
Posizionamento regolatore FH012.
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- NIUBBO
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Re: Posizionamento regolatore FH012.
Scusate l'intrusione, ma sono nuovo del Forum e di Caponord, come mai cambiate la posizione del regolatore o modello addirittura? il precedente proprirtario lo ha appena sostituito sulla mia, con uno originale... 

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Re: Posizionamento regolatore FH012.
L'originale è una ciofeca... dura finchè dura.... ( a me 70000km) lo si sposta per metterlo una posizione piu' arieggiata visto che è il calore uno dei reponsabili della prematura dipartita di questo componente. Lo si cambia con quello a mosfet per non pensarci piu', perchè piu' affidabile!HayAbusivo ha scritto:Scusate l'intrusione, ma sono nuovo del Forum e di Caponord, come mai cambiate la posizione del regolatore o modello addirittura? il precedente proprirtario lo ha appena sostituito sulla mia, con uno originale...
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- NIUBBO
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Re: Posizionamento regolatore FH012.
Capito...anche se 70000 non mi sembrano pochi...ma la mia ne ha 30000...andydj31 ha scritto: L'originale è una ciofeca... dura finchè dura.... ( a me 70000km) lo si sposta per metterlo una posizione piu' arieggiata visto che è il calore uno dei reponsabili della prematura dipartita di questo componente. Lo si cambia con quello a mosfet per non pensarci piu', perchè piu' affidabile!

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Re: Posizionamento regolatore FH012.
i km sono relativi, io in 80 e rotti mila ne ho fatti fuori 2 e mezzo.....uno regge l'anima per denti.....
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Re: Posizionamento regolatore FH012.
Volevo dire che hai seguito la discussione sui cuscinetti, sulla quale mi pare di capire che Ale11 volesse il tuo pensiero.. non ho fatto caso se tu avessi risposto in quella sede, per cui ho mutuato semplicemente la nota frase "se lo conosci... lo eviti".plurimus ha scritto:moma non ho capito..........![]()
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- NIUBBO
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Re: Posizionamento regolatore FH012.
Certo, l'inverno scorso ho bruciato quello dell' altra moto a 78000, ed eravamo in Germania, non ti dico le eresie, ma se ne esiste un modello più resistente...meglio procurarselo e preparare i cablaggi...Ale11 ha scritto:i km sono relativi, io in 80 e rotti mila ne ho fatti fuori 2 e mezzo.....uno regge l'anima per denti.....
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Re: Posizionamento regolatore FH012.
haaaaaa.....Moma ha scritto:Volevo dire che hai seguito la discussione sui cuscinetti, sulla quale mi pare di capire che Ale11 volesse il tuo pensiero.. non ho fatto caso se tu avessi risposto in quella sede, per cui ho mutuato semplicemente la nota frase "se lo conosci... lo eviti".plurimus ha scritto:moma non ho capito..........![]()
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Re: Posizionamento regolatore FH012.
Ho misurato la temperatura del regolatore"montato nella posizione originale"dopo un giro di qualche decina di km in città.
La temperatura del regolatore è di circa 50-60 gradi che non è poco !!.....
Ho la sensazzione che la posizione originale faccia un pò schifo,in quella posizione arriva tutto il calore del motore-scarcico posteriore.......
Mi piacerebbe spostarlo sotto la moto,per vedere la differenza di riscaldamento !!
La temperatura del regolatore è di circa 50-60 gradi che non è poco !!.....
Ho la sensazzione che la posizione originale faccia un pò schifo,in quella posizione arriva tutto il calore del motore-scarcico posteriore.......
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CapoNord bianco 08'
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Re: Posizionamento regolatore FH012.
Io l'ho testato la scorsa estate in condizioni di temperature esterne quasi africane e non credo che la posizione conti in maniera determinante.... 


- Framoro
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Re: Posizionamento regolatore FH012.
Quindi dici che il regolatore scalda anche in posizione fresca???
A pensarci bene il regolatore funziona in modo dissipativo.....quindi che sia a SCR o Mosfet....lui deve dissipare comunque l'energia dell'alternatore,per stabilizzarla a 14,4..Per assurdo quello a Mosfet,avendo la ressistenza interna più bassa ,dovrebbe far scaldare di piu l'alternatore e i fili di collegamento trifase
A pensarci bene il regolatore funziona in modo dissipativo.....quindi che sia a SCR o Mosfet....lui deve dissipare comunque l'energia dell'alternatore,per stabilizzarla a 14,4..Per assurdo quello a Mosfet,avendo la ressistenza interna più bassa ,dovrebbe far scaldare di piu l'alternatore e i fili di collegamento trifase

CapoNord bianco 08'
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Re: Posizionamento regolatore FH012.
adesso avro tutti addosso ma qualcuno mi puo spiegare per filo e per segno a cosa serve il regolatore di tensione maggiorato?









