo le pedane si toglie anche il cavalletto e non mi risulta esistere alcun componente after market dedicato alla nostra moto. (Fedro lo saprebbe di sicuro

).
Quindi, a meno di non trovare qualcuno che costruisca i pezzi ex-novo, non si può fare nulla.
L'unico modo per aumentare la luce a terra è rialzare il posteriore, o col metodo grossolano di mettere il precarico al max, oppure modificando i leveraggi del mono (c'è una discussione a riguardo).
Se posso dire la mia sul grattare o non grattare pedane e quant'altro, la differenza sostanziale sta nello stile di piega. Piegando ginocchio fuori o addirittura spostando il corpo (come nelle foto di sgaggio), risulta più difficile toccare, perchè l'assetto della moto viene meno influenzato dal peso del pilota, il mono e' meno compresso, l'angolo di inclinazione più ridotto a parità di velocità di pecorrenza.
Piegando alla Peg81, con la mole di Peg81, e' probabile che la luce a terra sia più ridotta, il mono è compresso, e l'angolo di piega viene "artificiosamente" aumentato perchè lo stile piede fuori causa proprio un aumento forzato dell'angolo di piega.
Tutte le riviste e i siti su cui compaiono articoli sul PS, parlano della facilità di toccare le pedane e univocamente danno come stile adatto alla moto il ginocchio fuori, sconsigliando il piede fuori. E non e' l'unica moto per la quale vengono fatte queste considerazioni.
Esempi illustri sono la Hypermotard e la Dorsoduro, per le quali viene consigliato uno stile da stradale, per avere un comportamento più sincero in piega ed evitare di toccare le pedane a terra.
Infine, per Carver: e' verissimo che strusciare parti metalliche a terra e' pericoloso, e infatti Peg si è spalmato in seguito all'aggancio del cavalletto su un'asperità del terreno. Ma che ci vogliamo fare.... so' ragazzi.....
Dimenticavo: sabato scorso, nel giro di consolazione sulle Piccole Dolomiti che ho fatto con Mesmat e Danniel, ho chiuso la gomma anteriore sul lato destro, mentre alla posteriore mancano ancora 2 cm e non ho mai assolutamente toccato le pedane.
Ora, secondo Danniel, questo dipende dal mio "stile" nell'affrontare le pieghe: stacco con il solo freno anteriore e poi mi butto nella piega ritardando l'inserimento. Lui invece disegna una traiettoria leggermente più tonda e si aiuta con il freno posteriore regolarmente per chiudere la curva. Questo per dire che le variabili in gioco sono moltissime, e che lo stile di guida influenza enormemente le risposte della ciclistica, e spesso non ce ne rendiamo conto. A me viene difficile cambiare stile ma so che se con i mio stile ho raggiunto senza accorgermene il limite della gomma anteriore, devo necessariamente imparare qualcosa di nuovo se voglio sfruttare meglio le ciclistica.
O no?
