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Re: Consumi di corrente a vuoto
Non esagerare che mi emoziono 
  
  
 
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Re: Consumi di corrente a vuoto
Ma lo sanno tutti, no, che le variazioni di pressione si propagano più velocemente delle variazioni di temperature... Che cacchio... 
 
Caiman, procedi con la sezione dedicata...
 
Quanto mi piacerebbe aprire un motore insieme a te, Futuromane...
  
  
  
  
			
			
									
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Re: Consumi di corrente a vuoto
Spulciare 900 e passa messaggi non sara' facile!giamaica75 ha scritto:Ma lo sanno tutti, no, che le variazioni di pressione si propagano più velocemente delle variazioni di temperature... Che cacchio...![]()
Caiman, procedi con la sezione dedicata...![]()
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Re: Consumi di corrente a vuoto
giamaica75 ha scritto:Ma lo sanno tutti, no, che le variazioni di pressione si propagano più velocemente delle variazioni di temperature... Che cacchio...![]()
Caiman, procedi con la sezione dedicata...![]()
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Quando vuoi!!!
In questi giorni cercando di mettere ordine in una vecchia libreria dove tengo i miei vecchi appunti, mi è capitato in mano il diario del 2004 dove tengo segnato tutte le modifiche e i dati dei motori revisionati in quell'anno, che dire..... 5 motori tra fatti dal nuovo e 23 revisionati del F3F di cui abbiamo vinto 3 campionati su 3 e 20 revisioni del 156 superturismo, quasi 1 a settimana e gli anni precedenti erano pure peggio
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Re: Consumi di corrente a vuoto
Ti fai un giretto qui in Norvegia, Futuromane? Ti ospito io... 
 
Magari insegni qualcosa a quell'inetto cui portavo la moto (prima di scoprire il forum
 e mandarlo a cagare... 
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Re: Consumi di corrente a vuoto
giamaica75 ha scritto:Ti fai un giretto qui in Norvegia, Futuromane? Ti ospito io...![]()
Magari insegni qualcosa a quell'inetto cui portavo la moto (prima di scoprire il forume mandarlo a cagare...
)
Di sicuro la Norvegia e zone limitrofe, magari con una capatina a Caponord, rientrano nei miei sogni, ma ho paura che rimarrranno sogni
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Re: Consumi di corrente a vuoto
Un puntello sull'Elba ce l'hai sicuro 
			
			
									