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Re: Posizionamento regolatore FH012.
adesso ti fanno a strisce
voglio proprio gustarmi la scena
ho scritto solo per essere avvisato quando lo faranno


voglio proprio gustarmi la scena




ho scritto solo per essere avvisato quando lo faranno



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Re: Posizionamento regolatore FH012.
Io invece spero che non risponda nessuno, bisogna smetterla di fare ogni volta le stesse domande.... 


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Re: Posizionamento regolatore FH012.
scusate ho trovato tutto fate finta di non aver letto niente







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Re: Posizionamento regolatore FH012.
Ecco, dopo le varie proposte di posizionamento del regolatore Mosfet americano, ne propongo una io che, come qualunque soluzione ha vantaggi e svantaggi.
Di questa io ho apprezzato i vantaggi che sono:
1) reversibilità della modifica: nessuna parte originale della moto ha subíto alterazioni.
2) assoluto riparo dall'umidità: la posizione prescelta è tra le più protette in assoluto.
3) relativa vicinanza alla batteria: i cavi di collegamento, pur allungati, lo sono stati di poco.
4) spazio occupato: ridotti inconvenienti da questo punto di vista.
5) posizione che non necessita della presenza di accessori aftermarket.
6) E' facile scollegarlo elettricamente lasciandolo al suo posto. La presenza del vano attrezzi
permette di collegare un'altro regolatore in posizione provvisoria nel sottosella, senza
bisogno di operazioni di smontaggio: ciò si traduce in un innegabile vantaggio operativo in
situazioni di emergenza.
Gli svantaggi possono sostanzialmente essere invece questi:
1) scarsa ventilazione della zona di montaggio (ma si sà però che il mosfet scalda poco).
2) scarsa accessibilità al componente in caso di necessità di sostituirlo.
(ma abbiamo detto che questo non occorre in situazioni di emergenza e speriamo comunque non serva di frequente).
Ed ora ecco la rapida carrellata delle operazioni svolte per modifica:
Ho realizzato una piastra in alluminio da 3 mm per il supporto del mosfet verniciata con apposito fondo e poi con nero opaco.
In evidenza gli angoli superiori stondati in maniera concava in modo da corrispondere ai rilievi circolari dei due fori presenti sulla lamiera portante del codone.
La piastra stessa, ha due fori per il fissaggio del regolatore mosfet svasati su un lato per ospitare le teste delle due viti inox (1), e un terzo foro al centro, che consente l'ancoraggio dell'assieme alla moto. Su tale foro, dal lato opposto della piastra, è stata ricavata, una sede esagonale per un piccolo bullone inox da 5 mm (2).
Ecco alcune immagini relative agli elementi di montaggio del mosfet, la foto 3 mostra due viste dell'assieme piastra/mosfet assemblato.
La foto 4 invece evidenzia dall'alto il montaggio del regolatore nella zona del codone della moto.
Di seguito le viste posteriori ( foto 5, 6,7 e 8 ) che sottolineano come parte del mosfet occupi il vano gruppo ottico posteriore per un terzo abbondante della sua lunghezza.
In particolare il diaframma in plastica che costituisce la parete di fondo del vano attrezzi, si inserisce tra due alette di raffreddamento del componente.
Nella foto 9 il cablaggio già completo di fusibile maxi è pronto per essere montato.
Il dettaglio riguarda il collegamento tra il cavo del fusibilone e lo spezzone di cavo fornito nel kit mosfet, ottenuta tramite una giunzione metallica (anch'essa presente nel kit americano e saldata a stagno con le estremità dei due cavi)
L'altro cavo (10) è invece quello che preleva la trifase dall'alternatore: noterete la presenza all'estremità del famigerato connettore marrone: inizialmente ho deciso per il suo mantenimento, poi, in base a successivi sviluppi ho capito che è meglio eliminarlo perchè prima o poi ti tradisce (se ne parla qui).
Infine la vista d'insieme del collocamento del mosfet nel codone con i collegamenti elettrici (foto 11).
Il vano portaoggetti rimane perfettamente accessibile ed utilizzabile in quanto il cablaggio è collocato nella parte alta, appena sotto la serratura e completamente coperto dal guscio in plastica del codone che sostiene la sella.
N.B.: Ho naturalmente effettuato il raddoppio della messa a terra con un cavo di generosa sezione collegato tra il negativo della batteria ed il foro filettato sul lato SX del cilindro posteriore.
Di questa io ho apprezzato i vantaggi che sono:
1) reversibilità della modifica: nessuna parte originale della moto ha subíto alterazioni.
2) assoluto riparo dall'umidità: la posizione prescelta è tra le più protette in assoluto.
3) relativa vicinanza alla batteria: i cavi di collegamento, pur allungati, lo sono stati di poco.
4) spazio occupato: ridotti inconvenienti da questo punto di vista.
5) posizione che non necessita della presenza di accessori aftermarket.
6) E' facile scollegarlo elettricamente lasciandolo al suo posto. La presenza del vano attrezzi
permette di collegare un'altro regolatore in posizione provvisoria nel sottosella, senza
bisogno di operazioni di smontaggio: ciò si traduce in un innegabile vantaggio operativo in
situazioni di emergenza.
Gli svantaggi possono sostanzialmente essere invece questi:
1) scarsa ventilazione della zona di montaggio (ma si sà però che il mosfet scalda poco).
2) scarsa accessibilità al componente in caso di necessità di sostituirlo.
(ma abbiamo detto che questo non occorre in situazioni di emergenza e speriamo comunque non serva di frequente).
Ed ora ecco la rapida carrellata delle operazioni svolte per modifica:
Ho realizzato una piastra in alluminio da 3 mm per il supporto del mosfet verniciata con apposito fondo e poi con nero opaco.
In evidenza gli angoli superiori stondati in maniera concava in modo da corrispondere ai rilievi circolari dei due fori presenti sulla lamiera portante del codone.
La piastra stessa, ha due fori per il fissaggio del regolatore mosfet svasati su un lato per ospitare le teste delle due viti inox (1), e un terzo foro al centro, che consente l'ancoraggio dell'assieme alla moto. Su tale foro, dal lato opposto della piastra, è stata ricavata, una sede esagonale per un piccolo bullone inox da 5 mm (2).
Ecco alcune immagini relative agli elementi di montaggio del mosfet, la foto 3 mostra due viste dell'assieme piastra/mosfet assemblato.
La foto 4 invece evidenzia dall'alto il montaggio del regolatore nella zona del codone della moto.
Di seguito le viste posteriori ( foto 5, 6,7 e 8 ) che sottolineano come parte del mosfet occupi il vano gruppo ottico posteriore per un terzo abbondante della sua lunghezza.
In particolare il diaframma in plastica che costituisce la parete di fondo del vano attrezzi, si inserisce tra due alette di raffreddamento del componente.
Nella foto 9 il cablaggio già completo di fusibile maxi è pronto per essere montato.
Il dettaglio riguarda il collegamento tra il cavo del fusibilone e lo spezzone di cavo fornito nel kit mosfet, ottenuta tramite una giunzione metallica (anch'essa presente nel kit americano e saldata a stagno con le estremità dei due cavi)
L'altro cavo (10) è invece quello che preleva la trifase dall'alternatore: noterete la presenza all'estremità del famigerato connettore marrone: inizialmente ho deciso per il suo mantenimento, poi, in base a successivi sviluppi ho capito che è meglio eliminarlo perchè prima o poi ti tradisce (se ne parla qui).
Infine la vista d'insieme del collocamento del mosfet nel codone con i collegamenti elettrici (foto 11).
Il vano portaoggetti rimane perfettamente accessibile ed utilizzabile in quanto il cablaggio è collocato nella parte alta, appena sotto la serratura e completamente coperto dal guscio in plastica del codone che sostiene la sella.
N.B.: Ho naturalmente effettuato il raddoppio della messa a terra con un cavo di generosa sezione collegato tra il negativo della batteria ed il foro filettato sul lato SX del cilindro posteriore.
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Ultima modifica di OnlyVu il mercoledì 17 febbraio 2021, 16:27, modificato 7 volte in totale.