									
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Re: Consumi di corrente a vuoto
fedro69 ha scritto:Un puntello sull'Elba ce l'hai sicuro
Questa non l'ho capita..... a chi è rivolta???
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Re: Consumi di corrente a vuoto
a te:
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Re: Consumi di corrente a vuoto
Un indicatore di pressione assente è presente su tutti i motori, non corri il rischio di fondere alcunchè;Futuromane ha scritto:Un posto per mettere la sonda potrebbe essere il tappo di scolo del motore.
Per quanto riguarda la temperatura e la pressione dell'olio vorrei segnalarti che le bronzine sono distaccate dai perni dell'albero motore da un film di olio, e fin qui penso che ci sei.
Questo film rimane tra bronzina e perno grazie alla pressione dell'olio che lo mantiene stabile, se l'olio è freddo ci sarà un po meno fuga e la pressione sarà leggermente più alta, grazie anche a una valvola di sovrapressione presente nella pompa. se l'olio è caldo aumenterà leggermente la fuga e la pressione si abbasserà un po, ma sempre restando dentro un certo renge anche con l'olio bollente.
Qundi la pressione ti evidenzia anche se indirettamente, anche la temperatura.
Se il filtro dell'olio si intasa per un qualsiasi problema la pressione ti avvisa subito, la temperatura ti avvisa quando sei già fermo col motore fuso.
Se giochi superiori alla norma sulle bronzine, o sui lobi della pompa, o alla valvola di sovrapressione, ti aumentano le fughe, la pressione ti avvisa, la temperatura no.
La temperatura dell'olio è importante rilevarla in particolar modo sulle auto in gara, per il seguente motivo: chiaramente l'olio caldo è più fluido, qundi diminuisce l'attrito e il carico della pompa e il motore gira più libero, quindi in gara si tende a coprire in parte il radiatore dell'olio per mantenere una temperatura stabile sui 100° / 120°
Su un motore stradale ritengo che sia superfluo
a parte questo il velo di lubrificante su di una qualsivoglia superficie non è tenuto dalla pressione, la pressione è una grandezza fisica , una forza ortogonale che agisce su di una superficie e la sua area, nel caso di liquidi segue la legge di Pascal e nulla dice sulla capacità di un liquido di aderire ad una superficie
Nel caso da te citato entrano in gioco altre dinamiche: una è la tensione superficiale di un liquido: γ espressa in Newton su metri (N/m) energia di legame sull'interfaccia tra un corpo continuo e un materiale di un'altra natura, come olio su acciaio, e un altra sono i legami polari tra molecole differenti. Non vorrei entrare troppo nel tecnico, e di conseguenza annoiare: se a qualcuno interessa un trattato sugli olii lubrificanti posso pubblicarlo come gia fatto in passato su altri forum tematici.
Molto ci sarebbe da scrivere sulla fluidità che è una grandezza reciproca alla viscosità e al suo variare in funzione della temperatura, che non è lineare ed è anche in funzione dello sforzo di taglio applicato, ma anche lì siamo in campi piuttosto ostici per chi non abbia studiato la fluidodinamica. In ogni caso il potere lubrificante di un olio non è in funzione diretta della sua fluidità, come si sarebbe portati a credere ad un prima intuitiva analisi
La temperatura è una grandezza assoluta che condiziona tutto il resto, questo non per fare il saccente o l'arrogante, ma per chiarire il comportamento di un agente così importante come l'olio lubrificante per un motore a scoppio: in funzione diretta della temperatura dipendono pressione, tensione superficiale, forza dei legami molecolari e solo in certo campo ottimale di temperatura che l'olio lubrificante può svolgere al meglio la sua funzione primaria che è diminuire l'attrito tra le parti in movimento.
Sebbene i miei studi sugli olii lubrificanti siano molto datati e oggigiorno le scoperte che facemmo farebbero sorridere gli esperti attuali il comportamento basilare di un olio lubrificante non è mutato.
Giusto per piccolo chiarimento ed informazione.
La teoria è quando si sa tutto ma non funziona niente. La pratica è quando funziona tutto ma non si sa il perché. In ogni caso si finisce sempre con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perché
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Re: Consumi di corrente a vuoto
fedro69 ha scritto:a te:
vivo ad Amburgo e t'offrivo accoglienza sulla via della Norvegia![]()
(L'Elba è il fiume principale che passa per Amburgo)
Se poi ci vai e non passi da qui poco male:
significa solo che ti taglio le gomme alla prima occasione!
Leggendo Elba ho pensato alla nostra isola, comunque terrò presente il tuo invito
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Re: Consumi di corrente a vuoto
Vedo che sei molto preparato sulla fluidodinamica, ma tutto quello che dici ha un valore su altri campi, dove la lubrificazione avviene in modo centrifugo, o per caduta, ecc. ecc.Lupo motociclista ha scritto:Un indicatore di pressione assente è presente su tutti i motori, non corri il rischio di fondere alcunchè;Futuromane ha scritto:Un posto per mettere la sonda potrebbe essere il tappo di scolo del motore.
Per quanto riguarda la temperatura e la pressione dell'olio vorrei segnalarti che le bronzine sono distaccate dai perni dell'albero motore da un film di olio, e fin qui penso che ci sei.
Questo film rimane tra bronzina e perno grazie alla pressione dell'olio che lo mantiene stabile, se l'olio è freddo ci sarà un po meno fuga e la pressione sarà leggermente più alta, grazie anche a una valvola di sovrapressione presente nella pompa. se l'olio è caldo aumenterà leggermente la fuga e la pressione si abbasserà un po, ma sempre restando dentro un certo renge anche con l'olio bollente.
Qundi la pressione ti evidenzia anche se indirettamente, anche la temperatura.
Se il filtro dell'olio si intasa per un qualsiasi problema la pressione ti avvisa subito, la temperatura ti avvisa quando sei già fermo col motore fuso.
Se giochi superiori alla norma sulle bronzine, o sui lobi della pompa, o alla valvola di sovrapressione, ti aumentano le fughe, la pressione ti avvisa, la temperatura no.
La temperatura dell'olio è importante rilevarla in particolar modo sulle auto in gara, per il seguente motivo: chiaramente l'olio caldo è più fluido, qundi diminuisce l'attrito e il carico della pompa e il motore gira più libero, quindi in gara si tende a coprire in parte il radiatore dell'olio per mantenere una temperatura stabile sui 100° / 120°
Su un motore stradale ritengo che sia superfluo
a parte questo il velo di lubrificante su di una qualsivoglia superficie non è tenuto dalla pressione, la pressione è una grandezza fisica , una forza ortogonale che agisce su di una superficie e la sua area, nel caso di liquidi segue la legge di Pascal e nulla dice sulla capacità di un liquido di aderire ad una superficie
Nel caso da te citato entrano in gioco altre dinamiche: una è la tensione superficiale di un liquido: γ espressa in Newton su metri (N/m) energia di legame sull'interfaccia tra un corpo continuo e un materiale di un'altra natura, come olio su acciaio, e un altra sono i legami polari tra molecole differenti. Non vorrei entrare troppo nel tecnico, e di conseguenza annoiare: se a qualcuno interessa un trattato sugli olii lubrificanti posso pubblicarlo come gia fatto in passato su altri forum tematici.
Molto ci sarebbe da scrivere sulla fluidità che è una grandezza reciproca alla viscosità e al suo variare in funzione della temperatura, che non è lineare ed è anche in funzione dello sforzo di taglio applicato, ma anche lì siamo in campi piuttosto ostici per chi non abbia studiato la fluidodinamica. In ogni caso il potere lubrificante di un olio non è in funzione diretta della sua fluidità, come si sarebbe portati a credere ad un prima intuitiva analisi
La temperatura è una grandezza assoluta che condiziona tutto il resto, questo non per fare il saccente o l'arrogante, ma per chiarire il comportamento di un agente così importante come l'olio lubrificante per un motore a scoppio: in funzione diretta della temperatura dipendono pressione, tensione superficiale, forza dei legami molecolari e solo in certo campo ottimale di temperatura che l'olio lubrificante può svolgere al meglio la sua funzione primaria che è diminuire l'attrito tra le parti in movimento.
Sebbene i miei studi sugli olii lubrificanti siano molto datati e oggigiorno le scoperte che facemmo farebbero sorridere gli esperti attuali il comportamento basilare di un olio lubrificante non è mutato.
Giusto per piccolo chiarimento ed informazione.
In un motore la cosa è un po diversa.
Se una bronzina, sfiorasse per qualche secondo il perno su cui ci gira con i carichi che ci sono sul pistone al momento dello scoppio della miscela, fonderebbe all'istante.
Tra bronzina è perno dell'albero motore ci deve essere un gioco pari a 1 centesimo per mm di diametro del perno stesso, (esempio: un perno da 50 mm di diametro, deve avere un gioco di 0,05 mm) questo gioco viene riepito dall'olio in pressione, mantenendo sempre NON a contatto le superfici metalliche.
Nel momento in cui per vari motivi la pressione scende sotto a 1 / 1,5 bar (la spia si accande di solito a 0,8 bar) potrebbe non essere più sufficiente a mantenere distaccati i materiali pernobronzina, i quali entrando in contatto, il materiale tenero della bronzina si attaccherebbe immediatamente all'acciaio del perno, scatenando la fusione.
Posso farti un esempio pratico
Nei primi anni che si correva con la 145 di gruppo N, capitava che solo in certi circuiti (fra cui Monza) si fondevano più motori, mentre in altri circuiti non succedeva.
Facendo le relative indagini con la telemetria sul motore, si vedeva che in alcune gicane, la pressione dell'olio calava.
Siamo riusciti a vedere che lo sbattimento veloce destra sinistra faceva si che il pescante della pompa riuscisse ad aspirare qualche bolla di aria, frazioni di secondo, che però era sufficiente a permettere il contatto dei materiali ferrosi, il problema è stato risolto facendo un pozzetto all'interno della coppa in modo che il pescante non potesse più rimanere senza olio.
La temperatura alta o bassa non ti crea dei grossi problemi immediati, la pressione assolutamente SI
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Re: Consumi di corrente a vuoto
Mi correggo: Lupo E Futuromane sono entrambi pericolosi...  
			
			
									
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Re: Consumi di corrente a vuoto
No, ha valore in assoluto, la fisica dei fluidi non cambia, quale sia l'ambiente i cui si opera.Vedo che sei molto preparato sulla fluidodinamica, ma tutto quello che dici ha un valore su altri campi, dove la lubrificazione avviene in modo centrifugo, o per caduta, ecc. ecc.
In un motore la cosa è un po diversa.
...omissis...
Non vorrei iniziare una sterile polemica, ma non è questioni di giochi, bielle o qualsivoglia accrocchio,
esistono delle leggi della fisica e della chimica a cui TUTTI il liquidi obbediscono. Il resto può essere interessante, sicuramente hai molta esperienza in campo e le cose che scrivi sono assai interessanti, ma non mutano le leggi della fisica.
In ogni caso le ricerche che facemmo alla Istituto di impianti della facoltà di Chimica sugli olii lubricanti erano proprio mirate all'uso di lubrificanti nei motori a scoppio, nella fattispecie un motore d'auto a 4 tempi, sulle condizioni d'uso, utilizzo e soprattutto durata.
L'Istituto manco esiste più, il professore pure, le ricerche insabbiate perchè i risultati dimostravano che un olio lubrificante può continuare ad essere usato per un tempo lunghissimo e questo non faceva molto piacere alle multinazionali del petrolio che hanno una quantità enorme di olio invenduto come sottoprodotto della distillazione frazionata del petrolio.
P.S. Aggiungo che quello che scrivi è davvero interessante, che molto spesso la pratica è molto più utile della teoria e che in ultima analisi tutto si può ricondurre alla teoria, come nel caso del calo di pressione che citavi in pista.
Sono solo punti di vista differenti.
La teoria è quando si sa tutto ma non funziona niente. La pratica è quando funziona tutto ma non si sa il perché. In ogni caso si finisce sempre con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perché
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Re: Consumi di corrente a vuoto
ok.... tu tieni d'occhio la temperatura, io preferisco tenere osservata la pressione, così insieme abbimo tutto sotto controllo 
  
  
			
			
									
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